céncio
[ MB ] preparazioni gastronomiche
GB cenci 'pasta intrisa con òvo, ridotta a pezzetti o a strsce e fritta'

céncio 2
sost. maschile

usato spec. al plurale, dolci fritti che si fanno a Carnevale o a Pasqua, chiacchiere

SC SF
ficàttola
mangebbévi, mangebbéi

Sì sì! I cenci a fiòcchi. Sì. Invece, ’nvece, ’nvece che taglia... che diagonali e basta, sono... gli fanno un foro ni’ mezzo, e poi la pasta, brun, ci passano i’ dito e vien i’ fiocco. I cenci a fiocchi. Son quelli lì. È un tipo di cenci. È una forma di... una forma di fare ’ cenci. L’è pe farli un pochino più elaborati. Sempre cenci sono. I cenci a fiocchi. // Le chiacchiere sono un’altra cosa. Sono i cenci fatti... Tagliahi in maniera diversa. Roba fritta. Chiacchiere, cenci... Poi come si chiamano? Nastri, sempre fritti... // Anche e’ cenci son ficàttole? / No. I cenci son lavorati collo zucchero, c’è un pochino di limone… ’Nsomma, un pochino più insaporiti. E poi vanno stesi, tagliati, va fatto propio una specie di pasta.

I cenci sono gli stracci da vestire. Però cencio l’è anche un dórce. Capito? E’ si fanno pe i’ periodo mi sembra di Pasqua, ora. // (R.: ha mai sentito bastoncello per un dolce fritto?) Noi si chiaman cenci. // I’ mangiaebbevi, c’era. Gl’è una cosa. I’ mangebbevi. I’ mangebbevi l’era… com’i’ cencio. ha visto que’ cenci, co i’ buchino, poi ci mettevan l’archèmosse (= alchermes) dentro. Questo l’è i’ mangebbevi. (R.: cosa ci mettevano?) L’archèmosse. L’è un… coso dolce. Un liquore dolce.

Z specialità toscana

PF tosc.

DFD in Toscana

Gradit tosc.