lica
[ AG ] invettive auguri e allocuzioni
parlato spontaneo

lica a.
locuzione

essere il Lica
essere persona che non vale niente; usato spec. nelle espressioni interrogative: chi sono / sei / é il Lica? per reagire a un trattamento considerato scorretto

SC
non entrarci
essere il figliolo dell’Uliviera / Oliviera (che portava i bischeri alla fiera)
essere il bischero della veglia
esserci / averci scritto sale e tabacchi
essere figlio / figliolo di (una) troia

(R.: si dice: o noi, non siam gente?) Più che dir così, forse si dice ’n qualche altro modo... / Scusi, ma noi un ci s’entra? / O noi chi siamo? Sì, ecco: O noi chi siamo? Noi un ci s’entra? / Noi chi siamo? Un ci s’entra, noi? E’ si dice così: Un ci s’entra noi? O chi siamo? Un ci s’entra? / A parte c’era un antro significato, perché è esistito come personaggio. Quand’è che si diceva: Chi sono? I’ Lica? / I’ Lica, sì! / No? I’ Lica, l’è un personaggio fiorentino. ’Nsomma, l’è similare a quello lì, ora però Lica era detto ’n un antro... Comunque. / Oppure: I’ Lica. O chi l’è? I’ Lica? Quande uno prende – un so – una discussione, parla di qualcosa... / C’avea un significato, ora un mi ricordo per che cosa, ’sto Lica era un personaggio fiorentino, ma ora un me lo ricordo, ma... So che... Se uno dice... Come posso dire? Anche se uno: Vai, spòstaci quelle seggiole, porta di là! / Sì, chi sono, i’ Lica, io? Ecco, cioè uno che viene chiamato a fargli fare le cose. / Però l’era tanto un si diceva più. / No, no no. Oppure c’è un antro detto: Ma chi sono, i’ figliolo dell’Uliviera? Anche. Che poi c’è i’ detto: i’ figliolo dell’Oliviera portava ’ bischeri alla fiera. I’ figliolo dell’Uliviera è un detto fiorentino, vecchio. / Oppure: Che sono, i’ bischero della veglia? / I’ bischero della veglia... Icché c’è scritto, sale e tabacchi? Sale e tabacchi forse è più recente. / Che son figlio di troia, io? / Sì, ecco, poi i’ finale l’era quello... / Figliò d’una troia, chello... Quello l’è figliò d’una troia. Icché c’ho scritto io qui, sale e tabacchi? Come dire: un son mica grulla. / Per dire... cioè: che porta un distintivo di quarcosa, perché è un po’ scemerello, ’nsomma, un po’... Sì sì, è detto, è detto: sale e tabacchi. / Infatti la G., una volta, s’andò a fà una gita, io e lei, i’ mi’ marito e i’ su’ marito, e i’ su’ marito voleva dì qualcosa, allora la fa lei: Scusa, B., ma un c’è mica scritto sale e tabacchi, sai, qui. I’ Lica però mi sembra che c’avesse un altro significato, non di dire: m’avete preso per un fesso, chi sono i’ Lica... / Son i’ Lica, come dire...: Chi sono, i’ Lica? Magari, un so, fo tutto io. / Però sempre qualcosa di... spregiativo. Questo Lica era uno che... doveva dire: Chi sono i’ Lica, io? Proprio a me lo dite? Ora un mi ricordo in che occasione.