prèsto
[ SO ] crediti e debiti
GB
prèsto
sost. maschile
monte di pietà, banco dei pegni
SC
bracóne, -óna
mettere in gobbo
Una bracona. Io c’aveo la socera d’un mi’ amico, vedea uno passare co una scatolina, dicea: Va a i’ gobbo a portà la radio. Questo l’era la socera d’un mi’ amico. La chiamavan la spia dell’indiani. Quande la passava giù, in via dell’Agnolo questa l’era sempre alla finestra. Quande passavano co una scatolina, la facea: Vài, questa la va a i’ gobbo a métte la radio. E si dicea la bracona. E la si chiamava la spia dell’indiani. I’ gobbo l’era i’ prèsto. ’Ndo si mettea la roba ’n pegno. I’ gobbo. In via Palazzòlo. / Si chiama(v)a i’ gobbo. Si mette la roba ’n gobbo. / Io un ho sòrdi. Allora piglia(v)ano un lenzòlo, lo metteano ’n gobbo, gli da(v)an dieci lire e si mangia(v)a. / I’ gobbo accetta tutto, oro... I’ presto. Lo conosce? I’ presto in via Palazzolo? Accidenti! / Ora... ora sa cosa portano? Portan le pellicce perché gne(ne) mettano in frigorifero. / In frigo. Ora ci fanno la speculazione, capito? / Un ci s’ha sòrdi pe mangiare, guarda, si mette du’ lenzoli in gobbo. E ti danno... E ti da(v)ano dieci lire. E poi piglia(v)an l’interesse dopo du’ mesi. E qui, questa socera, questa che la dice lei, che la stava alla finestra, quande uno passava con un pacchettino, e’ dicea: Vai! Ha’ visto? Va a i’ gobbo. / Perché era una bracona.
Z arc.
PF arc.
Gradit obsoleto