matta
[ MB ] carni
GB

matta
sost. femminile

la testa dell’agnello macellata e privata del cervello; è venduta come frattaglia

SF RI
testicciòla
uso

Sì, l’è la matta. L’è la matta, perché la testa dell’agnello, vendan la testa, però i’ cervello lo levano. Allora l’è una testa senza cervello, e le chiaman le matte, capito? Le vendevano così, da sole. / Noi le si facevano o lesse... / Boone! / E poi la mi’ mamma la le friggeva. / Fritte... La mi’ mamma ’nvece la le tagliava a striscine, la le faceva tipo trippa. / Noi si chiamava testicciola. / Matta, testicciola... / Matta però un l’aveo ma’ sentito... / Sìì! No no, anche matta. / La testicciola c’ha i’ cervello. ’Nvece la matta, no. / La un c’ha cervello... / Un c’ha i’ cervello, lo levano... / Perché i’ cervello lo vendan a parte. / ...perché lo vendan da solo. Invece la testicciola... / I’ cervello costa caro! Quando si dava a’ bambini l’era un... un... prelibaato, ’nsomma. / I’ cervello? Accidenti! / Io gnen’ho daho a i’ mi’ ragazzo, c’ha quarantasett’anni. / Quande si faceva i’ fritto, di cervello, animelle... Ora vede, ora questa roba un si po’ più mangiare. L’è piena di colesterolo! Ma un si sapeva mica, prima.

Bone, le sono! speciali! Sono specialissime! Allora, le testicciòle d’agnello sono una bontà! Ripeto: io ho mangiato tutto... La matta, che cos’è? Prima prima le testicciole... (R.: per testicciola si intende la testa?) La testa, allora, la testa dell’agnello veniva, ora ora le scuoiano perché un c’è rimasto nulla, un ci riman nulla – no? – ma prima le pelavano, per cui gli rimaneva quella parte – diciamo – di’ cuoio capelluto, che era ottima anche quella – no? – ora ’nvece le scuoiano e gli riman attro che l’osso – no? – ora un son più com’una volta ma prima quande me le portava, quande mio padre portava che i’ mercato le pelavano, c’era rimasto questa parte senza pelo e la mi’ mamma li facea uso agnello, per cui, icché c’era? C’era i’ cervello – questo che qui [gesto] – gli facea una bella... gli levàa tutti ’ denti, bi(so)gnava fare, bignava fare, bignava saperle fare, bignava levàgli ’ denti, uno per uno, una cosa e un’antra, sicché icché c’era da mangiare? C’era da mangiare la lingua, c’era da mangiare questo, questo cuoio capelluto, gl’occhi che erano una cosa eccellente e la parte proprio degl’orecchi – no? – e qui... la matta – sì – la si chiamaa... (R: la matta è il cuoio capelluto?) No, la matta l’era la testa della pecora, tutto l’insieme.

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