biciglétta, bicigrétta
[ GR ] forme che interessano per l’aspetto fono-morfologico
parlato spontaneo
biciglétta, bicigrétta
sost. femminile
bicicletta
SF
RI
erta canina
fiaccheraio
fiàcchere
Anche a Porta Romana, eh? Anche chella l’è un’erta canina, quando una salita l’è propio rìpita che io colla bicigrétta da corsa si faceva le scommesse: Te un tu la fai! L’è tutta asfal… no, asfaltata… co’ sassolini, che ’ girava le ròte, così… E accanto a costì c’è una salita ch'e’ va in cima, pe andare poi in altri posti, un so, capito? Ritta ritta. E si faceva la scommessa co… Dice: No, te un tu ce la fai, te un tu ce la fai, ’nvece, da principiare, dapprincipio lì a Porta Romana… Sicché, facea la scommessa, dice: Ti do un pacchetto di sigarette. / No, i(o) un fumo! Però c’arrivavo. Una cosa ’ncredibile, mi slittava le ròte! Una cosa ’ncredibile! Perché io, in salita, son sempre staho leggero, andavo bene, capito? Eh, so’ andaho tanto ’n bicigretta, anch’io! Ho avuto la Bartali, ho avuto la bicigletta Girardengo. ’Nsomma, tutte quelle… Principiai co un’Atala che e’ la comprai da un mi’ amico pe cento lire, allora. Pe cento lire. // La forca sarebbe l’asta di’ carro, ’ndo c’è attacca(to) i’ giogo. Forca o forcella, (c)ome la vò chiamare. Nelle biciglette la si chiama forcèlla. // Sono andato a grufoloni. ’Nfatti, quando uno cascava di bicigretta – che io gli parlo di quando s’era giovani, ci s’aveva le bicigrette.
I’ fiaccheraio l’è quello che guida... i caval, i’ bàghere! Preciso! Oggi un usano più, oggi si dice: Fiaccheraio! I grandi signori prendevano i’ cavallo, e’ poeri la bici(c)letta. E’ poveri sempre la bicigletta! ’Nvece i’ grande signore: Vole i’ fiacchere?