segnare
[ CM ] cura delle malattie
altre fonti Usato assolutamente: svolgere operazioni rituali volte alla guarigione di qualcuno, detto di guaritori e fattucchiere

segnare
verbo transitivo

compiere una serie di riti che renderebbero possibile la guarigione di alcune malattie; usato anche assolutamente

SC SF
cucire l'occhio
oZZaiòlo, Zaiòlo
incantare i bachi

Cuce l’occhio... si faceva quando c’era gl’orzaiòli. ’Nfatti. Dice: Va’ a fàtti cucì l’occhio dalla... Che poi l’è... Io ti cucio, ma credo sian solo ’ gesti, l’è come i’... ti segno il... come si chiama? I’ foco di Sant’Antonio. Eppure, ragazzi, a me me l’hanno segnaho, l’è andaho via. Sarà staho... Io medicine un l’ho prese, che un c’ho poca simpatia. Dice: Ma te ci credi? Io ci credo. E questo l’è... i’ marito... Cioè, l’è anche lui della Misericordia di Rifredi, mi prese la fede, o la sua, un mi ricordo, e facea ’ segni di croce, un so icché diceva, ’nsomma, ascórta, l’è andaho ’ndietro, io... bo.... Quattro o cinqu’anni fa.

Veramente si dice più segnare. Andare a farsi segnare i’ malocchio. Segnavano queste donne, co i’(?) malocchio. C’è gente che lo facea di lavoro. / Presempio, la mi’ socera, gl’era settimina. I settimini gl’hanno un particolare più degl’altri, e dicevano che i’ settimino gl’era quello che poteva levare i’ malocchio. I settimini. / Levare i’ malocchio, dice sono più intelligenti, ’nsomma, ce n’è tante dicerie su’ settimini. / Andavano a fassi segnare pe i’ mal di testa. Faceva… Diceva un’Avemmaria, un Paternostro, una… li segnava così… / I’ mi’ marito gl’era settimino. Ma nemmeno con più di sette mesi, gl’era piccino ma… ce la fece. / Anche l’ozzaiòli. L’ho avuto tante volte io. Veniva a… me lo faceva segnare. Diceva le preghiere, normalmente. / Con l’acqua… / Sì, coll’acqua, sì. Poi borbottavan qualcosa… / Dicevan le preghiere, normalmente. / Veniva l’orzaiòlo propio sull’occhio, allora te lo segnano così, sì, poi un so icché dicano, se dican preghiere, se dican filastrocche… / Ma quasi sempre son settimini, che fanno questo. (R.: ce n'erano anche a San Frediano?) Eh! Ha’ voglia se ce n’erano! / C’era anche chi vendeva pidocchi! Sì, ’n San Frediano sì! / La mi’ mamma la dice… La mi’ socera diceva… / Perché dicevano levava l’itterizia. / Tre pidocchi dentr’un’ostia. Però la mi’ socera la diceva che tutte le mamme possano levare i’ malocchio a’ figlioli, a’ propi figli. Sicché a me la m’aveva ’nsegnato, quando la mi’ figliola l’era piccina, l’era una giornata piangiona, sai cand’e’ i figlioli: Eeeee! La faceva: La gni levi i’ malocchio. Sicché la mi faceva piglià una scodella d’acqua carda. / Chissà quanto malocchio la c’aveva la mi’ figliola: un facea altro che piangere. / Mettevan l’olio. / …L’acqua, poi colla bottiglia dell’olio si buttava dentro le gocce, no? Poi dopo, si faceva così colla croce, si diceva: Io t’ho fatto, io t’allevo, se t’hai i’ malocchio te lo levo. Le gocce si spandevano tutte, no? Poi si buttava via l’acqua, e si rifaceva un’altra volta, due, fino a che le gocce un rimanevano ’ntere, allora i’ malocchio un c’era più. Io gnen’ho fatto tante vòrte. Io gnen’ho fatto anche a distanza, e da grande. No che ci creda tanto, ma ’nsomma. / ’Nvece la mi’ figliola coll’acetone, gli facevo tutte ghirlande d’aglio. / Un s’andava mica da’ dottori, eh! Che scherzi davvero! // (R.: come si curava il fuoco di Sant’Antonio?) Si andava a fàsselo segnare. Sì. Ma quello lo fann’ancora, eh. Qualcuno lo fa ancora. / ’Nsomma. / C’è qualcuno, nelle campagne, che lo segna. Co i’ sangue di’ pollo, icché fanno? Un (l)o so, un (l)o so, un me lo ricordo. // Ora non si usa più, ma… ’nsomma, qualche volta l’ho sentito dire, ’ncantare ’ bachi. Sì. / Sì, e’ faceano e’ segni, colla… / E’ segnavano… / Mettevan l’aglio.