tròia
[ AG ] invettive auguri e allocuzioni
parlato spontaneo

tròia a.
locuzione

essere figlio / figliolo di (una) troia
non essere considerati al pari degli altri, spec. nelle frasi interrogative: che sono filglio / figliolo di (una) troia? per riaffermare il proprio diritto

SC
essere il figliolo dell’Uliviera / Oliviera (che portava i bischeri alla fiera)
essere il bischero della veglia
esserci / averci scritto sale e tabacchi

Oppure c’è un antro detto: Ma chi sono, i’ figliolo dell’Uliviera? Anche. Oppure: Che sono, i’ bischero della veglia? / I’ bischero della veglia... Icché c’è scritto, sale e tabacchi? Sale e tabacchi forse è più recente. / Che son figlio di troia, io? / Sì, ecco, poi i’ finale l’era quello... / Figliò d’una troia, chello... Quello l’è figliò d’una troia.