nini
[ AG ] invettive auguri e allocuzioni
altre fonti

nini
allocutivo

allocutivo confidenziale (assume valore affettivo o dispregiativo in dipendenza dal contesto)

SC SF RI
bellino
pallino
da' retta
bìschero
darsi una regolata

No i soprannomi... I diminutivi, ’nsomma, le cosine che tu vòi, ma in genere l’è nini. A Firenze l’è nini. Lo si dice a’ piccini e a’ grandi: Son qua, nini. Nini l’è proprio classico. Quand’è...? Quando tu chiami i’ figliolo. Quando tu chiami i figlioli e non conosci i nomi. La vicina di casa che la un... Oppure... Vacanza: Nini! Guarda! La donnina che gl’è cascaha...: Nini, guarda! Bellino! Raccattami i’ bastone. (R.: si dice anche in modo ironico?) Certo! Quello si dice a’ grandi: Oh, nini! O che tu ti credi di’ fà con me? Eh! Sapendo benissimo che quello si chiama Giovanni: Nini? Che tu credi? Che io non le sappia, ’ste cose? Ha’ voglia! È proprio nostro. A presa di gi(ro)... No a presa di... Cioè, tipo: Pallino! Anche. Al grande: Pallino, vien qui, pallino. Pallino, nini, no? Dicevo...: Nini! che tu credi di’ fare in codesto modo? Un tu crederai mica... O nini! È un modo nostro di chiamare. Piccini, medi, grandi. Proprio nini. (R.: anche per chiamare i bambini....) Sì, ma se non sai come si chiamano... Cioè, capito? Perché ’nvece, al figliolo tu gli pòi trovare un altro diminutivo: pallino, Lallino... Giancarlo: Lallo, soprattutto, se uno si chiama Giancarlo...

Si dice ancora: Guarda, a lei gn’ha daho di barta i’ cervello! Vòr dire che la un è in sé co i’ cervello. L’ha daho di bart’i’ cervello. Sì, proprio un detto… un detto sanfredianino. /E.: O nini! Ma che t’ha daho bart’i’ cervello! // Prima c’era i’ confine a i’ ponte alla Carraia, quande uno passava se lo vedeano un lo conosceano: O nini! Vien qua, ma ’ndo tu vai? // È tanto si dice noi, ma intanto si (v)a avanti! Vero, nini?
Nini! Che ha’ bell’e cominciato a mommare, te?! / Sì, perché, a quell’epoca, a’ bambini piccini dicevano i’ mommo, per bere. E mommare vòr dì bere. // Perché a vorte dice… ’nsomma, di quarche discussione: No, nini, me ’n tu mi buggeri. Me n tu m’incanti, capito come? ’N tu mi… ’nganni, ecco. // A me tu mi sembri tutta rincorbellita, nini, guarda, non t’un sa’ fà proprio più nulla!

Nini, sì, è tipicamente anche questo fiorentino. O nini! La mi’ moglie, quando telefona i’ mi’ figliolo la gli fa: O nini! Dipende da come tu lo usi e in che circostanza. Se io, come sento la mi’ moglie (dire): O nini! Ci vien da ridere a noi! Ci vien tutto da ridere: Nini, cinquantun’anno! Nini! Se invece tu gli fai: O nini, da’ retta, ma che m’ha’ preso pe un bischero!? Oppure: Datti una regolata, lèati di qui, allora la cosa è diversa! I’ nini in qui’ caso gli sta a essere più, più ne... non lo vòi nemmeno chiamà pe nome, al limite.

Gradit sett. infant. vezzeggiativo usato per rivolgersi a un bambino o per indicarlo