Lista lemmi e sublemmi del settore selezionato

  • allazzarsi, verbo riflessivo - mettersi in guardia, in stato di allerta
  • ammascarsi, verbo intransitivo pronominale - immaginarsi, sospettare, intuire, spec. nell'espressione: me lo ero ammascato!
  • ànima, locuzione girar l'anima a uno - di chi è di cattivo umore, arrabbiato; usato spec. in dipendenza da fare: far girar l'anima a uno
  • assaettato, aggettivo - di persona dominata da una sensazione o da un sentimento
  • àstio, locuzione far astio - suscitare gelosia, rabbia
  • avvedersi, verbo intransitivo pronominale - accorgersi
  • avvilito, locuzione rimanere avvilito - restare dispiaciuto, deluso
  • avvolticciolare (avvoltìcciola), locuzione far avvolticciolare la lingua a uno - creare imbarazzo tanto da non permettere di esporre chiaramente le proprie argomentazioni
  • baco, locuzione mettere il baco - insinuare un sospetto, un'idea, un timore
  • balórdo, locuzione restare / rimanere balordo - rimanere deluso scosso, anche di cattivo umore
  • bellùria, esclamazione che belluria! - detto di cosa bella ma molto appariscente
  • bertuccia, locuzione darsi alle bertucce - arrabbiarsi in modo esagerato
  • bìschero, locuzione rimanere come un bischero - rimanere istupidito per la sorpresa, lo sconcerto
  • bòno, locuzione averla / essere in bona - esser di buon umore, ben disposto
  • brace, locuzione nero come la brace - di persona, di malumore
  • bracino, locuzione nero come un bracino - di persona, di malumore
  • bruciaticcio, locuzione a. esserci del / puzzo di bruciaticcio, b. sentire puzzo di bruciaticcio, sapere di bruciaticcio, c. rimanere il bruciaticcio - a. esserci un'intesa tra due persone (amorosa o a fini illeciti); b. avere il sospetto di un'intesa; c. rimanere una traccia di qualcosa di negativo
  • brutto, loc. avv. di brutto: a. rimanere di brutto, b. venire di brutto - a. rimanere deluso; b. venire immediatamente
  • brutto, loc. avv. di brutta: prendere / dire di brutta - nella maniera peggiore
  • brutto, aggettivo - adirato, arrabbiato, specialmente in dipendenza del verbo vedere
  • brutto, locuzione fare il viso brutto - fare il viso arcigno, severo
  • buco, esclamazione levarsi /alzarsi a / con il buco storto / torto - riferito a qualcuno che si mostra particolarmente irritabile
  • bùggera, locuzione aver le buggere, alzarsi con le buggere - essere intrattabile, nervoso; aver voglia di scherzare
  • burrasca, locuzione c’è il mare in burrasca, il mare l’è in burrasca - si dice quando una persona dà segni di nervosismo ed è quindi prudente non provocarla
  • cacchióne, locuzione avere i cacchioni - essere arrabbiato
  • cacino, locuzione fare una figura cacina - fare una figura meschina
  • camiciòla, locuzione non fregare la camiciòla al culo a uno (dalla contentezza) - non stare in sé dalla gioia, essere molto contento
  • cane, locuzione darsi ai cani - disperarsi, abbandonarsi al dolore o all’ira
  • cane, locuzione sembrare un cane bastonato - di persona che si guarda intorno con sospetto; di persona avvilita
  • capo, locuzione non esserci col capo - essere distratto da preoccupazione o altro che impedisce la concentrazione
  • cappèllo, locuzione pigliare (il) cappello (e andare via) - arrabbiarsi e mettere fine a una discussione andandosene
  • carbóne, locuzione nero come il carbone - di malumore, di persona
  • céncio, locuzione essere tutto nei propri cenci - sentirsi particolarmente a proprio agio
  • chèche, locuzione levarsi con / avere le cheche - essere intrattabile, nervoso, detto spec. di bambini
  • chiasso, locuzione avere il chiasso, essere al chiasso - essere allegro, aver voglia di scherzare
  • chièrla, locuzione averci le chierle - essere arrabbiato
  • còccio, locuzione prendere / pigliare i cocci - arrabbiarsi, impermalirsi
  • confóndere, locuzione far confondere - fare arrabbiare
  • confondersi, verbo intransitivo pronominale - concentrare energie su qualcosa (che non lo merita)
  • còrpo, locuzione aver roba in corpo - provare del risentimento, essere preoccupato per qualcosa, ma non parlarne
  • còrpo, locuzione con il male in corpo - di malavoglia
  • culo, locuzione strapparsi il cul coi diti - arrabbiarsi troppo, disperarsi
  • culo, locuzione avere il culo torto / a traverso - essere nervoso, irritabile
  • cuòre, locuzione levare il cuore a uno - dargli un grande piacere
  • dato, locuzione venir dato di + vb a uno - sentire l'impulso a fare quanto espresso dal verbo
  • disprègio, sost. maschile - disprezzo
  • entrare, locuzione entrare una cosa (addosso) a uno - dello stato fisico o emozionale di cui qualcuno è preda
  • fare, locuzione non farsene né in qua né in là - rimanere indifferente, non sentire interesse, non aver reazioni
  • filo, locuzione fare filo a uno - di cosa gradita, usato soprattutto in frasi negative
  • fittonata, sost. femminile - capriccio, pensiero fisso, ostinato; passione per qualcuno o qualcosa, innamoramento
  • fòco, esclamazione gli darei foco (ma anche / e dalla parte che piglia meglio) - di qualcuno il cui comportamento provoca irritazione o suscita forte antipatia
  • fuménta, fuménte, locuzione avere le fumente - essere arrabbiato
  • furia, locuzione pigliare / prendere le furie - arrabbiarsi
  • ganghire, verbo intransitivo - struggersi per il desiderio, spec. in far ganghire, stare a ganghire
  • ganZo, aggettivo - bello, piacevole, riferito a cosa
  • garbare, verbo intransitivo - piacere, anche ad introdurre frasi soggettive; può riferirsi anche a cibo o bevanda
  • gatto, locuzione essere (belle) del gatto - essere incapace di reagire, senza energie; essere nei guai, non aver possibilità di cavarsela
  • gatto, proverbio come la disse la tinca a' tinchini: siamo del gatto - vale: siamo spacciati, non c'è più niente da fare
  • gesù, locuzione fare Gesù con cento / con quattro mani - esprimere gratitudine per un evento insperato
  • giórno, locuzione non farsi giorno in viso a uno - riferito a persona di malumore
  • giraménto, sost. maschile - nervosismo, malumore, a volte seguito dalla specificazione di coglioni o di scatole
  • gnòcco, locuzione pigliare lo gnocco - arrabbiarsi, stizzirsi, prendersela a male, ma non in modo troppo violento
  • gognare (gógna), verbo transitivo - desiderare intensamente
  • góla, locuzione ritornare a / in gola - fig. detto della brutta sensazione provocata da un ricordo spiacevole che torna ad affacciarsi
  • gòla, locuzione rimanere in gola - di cibo non digerito, ma più frequentemente di torto subito e non dimenticato
  • gonfiare, verbo trans. e intrans. - annoiare, scocciare
  • gonfiare (gónfia), locuzione star zitto e gonfiare - di chi trattiene qualcosa, specialmente risentimento, e non lo lascia esplodere
  • ideaccia, sost. femminile - cattiva intenzione; anche in senso ironico
  • incarognirsi, verbo intransitivo pronominale - di persona che diventa maldisposta nei confronti di qualcuno
  • incocciarsi (s'incòccia), verbo riflessivo - arrabbiarsi
  • ingrullire, ringrullire, locuzione far ingrullire - spec. in espressioni negative, creare noie, infastidire
  • invalvolato, aggettivo - arrabbiato; accalorato, infervorato
  • làcrima, locuzione avere le lacrime in pelle in pelle - essere sul punto di piangere, riferito specialmente a persona che piange facilmente
  • levarsi, locuzione levarsi male - di chi si mostra irritato senza motivo
  • limìo, sost. maschile - struggimento, ansia, preoccupazione; anche languore dovuto alla fame; ricorre spesso nel sintagma: limio allo stomaco
  • malaccio, locuzione non c'è malaccio - risposta a chi chiede come va?, intendendo che va abbastanza bene; usato anche scaramenticamente per evitare la risposta bene
  • male, locuzione pigliarsene a male - offendersi
  • marméggiola, locuzione avere le marmeggiole - essere inquieto
  • montare, locuzione far montare le chiare a uno - fare arrabbiare uno
  • mónte, locuzione a. mettere tutti in un monte, b. essere tutto in un monte - a. mettere in confusione, in scacco, sbaragliare; b. essere sconvolto
  • mósca, locuzione a. mettere la mosca al naso, b. venire la mosca al naso - a. mettere in sospetto; b. insospettirsi
  • mòssa, locuzione non star più nelle mosse - mostrarsi impaziente
  • nervóso, sost. maschile venire il nervoso - nervosismo
  • nòia, locuzione venire a noia a uno - infastidire, divenire insopportabile
  • nulla, sost. maschile un nulla - un nonnulla, una piccolezza, spec. nell'espressione arrabbiarsi per un nulla
  • òcchio, locuzione non ha più (nemmen) / non gli è rimasto (nulla altro) che gli occhi per piangere - di chi ha sofferto moltissimo; di chi ha perso tutto
  • pallino, locuzione girare il pallino - essere di malumore
  • pallóne, locuzione a. andare nel pallone, b. mandare uno nel pallone - a. essere nello stato confusionale e sovraeccitato tipico dell'ira; b. far arrabbiare uno, causargli lo stato tipico dell'ira
  • paziènza, locuzione la pazienza la portano e' frati - come risposta a chi ci chiede di aver pazienza, quando la pazienza si è esaurita, con allusione al cordone dei frati detto appunto pazienza
  • peritarsi, verbo intransitivo pronominale - farsi degli scrupoli, vergognarsi, usato assolutamente
  • pètto, locuzione come se gli avessi levato la croce di petto - a sottolineare una reazione, offesa o arrabiatura, di notevole entità
  • piàttola, locuzione essere / avere il sangue di piattola - riferito a chi sente sempre freddo; anche a chi si comporta freddamente e a chi non ha forza
  • pòrgere, verbo us. assol. - rendere l'idea, illustrare
  • règgere, verbo transitivo - soprattutto in frasi negative e in riferimento a persone, arginare, trattenere; sopportare, anche in riferimento a cose
  • ribollire, locuzione ribollire le chiare / il cipollino a uno - tornare in mente, spec. di cosa negativa che rinnova l'ira; usato anche solo ribollire
  • rimanére, locuzione rimanerci come quello - rimanere stupefatto
  • sberciare (sbèrcia), verbo intransitivo - gridare; piangere con forza
  • sbertucciarsi, verbo intransitivo pronominale - risentirsi molto di una cosa, piangere disperatamente, arrabbiarsi
  • scomparire, locuzione far scomparire uno - fargli fare brutta figura a causa di un nostro comportamento
  • sfagiolare (sfagiòla), verbo intransitivo - piacere, andare a genio
  • spago, locuzione fare spago a uno - di cosa che preoccupa, infastidisce; di cosa che spaventa; usato spec. in frasi negative
  • strafigurito, trasfigurito, aggettivo - trasfigurato, in senso per lo più negativo
  • sugo, locuzione esserci (più) sugo - esserci soddisfazione, tornaconto, convenienza
  • tinto, locuzione essere tinto male - di chi è molto arrabbiato, minaccioso; anche di chi è malvestito o non ha un aspetto sano
  • tórbo, sintagma nominale marina torba - riferito a persona di malumore o anche a situazione difficoltosa; usato anche come esclamazione
  • ubbìa, locuzione aver l'ubbie - essere inquieto, nervoso
  • ùggia, sost. femminile - fastidio
  • uZZo, locuzione prendere l'uzzo a uno - venire voglia, venire in mente
  • ùZZolo, sost. maschile - capriccio, voglia capricciosa, desiderio
  • ùZZolo, locuzione mettere all'uzzolo - tentare uno, insinuare il desiderio di qualcosa in qualcuno
  • vàlvola, locuzione a. andare in valvola, b. a tutta valvola - a. arrabbiarsi; b. a tutta velocità