pasta
[ MB ] preparazioni gastronomiche
parlato spontaneo

pasta
sost. femminile

le paste pl
pastasciutta

SC SF
bucaioli c'è le paste! / c'è il caffè!
èrbi
bigutta
suZZare

Allora c’era la massaia, la moglie di uno…: Bucaiòli, c’è le paste! Le pastasciutte, chiaramente. // Qualcuno lo dirà, presempio c’è chi dice: Questa... Guarda, ho fatto le paste cogli èrbi. Io l’avrò sentiho... Gli erbi. Cioè sarebbe: le erbe. // Purè di carciofi. Fritti... All’olio, co... Ci condisco le paste... Io... I carciofi mi piaccian in tutti i modi. // Noi si dice le pastasciutte. O le paste: Icché tu mangi? / Le paste a sugo. // Io la fo anche colla pasta a sugo. Mangio le paste e poi: Che mangi i’ pane? / Sì! Fo la scarpetta ni’ sugo che rimane lì.

Sì, galletto. Un gallo giovane. Galletto. Vien bono le paste a i’ sugo su i’ galletto. // Una bigutta l’è… Una bigutta di paste, magari. Dice: Madonna, che mangi… Mangi tutto, codesta bigutta di paste? Magari uno scodellone pieno, una ciotolina piena… // (R.: si dice anche le paste?) Le paste l’eran quelle dorci. E si chiama(v)an paste. Le pastasciutte l’eran quelle salate, che si fa gli spaghetti, le penne… (R.: si dice anche paste per pastasciutte?) Sì, paste: C’è le paste oggi, un c’ho i’ riso. Forse l’è un po’ più novo dire le paste, ma… nulla, ora si dice: Pe primo c’ho gli spaghetti. Si chiaman pe nomi, ora. Però quando ero ragazzo io l’eran tutte pastasciutte, o paste. Oggi c’ho le paste, un c’ho la minestra ’n brodo. // Quando una cosa la viene finit’alla sverta, un bicchiere di vino, un bicchiere d’acqua, una torta, un piatto di paste: Ma(d)onna, tu l’ha’ be(v)ute, tu l’ha’ suzza(t)e codeste paste. // Sì, le paste a sugo. Propio. Questo è propio i’ nostro detto.