marmato
[ AP ] caldo e freddo
GB

marmato
aggettivo

freddissimo, riferito a parti del corpo ma anche a oggetti; spesso in associazione a ghiaccio, diaccio: ghiaccio marmato

SC SF RI
a bollore
mézzo
a bono

Tremare. Non si dice all’infinito, si dice: Son ghiaccio marmato: Senti chi (= qui)! T’ha’ le mani ghiacce marmate. È sempre passato, no presente: Questo vento m’ha fatto marmà le mani... Infinito, ma un po’ meno... Sò tutto marmato. Fammi posto davant’a i’ radiatore perché sò ghiaccio marmato. Come bagnaho fradicio. Sò tutto mézzo, e ghiaccio marmato. O: sò marmato, e basta. // Un è che a trent’anni tu pò’ dire: Mamma mia, tu dici: Avvampo. Ma non dici: mi viene una caldana. Perché è collegata alla età non più riproduttiva. Cioè, è una connotazione negativa, sicché lo dici solo in menopausa. Sei improvvisamente rossa, così, caldo, freddo, piedi marmati e viso bollente.

A bollore vor dì che l’è caldo… / A bono, brucia. Sta’ attento, perché guarda, gl’è a bollore, tu ti bruci. / Come quande tu dici: sta’ attenta perché l’è marmata. / Eh, uguale. / [insieme] L’è ghiaccia! // Mi disse l’anestesista, dice: Ora stia carma, gli metto la roba fredda, un si preoccupi… / Attro che fredda, l’è marmata! / Dice lui: O questa parola di ’ndo la viene? / Da San Frediano! / Marmata sì!. / Ghiaccia marmata! / Quande si va a letto… / Uuuu… l’è ghiaccio marmato.

Son diaccio marmato! sento freddo: son ghiaccio marmato... sono diaccio marmato si diceva e si dice.

Z 'freddo come il marmo'

PF 'freddo come il marmo'

DFD 'freddo come il marmo'

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