òca, locuzione essere per l'oche - aver superato l'età considerata propria per un determinato evento; più genericamente, essere anziano
occhiale, sost. maschile e aggettivo - dente corrispondente alla direzione degli occhi
òcchio, sintagma nominale occhio di sole - di chi è particolarmente bello
òcchio, locuzione avere l'occhio bao - detto di chi ha l'aria assonnata
òcchio, locuzione avere un / l'occhio lungo - essere capace di vedere e di intuire tutto, con connotazione dispregiativa
òcchio, locuzione avere gli occhi tra i peli - essersi appena svegliato, essere ancora addormentato
òcchio, locuzione non ha più (nemmen) / non gli è rimasto (nulla altro) che gli occhi per piangere - di chi ha sofferto moltissimo; di chi ha perso tutto
òcchio, locuzione dar d'occhio - ammiccare, richiamare l'attenzione con un'occhiata
òcchio, esclamazione (ma) icché / che lo fo: per i tuoi / suoi begli occhi? - intendendo che la persona per la quale si dovrebbe fare qualcosa non ha alcun merito, né intende dare alcuna ricompensa
òcchio, locuzione saltare agli occhi - aggredire qualcuno
òcchio, locuzione averci la pancia (che arriva) agli occhi - di donna incinta con ventre molto evidente o prossima al parto
òcchio, esclamazione occhio alla penna! - come esortazione a stare attento, vigile
oddìo, loc. avv. a quell'oddio - in grande quantità; anche moltissimo, in dipendenza di forme verbali
óeh, esclamazione - esclamazione usata per affermare con particolare enfasi
òggi, locuzione oggi a otto - fra una settimana a partire da oggi
ómbra, locuzione prendere / pigliare le ombre - detto di persona permalosa, suscettibile
ominino, sost. maschile - diminutivo di omino, uomo molto piccolo; piccola rappresentazione di un uomo
omino, locuzione - un uomo non ben precisato, usato spesso per indicare persone di classe sociale non elevata, ma non spregiativo; equivale quasi a tizio
omino, sintagma nominale omino dell'Indie - persona tuttofare
omino, sost. maschile - piccolo panino o focaccina di foggia antropomorfa fatto con gli avanzi della pasta di pane
òmo, allocutivo o quell'omo! - usato per richiamare l'attenzione di una persona di cui non si conosca il nome
òmo, proverbio l'omo in terra non fa guerra - usato nei giochi come il nascondino
òmo, proverbio gl'omini hanno gli anni che sentano, e le donne quelli che mostrano - con riferimento all'attività sessuale che per le donne non ha un limite legato agli anni
òmo, proverbio dove c'è omini c'è un modo - ogni comunità ha la propria regola, ovvero non si possono imporre le proprie regole agli altri
òmo, locuzione far l'omo addosso a uno - far sentire a qualcuno il proprio controllo
óncia, locuzione essere / stare sulle undici once - essere sul punto di fare una cosa; essere in forse, in una situazione incerta tra il sì e il no
òpra, sost. femminile - lavoro giornaliero, specialmente nei campi
òpra, locuzione andare / prendere a opra - lavorare / assumere a tempo determinato, soprattutto dei braccianti stagionali, ma non solo
óra, sintagma nominale ora bruciata - ora tarda, specialmente nella locuzione a quest'ora bruciata
òrbo, locuzione guardare orbo - di chi ha gli occhi strabici; fig. guardare con malevolenza
òrco, locuzione che hai visto l'orco? - si dice a chi ha il singhiozzo
orecchino, sost. maschile - nel gioco detto a' ritti, lancio effettuato con una mano impegnata a toccarsi l'orecchio
ortolano, sost. maschile - fruttivendolo, chi gestisce un negozio di frutta e verdura; il negozio stesso
ostolare, verbo intransitivo - stare ad aspettare un intervento altrui senza agire, senza prendere una decisione (probabilmente usato in dipendenza di stare: stare a ostolare e sim.)
ottanta, locuzione dell'ottanta - come rafforzativo col valore di grandissimo, enorme, spesso riferito a rumore, confusione e simili; anche grande quantità se riferito a sostantivo plurale
ovvìa, esclamazione - esortazione a far qualcosa oppure a lasciar perdere