covaccino
[ MB ] preparazioni gastronomiche
GB 'piccola schiacciata fatta di pasta non lievita, e cotta sotto la cenere'
covaccino
sost. maschile
impasto di farina e acqua (lievitato o meno) fritto; focaccia cotta in forno, a volte in forma di pupazzetto, fatta con gli avanzi della pasta del pane; schiacciata con l'olio ed eventualmente con i cìccioli o pezzi di pancetta
SC
SF
spengere la farina
tondóne
sìcciolo
carnesécca
schiacciata, stiacciata
Ora i’ covaccino lo chiamano la pizza senza... senza conto... condimento. Co un po’ d’olio e via. I’ covaccino. Però anche chella è una cosa va di moda ora. Io i’ covaccino lo conosco da dieci anni. Io i’ covaccino... I’ covaccino... Ne’ ristoranti ’ndo fanno la pizza normalmente, mentre t’aspetti, a’ clienti ti portano i’ covaccino diviso in tre o quattro. / Pasta di pizza in forno, co un po’ di sale. / Co un pochino di sale, un po’ d’olio, se mai. // Covaccino io l’ho scoperto dopo. Cioè, tu vai in pizzeria e lo trovi. Tu vai nelle friggitorie e lo trovi. Covaccino, io non lo so se è italiano. Io l’ho scoperto nelle pizzerie, tant’anni fa, ma nelle pizzerie. All’inizio un sapevo nemmen icché l’era. Perché non era una fraseologia mia. Io parlo mia, poi quegl’altri, può darsi di sì. // Eh loro dicono, M., i’ covaccino. / Si fa anche noi i’ covaccino, nella pizzeria, i’ covaccino. / Sì no, ma io, io qui a Firenze non l’ho ma’ sent(ito), non lo sento, ora, ora di recente.
Covaccino l’èè… / L’è farina bianca, spenta nell’acqua, eh? E fritta. Un po’ di sale… Tondóne o covaccino. / Noo… covaccino l’era, secondo i’ mio modo di vedere, quand’e’ facevano i’ pane, l’era l’ultimo rimasuglio della pasta, facevan un cosino, lo mette(v)ano ’n forno, veniva una specie di tondone, come la dice lei, ma la mi’ nonna me lo faceva, i’ covaccino. A vorte i’ covaccino me lo faceva co’ bracci, colla testa, co le gambe… Coll’ultima pasta del pane, ’ndo (= quando) cocevano ’n forno, facevano la faceva chesti bambolottini… / Io lo chiamavo… / Ho fatt’un covaccino! / Io… La mi’ mamma lo chiamava quando faceva questa farina spenta nell’acqua, e… la buttava così, e face(v)ano ’ covaccini, o tondoni. Si chiamavan covaccini, o tondoni. / ’Nsomma, l’era sempre roba farina e acqua. / Farina e acqua. (R.: ma allora indica due cose diverse: a base di pasta lievitata una e con sola farina e acqua l’altra.) Delle volte si faceva anche colla pasta del pane, fritta. E si faceva i’ covaccino. Rimaneva un po’ di pasta, si faceva… si faceva un tondino, così. Si schiacciava, e si friggeva. Quello gl’era i’ co(v)accino. (R.: anche fritto?) Anche fritto. / Sì sì. Veni(v)a più gonfio. Per me i’ covaccino l’è una cosa fatta come dice lei. Acqua… così… tanto per rifinì quarcosa. // Noi si chiamava covaccino. E’ la farina fritta e un po’ d’acqua, e basta: Che tu mangi stasera?/ Mi fo du’ covaccini… e mangio quelli. Covaccino ora un esiste propio più, la parola covaccino. Non lo saprebbero nemmeno. Perché gl’hanno cambiaho nome, gl’hanno messo la… la cosa, ora, come la chiamano? Noi si chiamavan covaccini. // Sì, covaccino lo dican a Sesto, però. Covaccino lo sa’ icché l’è? L’è la schiacciata co’ pezzetti di carnesecca sopra. Si chiama covaccino. I’ covaccino l’è la schiacciata coll’olio, a Campi, la schiacciata coll’olio co… i sìccioli sopra. Co’ pezzetti di carnesecca sopra, di… pancetta sopra. I covaccino l’è la schiacciata coll’olio.
Gradit tosc.'schiacciata di pasta non lievitata condita con olio e sale'