Lista lemmi e sublemmi che cominciano per: C

  • cacaiòla, scacaiòla, sost. femminile - diarrea
  • cacamarronsécchi, sost. maschile - persona avara
  • cacanìdio, scacanìdio, sost. maschile - di persona piccola e mingherlina e anche uccellino più piccolo degli altri
  • cacasentènze, sost. maschile e femminile - persona che sa sempre tutto
  • cacatura, sost. femminile - escrementi, in partic. di quelli lasciati dalle mosche
  • cacchióne, sost. maschile - ciò che resta di ogni piuma sulla pelle degli uccelli dopo la spiumatura
  • cacchióne, sost. maschile - i primi peli che spuntano sul pube delle bambine o i peli che spuntano dopo la depilazione
  • cacchióne, sost. maschile - primo abbozzo di germoglio, gemma
  • cacchióne, locuzione avere i cacchioni - essere arrabbiato
  • caccia, sost. femminile - punto segnato nel gioco del calcio in costume fiorentino, equivalente al goal del calcio
  • caccia, locuzione contare le cacce a uno - controllare l’operato di una persona per rilevarne la correttezza
  • cacciata, locuzione perdere la cacciata - perdere una occasione propizia
  • cacco, locuzione saperne più di Cacco - di chi conosce ogni soluzione, di chi è molto scaltro
  • cacco, locuzione averne fatte quante Cacco - averne combinate di tutti i colori
  • cacco, locuzione essere più bugiardo di / che Cacco - di chi è particolarmente bugiardo, di chi racconta cose incredibili
  • càccola, caccolina, sost. femminile - pelucco, piccolo accumulo di peli o di lanugine che si forma su un tessuto o su una maglia
  • caccolino, sost. maschile - piccola quantità
  • caccóso, caccolóso, aggettivo - pedante, pignolo
  • cacherèllo, sost. maschile - piccolo escremento tondeggiante, spec. quello prodotto da topi
  • cacherèllo, sost. maschile - di bambino o di animale piccolo, minuto
  • caciaiòlo, sost. maschile - chi fa il formaggio
  • cacino, locuzione fare una figura cacina - fare una figura meschina
  • cacio, sost. maschile - formaggio, spec. il parmigiano
  • caciòla, sost. femminile - formaggio morbido, ricotta
  • caciòla, locuzione far caciola - andare a male, addensarsi troppo, del preparato per il formaggio
  • cadere, locuzione cadere una cosa di / dalla mente - dimenticarsene
  • cadèvano, sost. maschile - cavèdano
  • cagnòtta, sost. femminile - tangente
  • calambróne, sost. maschile - calabrone
  • calamita, locuzione aver la calamita - detto di persone che hanno una grande attrattiva
  • calandra, sost. femminile - donna che si crede porti sfortuna
  • calandra, locuzione essere una calandra, bociare quanto una calandra - detto di chi parla o canta a voce molto alta
  • calcagno, locuzione avere il cervello / la testa nei / sotto i calcagni - non prestare attenzione nel fare le cose, non avere giudizio
  • calcio, sintagma nominale calcio in costume - calcio storico fiorentino
  • calderino, sost. maschile - uccellino che vive sui cespugli di rovo, simile al cardellino
  • caldo, sost. maschile - brace usata come mezzo per riscaldarsi, spec. in mettere il caldo a letto
  • caldo, locuzione quando canta il chiù il caldo a letto non si mette più, chiù chiù il caldo a(l) letto non si mette più - l'inverno è finito
  • caldo, locuzione andare in caldo - entrare in frega, in calore detto di animali
  • calendario, locuzione non averci uno nel proprio calendario - di qualcuno che per una qualsivoglia ragione non si vuole frequentare
  • calìa, sost. femminile - di chi, spec. bambino, mangia poco, o non si accontenta facilmente nel mangiare; di persona pedante; di chi in compagnia crea difficoltà per la troppa timidezza; di chi si veste in modo molto convenzionale
  • calìa, locuzione fare il / la calia - di chi non si accontenta facilmente, specialmente nel mangiare
  • calìa, locuzione fare calie - atteggiamento di chi molto difficilmente si accontenta riguardo al cibo
  • calo, locuzione a calo - della consumazione delle bevande, quando si paga solo la quantità che si è bevuta
  • caloróso, aggettivo - di bevanda che contiene alcol, di cibo molto salato o molto pepato
  • calza, locuzione tirar su / fare le calze a uno - riuscire a far dire con l’astuzia a qualcuno quello che non ha intenzione di rivelare
  • calza, locuzione fare le calze a uno (e alla / fino alla settima generazione sua) - raggirare, imbrogliare
  • calzeròtto, sost. maschile - calzino
  • cambio, locuzione fare la seconda di cambio - commettere un errore per la seconda volta
  • camicia, locuzione avere la camicia sudicia - avere qualche colpa, non essere innocente
  • camicia, locuzione essere culo e camicia - essere un tutt'uno, detto di due persone molto unite, affiatate
  • camicia, locuzione fare / lasciare una camicia al bicchiere - farlo diventare opaco toccandolo con la bocca o con le mani unte
  • camiciata, sost. femminile - grande sudata
  • camiciòla, sost. femminile - indumento con maniche lunghe o corte, di maglia, in lana o cotone, che si porta a contatto con la pelle
  • camiciòla, locuzione non fregare la camiciòla al culo a uno (dalla contentezza) - non stare in sé dalla gioia, essere molto contento
  • cammellóne, sost. maschile - uomo robusto, sgraziato e rozzo nei movimenti
  • camminare, sost. maschile riconoscere uno al camminare - riconoscerlo dal modo di camminare
  • camminétto, sost. maschile - caminetto
  • cammino, sost. maschile - camino, focolare
  • camòrra, locuzione fare la camorra a uno - rendicontargli un costo maggiorato per intascare la differenza
  • camòrro, sost. maschile - ragazzo particolarmente vivace
  • campanile, sintagma nominale tifo da campanile - sostegno, tifo acceso, esagerato
  • campare, verbo intransitivo - vivere, sopravvivere
  • campare, esclamazione un ci si campa! - di persone colle quali sia difficile andare d'accordo, o delle quali sia molesta la compagnia
  • campare, locuzione campare (per) tre farinate / per tre semolini - sopravvivere ancora per pochi giorni
  • campino, sost. maschile - campo con misure e attrezzature inferiori a quelle regolamentari, usato per il calcio amatoriale
  • canarino, sost. maschile - chi passa la vita a corteggiare le donne e non si dedica al lavoro
  • canaróne, sost. maschile - frutto del cedro
  • canata, sost. femminile - aspro rimprovero plateale; manifestazione corale di dissenso, condotta tramite urla
  • candéla, loc. avv. in candéla - di cosa evidente
  • candéla, locuzione farla in candela a uno - fare a suo dispetto qualcosa sotto i suoi occhi
  • candéla, locuzione far vedere una cosa in candela a uno - dimostrare coi fatti qualcosa a chi è incredulo o dubbioso
  • candéla, sost. femminile - muco colante dalle narici (usato specialmente al plurale)
  • candire, locuzione stare a candire - di persona che impiega molto tempo a fare le cose, che sembra trastullarsi invece di darsi daffare; spec. nell'espressione: che tu stai costì a candire?
  • cane, sost. maschile - persona sprezzante, prepotente
  • cane, locuzione fare il cane - essere cattivi, troppo severi, pretendere troppo da qualcuno
  • cane, locuzione dire delle cose da cani, fare un discorso da cani - ingiuriare, dire cose molto offensive, o anche dire assurdità
  • cane, locuzione darsi ai cani - disperarsi, abbandonarsi al dolore o all’ira
  • cane, locuzione sembrare un can d’un signore - essere ben vestiti, agghindati
  • cane, locuzione sembrare un cane bastonato - di persona che si guarda intorno con sospetto; di persona avvilita
  • cane, locuzione mettere i cani / il cane al bosco - aizzare, sobillare e ritrarsi aspettando gli eventi
  • cane, locuzione la rabbia è de’ cani - modo di dire riferito a due persone che litigano, a sottolineare l’inutilità dell’ira
  • cane, proverbio chi tocca il can che giace ha qualcosa che non gli piace - non bisogna provocare chi non ci disturba
  • canino, sintagma nominale tasso canino - tasso con il muso simile a un cane, che puzza e la cui carne non è commestibile
  • canizza, sost. femminile - discussione vivace
  • cannaladra, sost. femminile - canna con uno spacco in cima usata per raccogliere i frutti dall'albero, solitamente all'insaputa del proprietario
  • cannèlla, sost. femminile - rubinetto, anche nel sintagma acqua della cannella
  • cannucciòtto, sost. maschile - tipo di pasta
  • canòtto, sost. maschile - cappello di paglia, con la tesa rigida
  • canto, sintagma nominale canto del fuoco - porzione del focolare ai lati del fuoco su cui si potevano appoggiare sedili di piccole dimensioni
  • cantuccio, sost. maschile - parte finale o iniziale di salumi, forme di pane o di formaggio
  • canzonare, locuzione un mi canzoni mica? - ma parli sul serio?
  • capaccina, sost. femminile - lieve mal di testa, senso di pesantezza, dovuto a raffreddore o al troppo bere
  • capace, locuzione è capace (che)... - può darsi che
  • capamèno, sost. maschile - persona di cui non ci si può fidare, che non si preoccupa dell'andamento della casa
  • capannaio, sost. maschile - cacciatore che pratica la caccia al capanno
  • capannèllo, sost. maschile - fascio, insieme di qualcosa che si deve legare perché rimanga unita
  • capannuccia, sost. femminile - presepe
  • capecculo, capoecculo, sost. maschile - capitombolo
  • capecculo, capoecculo, locuzione fare capoecculo - fare una capriola, un capitombolo, cadendo dall'alto
  • capéllo, locuzione essere più fine di un capello - di persona molto intelligente, arguta
  • capire, esclamazione capirai! - per minimizzare
  • capire, locuzione (hai) capito come? - equivale a hai capito quel che ti sto dicendo? usato come intercalare, per verificare stimolare la comprensione dell'interlocutore
  • capire, esclamazione si capisce! - per affermare decisamente
  • capitale, sost. maschile - di persona onesta, buona
  • capitare, locuzione tutti capitan qui! capitan tutti qui: fa buca! - di luogo in cui arrivi gente continuamente
  • capo, sost. maschile - testa, anche intesa come sede del pensiero e in usi figurati
  • capo, locuzione avere il capo fermo - essere consapevole, sapere cosa si vuole, essere onesto
  • capo, locuzione levarsi dal / di capo qualcosa - inventarla
  • capo, locuzione non esserci col capo - essere distratto da preoccupazione o altro che impedisce la concentrazione
  • capo, locuzione mangiare la pappa in capo a uno - sopraffarlo, trattarlo con superiorità; sottrargli qualcosa che gli appartiene, anche in senso fig.
  • capo, locuzione mangiare qualcosa (anche) in capo a un tignoso - di un cibo che piace moltissimo
  • capo, locuzione mettersi le gambe in capo - come possibile accorgimento per non far rumore
  • capo, locuzione mettersi / avere le gambe / i piedi in capo - darsela a gambe
  • capo, locuzione cosa fatta capo ha - non si interviene su una cosa finita
  • capo, locuzione fare capo - capitare, passare da un posto
  • capo, loc. avv. da capo - nella parte superiore (del letto)
  • capòcchio, sost. maschile - materiale simile al cotone usato per le imbottiture, capoc
  • capogatto, locuzione fare il capogatto - frastornare dalle chiacchiere
  • capóne, sost. maschile - persona che capisce poco, testone
  • capóne, sost. maschile - persona ostinata, testarda
  • caporèci, loc. avv. a caporeci, con i' caporeci - con la testa ciondolante verso il basso
  • caporótto, sost. maschile - frutto ammaccato, frutto difettoso perché ammaccato o altro (che viene venduto a basso a prezzo)
  • caporótto, sost. maschile - persona poco affidabile
  • cappellaccio, locuzione fare il cappellaccio - di materiale che sale a galla nelle fosse biologiche formando uno strato in superficie
  • cappèllo, locuzione pigliare (il) cappello (e andare via) - arrabbiarsi e mettere fine a una discussione andandosene
  • cappèllo, locuzione attaccare il cappello (all'uscio) - trovare una sistemazione economica vantaggiosa sposando una donna ricca (e andando ad abitare in casa dei suoceri)
  • cappèllo, locuzione buttare il cappello per l’aria - prendere una decisione radicale che chiude definitivamente un periodo della vita
  • cappèllo, locuzione levarsi il cappello - mostrare rispetto di fronte a qualcuno
  • capponatura, sost. femminile - castrazione dei polli
  • cappòtto, locuzione perdere cappotto - ai giochi di carte, perdere completamente; in senso fig. perdere completamente di credibilità
  • cappuccino, locuzione il diavolo si vuol far cappuccino - di persona che vuol mostrarsi onesta nonostante abbia trascorsi poco chiari
  • capra, locuzione essere più grullo / matto / scemo della / capra dei pompieri, che andava a mangiare l'erba in piazza Vittorio / della Signoria, essere furbo come la capra dei pompieri, che l'andava a mangiare l'erba in piazza Vittorio - di chi fa o dice stupidaggini
  • capriccio, loc. avv. a capriccio - di qualcosa fatto senza riflettere
  • caprina, sost. femminile - piccola capra, per esempio quella di razza tibetana
  • capróne, sost. maschile - maschio della capra
  • carbóne, locuzione essere come il carbone: o tinge o brucia - di persona da cui è meglio tenersi lontano perché capace di imbrogli
  • carbóne, locuzione nero come il carbone - di malumore, di persona
  • carbóne, locuzione segnare col carbone bianco - di cosa straordinaria e positiva si dice che è cosa da segnare col carbone bianco
  • caricare, locuzione caricare la mano - eccedere in un rimprovero
  • caricare, verbo intransitivo - avere un rapporto sessuale, detto di soggetto maschile
  • caricata, sost. femminile - rapporto sessuale
  • carièllo, sost. maschile - coperchio, in marmo o legno, con manico di metallo, del gabinetto domestico, quando era costituto da una semplice buca
  • carièllo, sost. maschile - sterco di capra
  • carièllo, locuzione rimanere ai carielli - nel gioco delle palline, non partecipare al gioco prendendo possesso degli eventuali resti non guadagnati dagli altri; attualmente si può riferire anche ai giochi di carte
  • carièllo, locuzione rimanere ai carielli - restare a aspettare prendendo quello che offrirà la sorte
  • carità, sintagma nominale carità fiorita - atto di carità di cui tutti sono a conoscenza
  • carnaccia, allocutivo - soprannome per persona furba, non troppo affidabile
  • carnaccia, sintagma nominale un pezzo di carnaccia - di persona grossa ma di poco valore
  • carnesécca, sost. femminile - pancetta di maiale stesa e salata
  • carnevale, proverbio Carnevale al sole, Pasqua al fuoco - se durante il Carnevale il clima è mite, durante il periodo pasquale sarà freddo
  • carro, locuzione scoppio del carro - tradizionale cerimonia religiosa della festività pasquale
  • carta, locuzione dire qualcosa a uno a carte quarantotto - dire esplicitamente a qualcuno qualche cosa anche spiacevole, senza riguardi
  • carta, esclamazione volta la carta e pèggiora! - espressione usata per sottolineare il passaggio da un situazione negativa ad una peggiore, equivalente a cadere dalla padella nella brace
  • cartasuga, sost. femminile - carta assorbente che veniva usata per asciugare le macchie d’inchiostro sui quaderni
  • cartolaro, sost. maschile - cartolaio
  • casa, locuzione stare di casa - abitare; anche in usi figurati
  • casa, locuzione entrare in casa - di donna che, sposandosi, si trasferisce nella casa dei suoceri, ma anche di uomo che, facendo lo stesso, rinuncia alla sua autorità
  • cascàggine, locuzione avere le cascaggini - sentirsi ciondolare la testa per il sonno
  • cascare, verbo transitivo - cadere
  • cascare, esclamazione che io caschi morto! - formula di giuramento
  • cascare, locuzione far cascare il pan di mano - di persona noiosa, insipiente; di donna anche avvenente, ma non brillante
  • cascare, locuzione mi caschi il naso! - formula di giuramento
  • cascare, locuzione far cascare i morti - in riferimento a chi fa discorsi assurdi, che non si riescono a capire
  • càscia, sost. femminile - acacia
  • casciaio, sost. maschile - bosco di acacie
  • caSimisdèi, locuzione fare (tanti) casimisdei - accampare pretesti, creare difficoltà, trovare scuse (usato specialmente in esortative negative)
  • caSo, locuzione a caso - rafforzativo di aggettivi e verbi
  • casòtto, sost. maschile - cuccia del cane
  • cassétta, sost. femminile - cassetto di un mobile
  • cassino, esclamazione accidenti al / a quel cassino che non ti carica / che non ti porta via! - espressione rivolta a chi infastidisce
  • castrato, sost. maschile - maschio castrato della pecora
  • cataplasmo, sost. maschile - cataplasma
  • caténa, locuzione ródere la catena - di chi si arrabbia per qualcosa che non ha potere di contrastare
  • càtera, sost. femminile - mandorla verde venduta in cartocci, mangiata tutta intera con la buccia, talvolta amarognola (da cui la locuz. hai mangiato le catere?, detto a chi fa una smorfia)
  • cattivo, sost. maschile - la malattia, la parte non sana di una persona
  • cattivo, locuzione buttarsi a / al / sul cattivo, darsi al cattivo - detto del tempo che cambia e volge decisamente al peggio; fig. detto di persona che episodicamente o in seguito a provocazioni perde la pazienza e ha reazioni violente
  • cattivo, locuzione avere il cattivo, averci il cattivo addosso - essere molto cattivo; essere particolarmente aggressivo, spec. di condizione non abituale
  • cattivo, locuzione averci il cattivo da vendere - essere molto cattivo
  • cattivo, locuzione a. sapere di cattivo, b. prendere il cattivo - a. di cibi che emettono un odore sgradevole; b. di bevande inacidite
  • cautelato, locuzione andar cautelato - andare preparato ad affrontare una circostanza attesa
  • cavallo, locuzione fare come il cavallo del signore - di colui che dopo un periodo di vita agiata ha dovuto adattarsi a una situazione notevolmente peggiore
  • cavallóne, locuzione fare i cavalloni - detto dell'acqua dell'Arno quando si increspa
  • cavare, locuzione cavarle di mano a un santo - usato al condizionale, si riferisce a chi assume un atteggiamento tale da provocare una reazione anche violenta
  • cavèdano, sost. maschile - pene
  • cavolèlla, sost. femminile - cavolo verza
  • cavurrino, sost. maschile - banconota o moneta da due lire; moneta da venti centesimi
  • cavurrino, locuzione essere un cavurrino falso - persona falsa, infida, imbroglione
  • cazzottare (cazzòtta), verbo transitivo - prendere a pugni
  • cazzottatóre, sost. maschile - persona forte e sempre disponibile alla rissa
  • cazzottino, sost. maschile - panino piccolo e con la superficie infarinata
  • cazzòtto, sost. maschile - colpo dato col pugno chiuso
  • cazzòtto, locuzione pane a cazzotti - panino piccolo e con la superficie infarinata
  • cazzòtto, locuzione fare una cosa a cazzotti / cazzotto - farla male, in modo approssimato
  • cazzòtto, locuzione essere (come) un cazzotto in un occhio - di cosa che contrasta con altre
  • cécca, sost. femminile - ubriacatura; grosso raffreddore
  • cécca, sost. femminile e aggettivo - (di) donna un po’ stupida; donna di malaffare
  • cécca, sost. femminile - gazza
  • cécce, loc. avv. a cecce - seduto, detto soprattutto parlando coi bambini
  • ceccofuria, sost. maschile - di persona che agisce sempre in fretta, senza riflettere e di conseguenza sbaglia
  • ceccogrullo, sost. maschile - lo stupido per antonomasia, protagonista di storielle (usato in frasi come: tu sei peggio di C., che fai, come C.? e simili)
  • ceccotóccami, locuzione fare ceccotoccami - provocare in modo subdolo, detto di persone in apparenza miti
  • cècia, gègia, sost. femminile - scaldino più largo del veggio; scaldino di rame con coperchio e lungo manico, veniva passato sulle lunzuola e non appeso all'intelaiatura
  • cècolina, sost. femminile - piccolo dell'anguilla; dim. di cèca
  • cèlia, sost. femminile - scherzo
  • cèlia, locuzione fare (una) celia / fare per celia - dire una cosa per scherzare
  • cémbolo, sost. maschile - piccolo articoli di vestiario; cianfrusaglia, minutaglia, usato spesso al plurale, spreg.
  • cempénna, sost. femminile - detto a persona che impiega molto a far le cose
  • cenciaiòlo, sost. maschile - straccivendolo
  • cenciata, sost. femminile - atto del passare lo straccio sul pavimento o sulla superficie di un mobile, per pulirli
  • cencinquanta, aggettivo - centocinquanta
  • céncio, sost. maschile - stoffa mediocre, non pesante; tutto quanto è in tessuto, vecchio e da buttare; dispreg. per fazzoletto da testa; strofinaccio; straccio, pezzo di tessuto logoro usato per pulire; pezzo di stoffa usato per stirare; dispreg. di persona
  • céncio, locuzione cencio da dare in terra - panno per pulire i pavimenti
  • céncio, locuzione dare il cencio (in / per terra), passare il cencio - pulire il pavimento usando lo straccio bagnato e lo spazzolone
  • céncio, locuzione scotere i cenci - denunciare qualcosa, parlare per ristabilire chiarezza
  • céncio, locuzione quando il diavolo scote i cenci - molto raramente
  • céncio, locuzione stare ne’ suoi cenci - di chi vive in modo ritirato senza interessarsi dei fatti altrui; accontentarsi della propria condizione
  • céncio, locuzione non essere / sentirsi nei propri cenci - non sentirsi bene, avere qualche malessere
  • céncio, locuzione essere tutto nei propri cenci - sentirsi particolarmente a proprio agio
  • céncio, locuzione quando ero nei miei / mi' cenci - quando ero giovane, quando ero nel pieno delle mie forze
  • céncio, locuzione mettere tutti i cenci alla finestra - far sapere a tutti i fatti propri
  • céncio, locuzione pigliare cenci e ossi - di chi si accontenta di ogni cosa, di chi non ha preferenze fra due scelte, di chi non sa rifiutare nulla
  • céncio, locuzione essere fatto di cenci disfatti - di persona priva di energie; di chi chi non ha possibilità economiche
  • céncio, locuzione cascare come un cencio - svenire
  • céncio, locuzione un cencio di moglie / di marito - una moglie / un marito qualsiasi sia
  • céncio, locuzione cencio dice male di straccio - commento riferito a una persona che ne critica un'altra per un difetto o una mancanza che essa stessa mostra di avere
  • céncio, sost. maschile - usato spec. al plurale, dolci fritti che si fanno a Carnevale o a Pasqua, chiacchiere
  • cencióso, aggettivo - floscio, per es. di un colletto non sostenuto, non inamidato
  • cénere, sost. femminile cenere pl. - cenere, ceneri
  • cénere, locuzione andare a cercare le cenere dei morti - cercare qualcosa di irrilevante e comunque difficile da trovare, cercare il pelo nell'uovo
  • centogambe, sost. maschile - millepiedi
  • centòri, locuzione essere centori (rispetto a un altro o un'altra cosa) - valere molto di più, in senso morale
  • ceppicóne, sost. maschile - persona che capisce poco; di persona con la testa grossa; testa grossa
  • céppo, sost. maschile - persona stupida e rozza
  • ceròtto, locuzione glien'ho date tante! mettimi un cerotto! / mi metti un cerotto qui? - detto scherzosamente a chi si vanta per aver affrontato qualcuno e di aver avuto la meglio
  • cervèllo, locuzione votarsi il cervello - arrovellarsi
  • cervèllo, locuzione bersi il cervello - dire cose senza senso
  • cervèllo, locuzione levare uno di cervello - frastornare qualcuno, spec. a forza di parlare
  • cervellóne, sost. maschile - persona che capisce poco
  • césta, locuzione andare in cesta, essere (mezzo) in cesta - essere ubriaco
  • che, locuzione che di - a introdurre il secondo termine di paragone o il complemento di esclusione
  • che, locuzione a. questo che qui, b. codesto che qui / costì, c. quello che lì - a. questo; b. codesto; c. quello
  • che, locuzione avere di che - avere dei motivi (per fare qualcosa), avere ciò che consente di fare qualcosa
  • chè, esclamazione (chè) chè! - no!; espressione di meraviglia, di incredulità
  • chèche, locuzione levarsi con / avere le cheche - essere intrattabile, nervoso, detto spec. di bambini
  • chéppa, cappa, sost. femminile - gruppo di sferette di terracotta o di vetro, tre alla base e una sopra, nel gioco delle palline
  • chetare, verbo transitivo - zittire
  • chiàcchera, sost. femminile - chiacchiera
  • chiaccherare (chiàcchera), verbo intransitivo - chiacchierare
  • chiàcchiera, locuzione star sulle chiacchiere - di chi si dedica volentieri al pettegolezzo, alla maldicenza; di chi è solito insistere su un argomento di pettegolezzo, anche a distanza di tempo
  • chiacchieróne, aggettivo anatra / nana chiacchierona - anatra che emette un verso, in opposizione a anatra muta
  • chiamare, esclamazione chiama e rispondi! - esclamazione usata per sottolineare la distanza fra ciò che è atteso e ciò che realmente si verifica; oppure in relazione a due cose, luoghi, avvenimenti o comportamenti completamente diversi; riferito anche a persona che interpellata non risponda
  • chianti, locuzione a. essere un podere nel Chianti, b. aver trovato la villa / un podere in Chianti - a. di una buona rendita, di chi la procura; b. aver avuto fortuna, spec. riferito all'aver incontrato un persona onesta, buona o aver otteno un buon posto di lavoro
  • chiara, sost. femminile - albume, spesso nel sintagma chiara d'ovo
  • chiarata, sost. femminile - impacco di stoppa imbevuta di albume sbattuto, che si applica su una distorsione o una contusione
  • chiasso, locuzione fare il chiasso - ridere, scherzare, giocare
  • chiasso, locuzione averci la bocca che fa il chiasso con gli orecchi - avere la bocca larga
  • chiasso, loc. avv. per chiasso - per burla, per scherzare
  • chiasso, locuzione dire in chiasso - parlare scherzando, dire una battuta
  • chiasso, locuzione avere il chiasso, essere al chiasso - essere allegro, aver voglia di scherzare
  • chiasso, sost. maschile - vicolo
  • chicca, locuzione a. parere di chicca, b. (vestirsi) di chicca - a. di chi cammina in maniera rigida, dandosi un'aria distinta; b. di chi è agghindato in modo un po' esagerato
  • chicchirillò, locuzione un chicchirillò legato al / a un / col / con un filo - oggetto indefinito promesso a chi chiede insistentemente un regalo
  • chièrla, locuzione averci le chierle - essere arrabbiato
  • chìfelle, chìffelle, sost. maschile - piccolo panino dolce, diverso dal sèmelle per la forma a cornetto e per essere più costoso, usato per merenda a scuola
  • chìfelle, chìffelle, locuzione mangiare il pane con il chìfelle - detto spreg. a persona arricchita ma ancora grossolana e in quanto tale incapace di consumare nel modo opportuno questo cibo di lusso (e dunque non si accorge di 'mangiare il pane insieme al pane')
  • chiocciare (chiòccia), locuzione stare (lì) a chiocciare - di persona che impiega molto tempo a prendere decisioni; spec. nelle espressioni: sta lì a chiocciare, che tu stai a chiocciare?
  • chiòcciola, sost. femminile - lumaca con guscio
  • chiòcciola, sintagma nominale mal / malattia della chiocciola - difficoltà nell'erezione del pene
  • chiocciolóne, sost. maschile - grossa chiocciola dal guscio di colore marrone verdognolo striato di nero, detta anche martinaccio
  • chioccolare, verbo intransitivo - del verso prodotto dal merlo
  • chiòdo, locuzione mangiare anche i chiodi - mangiar tanto senza risentirne, si dice di chi ha grande appetito, ma anche di chi ha fame vera e propria
  • chiòdo, locuzione ribadir il chiodo - insistere ribattendo sempre sullo stesso argomento, specie in uno scontro
  • chiòdo, esclamazione roba da chiodi! - a commento di eventi o racconti inverosimili o che possano apparire tali per gravità o positività
  • chiòdo, esclamazione o questo o chiodi! - quando si impone una condizione senza alternative
  • chiòdo, locuzione entrare il chiodo a uno, ficcare il chiodo in una cosa - fissarsi su un punto o un'idea, senza riuscire a superarla, ostinarsi
  • chiòdo, sost. maschile - debito
  • chiòdo, loc. avv. a chiodo - a credito, specialmente nella locuzione: comprare a chiodo
  • chiòdo, locuzione campare sui chiodi - vivere al di sopra delle proprie possibilità facendo debiti
  • chiòdo, locuzione Gesù Cristo l'è morto / morì su' chiodi. E io ci campo / lui ci campa - di chi vive a forza di debiti
  • chiòdo, locuzione essere della compagnia del santo Chiodo - di chi vive al di sopra delle sue possibilità grazie ai debiti
  • chiòdo, locuzione piantare / lasciare il chiodo - lasciare un debito e non farsi più vivo
  • chiónzo, aggettivo - tozzo, riferito a persona; anche di uccello malato, che lascia ricadere le ali
  • chiù, sost. maschile - uccello piccolo che canta alla sera
  • chiusa, locuzione stare / mettere in chiusa - stare, tenere nei capanni al buio, in riferimento agli uccelli da richiamo che venivano catturati a novembre e tenuti al chiuso fino alla stagione della caccia dopo l'estate
  • chiuso, sost. maschile - recinto al chiuso per i maiali
  • ci, locuzione fare il / un ci (d'olio) - condire con pochissimo olio, facendo un semicerchio a forma di lettera C
  • ciaba, sost. maschile - ciabattino, calzolaio
  • ciaba, sost. maschile - chi parla troppo
  • ciabagliare, verbo intransitivo - parlare, chiacchierare in compagnia
  • ciabanare, verbo intransitivo - parlare, chiacchierare in compagnia
  • ciabanìo, sost. maschile - chiacchierio, confusione prodotta da tante persone che parlano
  • ciabattonare, verbo intransitivo - parlare male, in modo trascurato, sparlare
  • ciabattóne, sost. maschile - persona trascurata nel vestire, disordinata
  • ciacciare, verbo transitivo - frugare; mettere le mani su tutto
  • ciaccino, -ina, sost. maschile e femminile - persona che si occupa delle faccende altrui o che mette le mani dove non dovrebbe
  • ciaccióne, sost. e aggettivo - chi si occupa delle faccende altrui; chi tocca dove non dovrebbe toccare
  • ciambellóne, sost. maschile - persona trascurata nel vestire, disordinata
  • ciampanèlle, cianfanèlle, locuzione dare / andare in ciampanelle / cianfanelle - vaneggiare
  • ciampicare (ciàmpica), verbo intransitivo - camminare male, con un andatura incerta
  • ciampicóne, locuzione fare un ciampicone - inciampare e avere un forte sbilanciamento, ma riuscire a riprendersi
  • ciampicóne, -óna, sost. maschile e femminile - persona che inciampa spesso
  • ciampicóni, locuzione andare in ciampiconi - andare a gambe all'aria
  • ciana, sost. femminile - donna chiacchierona e pettegola; donna volgare sia nel parlare che nel comportamento
  • cianaio, sost. maschile - insieme di persone, spec. di donne, che parlano contemporaneamente e del luogo in cui si verifica
  • ciancicare (ciàncica), verbo transitivo - toccare una stoffa o simili, insistentemente
  • ciancicare (ciàncica), verbo intransitivo - impiegare troppo tempo nel fare le cose
  • ciancicóne, sost. maschile - chi ciàncica, chi impiega troppo a far le cose, chi tocca insistentemente qualcosa
  • ciantellare (ciantèlla), verbo intransitivo - camminare trascinando i piedi, spec. con le ciabatte
  • ciaraffo, locuzione battere il ciaraffo - farla lunga, tirarla per le lunghe, usato soprattutto in frasi negative
  • ciarpa, sost. femminile - sciarpa; anche nel dim. ciarpina
  • cibare, verbo transitivo - usato assol., fare la pasturazione ai pesci
  • cibrèo, cibreino, sost. maschile - piatto a base di interiora del pollo, cresta e bargigli, mescolate insieme a uova sbattute
  • cicca, sost. maschile mezza cicca - persona di corporatura minuta, che però vuol fare lo sbruffone
  • ciccia, sost. femminile - carne
  • ciccia, locuzione ciccia per i suoi denti - in frasi negative, di cosa superiore alle possibilità o capacità di uno; qualcosa che lo mette a dura prova, quello che si merita
  • cicérbita, locuzione essere una cicerbita / più citrullo d'una cicerbita - a persona sciocca o che dice o fa sciocchezze
  • cièlo, locuzione aspettare che cali il panierino dal cielo / il panierino calato dal cielo - di chi aspetta che le cose si verifichino da sole, senza alcuno sforzo
  • ciglia, locuzione la ragazza dalle belle ciglia: tutti la vogliono e nessuno la piglia - detto di una ragazza molto bella e corteggiata che però non trova uun fidanzato
  • cigna, sost. femminile - cinghia dei pantaloni
  • cignala, sost. femminile - donna che pratica il sesso al di fuori delle regole costituite, non per professione, quindi non per bisogno
  • cignolino, sost. maschile - cinturino dell'orologio
  • cìgnolo, cignòlo, sost. maschile - cinturino dell'orologio
  • ciliègia, sintagma nominale l'amico ciliegia - scherz. di persona che non si nomina, ma che si sa conosciuta da chi ascolta, con allusione maliziosa
  • cilingumma, cingumme, sost. maschile - gomma da masticare
  • cilingùmma, ciringùmma, ciringómma, sost. femminile - gomma da masticare
  • cimalino, sost. maschile - taglio di carne bovina posto nella coscia
  • cimbardóso, aggettivo - di persona che si dà arie, che si dà importanza
  • cimbellino, sost. maschile - piccola quantità
  • cimbèllo, sost. maschile - pelle cascante, anche pene rilassato
  • cìncia, sost. femminile - cinciallegra
  • cinquale, sost. maschile - mano, impronta della mano, spec. in dammi il cinquale
  • cinque, locuzione cinque dite / dita e un po’ di paura - riferito a persona che si suppone arricchita in modo disonesto ovvero rubando
  • cinturino, sost. maschile - fazzoletto da collo da portarsi stretto e annodato dietro la nuca
  • cióccia, ciuccia, sost. femminile - mammella
  • cióccia, ciuccia, esclamazione tirati su le ciocce! - per esprimere disappunto di fronte alla quantità irrilevante di ciò che ci viene offerto
  • cióncio, sost. maschile e aggettivo - (di) persona troppo buona e ingenua, credulone
  • cionciolino, -ina, sost. maschile e femminile - vezzeggiativo riferito a persona piccola, giovane e cara
  • ciondolino, sintagma nominale fico ciondolino - fico lasciato appassire sulla pianta
  • ciondolóne, -óna, sost. maschile e femminile - chi cammina dondolando; fannullone; facilone, persona che non riflette su ciò che sta dicendo; in funzione aggettivale: anche di chi non si sente bene
  • ciondolóni, loc. avv. a ciondoloni - ciondoloni, di cosa che pende; fig. senza far niente
  • cipólla, sost. femminile - bulbo di varie piante
  • cipólla, locuzione indó tu vai? le son cipolle!, indó tu vai le son cipolle! - si dice quando qualcuno risponde alle domande in modo incongruente, o per incomprensione o per scelta
  • cipólla, sost. femminile - stomaco, ventriglio del pollo
  • ciràcchio, sost. maschile - vestituccio, abito vecchio o di poco valore
  • ciribè, sost. maschile - il gioco della lippa
  • cirimbràccola, sost. femminile - di persona trasandata, epiteto spregiativo; usabile raramente al maschile
  • cirindèllo, sost. maschile - spreg. o scherz. pene piccolo
  • cirusco, aggettivo - di chi ci vede poco, in particolare riferito alla condizione di chi si è appena svegliato; annebbiato, riferito alla vista
  • ciucata, sost. femminile - faticata, e la sudata relativa
  • ciucata, sost. femminile - stupidaggine
  • ciucca, sost. femminile - ubriacatura, sbronza
  • ciuccherèllo, sost. maschile - bonaccione, chi ha scarsa capacità di comprensione
  • ciuccherìa, sost. femminile - banalità; assurdità
  • ciucciare, ciucciarsi, verbo transitivo - sopportare qualcuno
  • ciùccio, sost. maschile - tettarella, succhiotto, un tempo costituito da un pezzo di stoffa bianca riempito di zucchero e poi intriso nell'acqua
  • ciucco, aggettivo - ubriaco, ma non completamente
  • ciucco, aggettivo - un po’ stupido; istupidito
  • ciuco, sost. maschile - asino
  • ciuco, locuzione avere la bellezza del ciuco - avere la bellezza della gioventù: dote di tutti che passa con l'età
  • ciuco, locuzione dare la caramella a un ciuco - fare qualcosa a vantaggio di qualcuno che non è in grado di apprezzarla
  • ciuco, locuzione ignorante come / quanto un ciuco (bigio) - di persona ignorante, rozza, soprattutto nel parlare
  • ciuco, locuzione essere come il ciuco del pentolaio - di chi è sempre in giro; di chi ha le tasche piene di spiccioli
  • ciuco, locuzione fare come il ciuco di Mele secche - di chi non vuol spendere soldi nel cibo o altro, alludendo alla fine della storia per cui il ciuco in questione morì di fame perché il padrone gli aveva ridotto progressivamente la razione di cibo
  • ciuco, locuzione essere peggio del ciuco di Mele secche (che ci aveva / l'aveva cento mancamenti sotto la coda), essere come il ciuco di Saettone (che aveva cento mali sotto la coda), essere peggio della ciuca di Ferano (che aveva cento vitaleschi sotto la coda) - di persona che si lamenta di molti malesseri
  • ciuco, proverbio alla prima il ciuco ci casca alla seconda ci bada - per rimproverare chi commette due volte lo stesso errore
  • ciuco, proverbio (a) far del bene ai ciuchi (si riceve le pedate) - fare qualcosa a vantaggio di qualcuno che non la merita
  • civàia, sost. femminile - legumi secchi e cereali
  • civaiòlo, sost. maschile - venditore di legumi secchi e cereali a peso
  • clèofe, locuzione sembrare la Cleofe - di persona che si copre di gioielli
  • còccio, locuzione prendere / pigliare i cocci - arrabbiarsi, impermalirsi
  • còccio, locuzione prendere / pigliare i cocci e andare sul proprio uscio - andarsene via, usato come invito minaccioso
  • cocciòla, sost. femminile - segno lasciato dalla puntura di un insetto
  • coccióso, aggettivo - di chi si arrabbia facilmente
  • coccolaio, sost. maschile - venditore di còccoli e altri cibi fritti
  • còccolo, sost. maschile - pasta di pane lievitata fritta in pezzi
  • còccolo, sost. maschile - persona piuttosto rubusta, grassoccia, detto spec. in riferimento a bambini; ricorre spesso nell'espressione: un bel coccolo
  • còccolo, locuzione stare a coccolo - coccolarsi
  • cocómero, sost. maschile - anguria
  • cocómero, locuzione non saper reggere un cocomero all’erta - di chi non riesce a mantenere neanche il più piccolo segreto
  • codésto, corésto, cotésto, aggettivo e pronome - di ciò che è vicino a chi ascolta
  • codibùgnolo, sost. maschile - varietà piccolo uccello
  • codirósso, sost. maschile - piccolo uccello che ha piume di colore rosso nella parte posteriore
  • cogliómbero, sost. maschile - di persona che si lascia facilmente convincere a fare qualcosa contro il proprio interesse, che crede a tutto quanto gli viene detto
  • coglióne, locuzione essere più coglion che lungo - di persona inoffensiva (anche se non all'apparenza)
  • còio, sintagma nominale soldi di coio - moneta immaginaria che si suppone usata in tempi molto antichi; ricorre in locuzioni per indicare un tempo remotissimo (quando c'erano i / ai tempi dei soldi di coio) o una ricchezza che ha origini molto antiche (avere i soldi di quando erano di coio o sim.)
  • còllo, loc. avv. in collo - in braccio
  • còllo, locuzione cascare di collo a uno - perdere la stima, l'affetto di qualcuno
  • collotòrto, sost. maschile - persona bigotta; persona avara
  • collotòrto, locuzione morire a collotorto - detto di persona avara
  • collotòrto, locuzione fare il collotorto - tenere il collo piegato per un disagio fisico; anche di chi si offende per qualcosa
  • collòttola, locuzione fare collottola - ingrassare
  • colorino, sost. maschile - varietà di uva dagli acini piccoli e scuri, dal sapore non molto gradevole, usata per dare colore al vino e anche come ingrediente della schiacciata con l'uva
  • coltèlla, sost. femminile - coltello per i salumi; anche quello usato come arma
  • coltèllo, locuzione guerra a coltello - scontro accanito
  • coltróne, cottróne, sost. maschile - coltrone, pesante coperta imbottita di lana o di cotone e trapuntata
  • cóme, locuzione com'essere - per fare un esempio
  • cominciare, esclamazione ovvia si comincia!, vai ora si comincia! - quando qualcuno comincia un discorso che si prevede lungo o noioso o quando ha inizio un litigio
  • commèdia, locuzione far tutte le parti / parte in commedia - riferito a persona capace di assumere posizioni diverse, solitamente per opportunismo; può avere anche l'accezione positiva di persona capace di rivestire più ruoli
  • compagnìa, locuzione e compagnia bella - e così via, eccetera, per sottintendere una o più cose simili a quelle enunciate
  • compagno, aggettivo - uguale; può avere valore avverbiale
  • comparita, locuzione far comparita - di oggetto poco costoso che fa una bella figura, di cibo poco pregiato che una volta cucinato risulta appetitoso e abbondante
  • compatire, verbo transitivo - sopportare, tollerare
  • compire, locuzione e per compire il mazzo... - detto quando, dopo una serie di avversità, ne sopraggiunge un’altra
  • comprare, locuzione le compra / comprerebbe - detto di chi cerca ogni occasione per litigare; detto anche in relazione a situazioni diverse dal litigio
  • comprare, locuzione comprare e non vendere - detto a proposito di coloro che fanno parlare gli altri senza raccontar nulla di sé
  • comprare, locuzione venderla / rivenderla come s’è comprata - riferire una cosa così come ci è stata detta, senza garantirne la verità
  • comune, locuzione far sapere / raccontare una cosa al popolo e al comune / a popolo e comune - raccontarla a tutti
  • cónca, locuzione murare / murarci la conca in un posto - trovare una sistemazione definitiva e soddisfacente; anche in usi fig.
  • conchino, sost. maschile - vaso di terracotta più piccolo della conca
  • conchino, sost. maschile - gioco di carte
  • cóncio, sost. maschile - sterco degli animali frammisto a paglia, usato come concime
  • condire, verbo transitivo - usato in forma di minaccia per promettere botte o punizioni esemplari
  • confidènza, locuzione fare a confidenza - approfittarsi di una situazione, detto spec. in riferimento a debito, nel senso di rimandarne il saldo
  • confóndere, locuzione far confondere - fare arrabbiare
  • confondersi, verbo intransitivo pronominale - concentrare energie su qualcosa (che non lo merita)
  • confortino, sost. maschile - spuntino, scarsa quantità di cibo per saziarsi completamente o per interrompere un digiuno
  • conigliolaia, sost. femminile - stanza in cui trovano ricovero i conigli
  • conìgliolo, sost. maschile - coniglio
  • consumo, locuzione andare in consumo - consumarsi lentamente, di persona affetta da tubercolosi polmonare
  • contado, sost. maschile - territorio al di fuori della cintura metropolitana, non ben individuato, ma avvertito come riferimento per tutte le parole o i modi sentiti come rustici
  • cónto, locuzione x l'è un conto (y l'è un altro conto) - per sottolineare la diversità tra due soggetti trattati
  • cónto, locuzione far (il) conto - immaginare, far l'ipotesi, specialmente nelle esortazioni: fai / fate / faccia conto, può essere seguito anche da complemento diretto o indiretto; quasi assimilabile a: per esempio
  • cónto, locuzione (non) meritare il conto - (non) esser conveniente, (non) valere il disturbo
  • contrada, sost. femminile - via traversa rispetto a una principale
  • còppia, locuzione essere una coppia e un paio - essere due amici inseparabili che si distinguono per vivacità; di due persone molto simili per modo di pensare o di comportarsi
  • coprimiSèrie, coprimiSèria, sost. maschile - capo di abbigliamento che si indossava sopra gli abiti logori o poco adatti
  • coraggio, locuzione avere più coraggio di Napoleone - avere l'impudenza di far qualcosa che non si ha licenza di fare o che si sa essere sbagliata
  • corbelleria, sost. femminile - stupidaggine, assurdità
  • corbellino, locuzione portare il corbellino - fare il manovale, usato spec. come minaccia di un futuro pieno di fatiche nei confronti di ragazzi che non abbiano voglia di studiare
  • còrda, locuzione stare in corda - nel linguaggio dei giocatori, cercare di misurare le puntate dal momento che si sta perdendo oltre il preventivato; fig. cercare di misurarsi nello spendere, dal momento che si sta attraversando un periodo difficile; rimanere nei limiti del tollerato, frenare la propria intemperanza
  • còrda, locuzione tenere in corda uno - tenere a freno uno, cercare di temperarne l’esuberanza
  • còrno, locuzione sapere un corno - non sapere assolutamente niente, specialmente in frasi esclamative: so un corno (io)! sai un corno (te)!; anche per sottolineare la propria o altrui ignoranza
  • còrpo, sost. maschile - pancia, ventre
  • còrpo, locuzione avere il corpo sciolto - avere la diarrea
  • còrpo, locuzione aver roba in corpo - provare del risentimento, essere preoccupato per qualcosa, ma non parlarne
  • còrpo, locuzione con il male in corpo - di malavoglia
  • còrpo, locuzione fare di corpo - defecare
  • còrpo, locuzione in corpo c'è buio - quando si ha veramente fame, l'importante è mangiare, non cosa si mangia
  • còrpo, locuzione non dolere il corpo - di chi non si preoccupa di niente, spesso nell'espressione: mangiare, bere e non dolere il corpo
  • còrpo, proverbio quando il corpo l’è pieno: o di paglia o di fieno... - quando si ha veramente fame, l'importante è mangiare, non cosa si mangia
  • correrci (ci córre), verbo intransitivo - intercorrere, detto spec. in riferimento a misure o età
  • córrere (córre), proverbio una volta corre il cane una volta corre la lepre - se adesso sei tu ad avere un momento favorevole, la prossima volta sarò io più fortunato
  • córsa, locuzione fare le corse - fare una gara di corsa; andare di corsa, affrettarsi
  • corsìa, locuzione sembrare / essere la corsia del male agli occhi - di un ambiente poco illuminato
  • cortéccia, sost. femminile - crosta del pane o del formaggio
  • corteccino, sost. maschile - parte finale crostosa del pane o del formaggio
  • cortéccio, sost. maschile - crosta del pane, molto meno usato di cortéccia
  • còsa, locuzione una cosa (e) un'altra / un'antra - modo per sottindere che si potrebbe continuare con una esemplificazione dello stesso tenore
  • còsa, locuzione averci le mie / tue / sue cose - avere le mestruazioni
  • còscia, locuzione sembrare tenuto tra le cosce della nonna - di chi veste un abito molto spiegazzato
  • cosino, sost. maschile - allocutivo confidenziale piuttosto ironico
  • costà, avverbio - là, lontano da chi parla, ma vicino a chi ascolta
  • costare (còsta), locuzione un costa nulla, costa poco - di cosa o persona che si ritiene abbia scarso valore
  • costassù, da decidere - in luogo posto in alto vicino a chi ascolta
  • costì, avverbio - in luogo non tanto lontano da chi parla e vicino a chi ascolta
  • costì, locuzione codesto costì - rafforzativo di codesto
  • costolóne, sost. maschile - persona alta e robusta
  • cotennòtto, sost. maschile - taglio di carne bovina ricavato dalla spalla dell'animale
  • covaccino, sost. maschile - impasto di farina e acqua (lievitato o meno) fritto; focaccia cotta in forno, a volte in forma di pupazzetto, fatta con gli avanzi della pasta del pane; schiacciata con l'olio ed eventualmente con i cìccioli o pezzi di pancetta
  • covata, sintagma nominale covata di concio - ammasso di sterco
  • covata, locuzione sembrare una covata di concio - dispregiativo in riferimento a persona
  • còzzo, locuzione fare ai cozzi coi muriccioli - discutere con persone troppo testarde o anche stupide
  • cristo, locuzione innocente come Cristo - di persona ingiustamente accusata
  • cristo, locuzione dire le piaghe di Cristo - parlare molto male (di qualcuno)
  • cristo, proverbio chi vuol Cristo se lo preghi / se lo prega - detto a chi fa una richiesta che non si ha intenzione di soddisfare, intendendo che se vuole una cosa è bene che se la procuri da solo
  • cristo, locuzione non c'è Cristo che tenga, non c'è Cristi (che lo tenga / tengano) - è certo, è sicuro, non c'è modo di contraddire
  • cristo, locuzione Cristi e Madonne - modo generico per indicare la religione
  • cristo, locuzione non esserci Cristi né Madonne - non esserci alcuna possibilità di ottenere quello che si vorrebbe
  • crostino, sost. maschile - persona noiosa, che si lamenta spesso dei suoi malanni
  • cucire, locuzione cucire l'occhio / l'orzaiolo - rituale consistente nel compiere gesti vicino all'occhio con ago e filo imitando la cucitura e recitare formule particolari, per provocare la scomparsa dell'orzaiolo
  • cuffia, locuzione fare una cuffia - fare un errore, spec. lavorando
  • culaccino, sost. maschile - parte residua di un insaccato, di una forma di pane o di un pezzo di carne
  • culaccino, sost. maschile - impronta lasciata da un bicchiere o una tazza sporchi
  • culaia, locuzione fa culaia - del tempo nuvoloso che minaccia pioggia
  • culata, sost. femminile - deformazione di gonna o pantaloni, in corrispondenza del sedere
  • culinsò, sost. maschile - imbottitura di cotone che si portava sotto gli abitiche in corrispondenza del sedere
  • culo, locuzione strapparsi il cul coi diti - arrabbiarsi troppo, disperarsi
  • culo, locuzione avere il culo torto / a traverso - essere nervoso, irritabile
  • culo, locuzione culo di bicchiere - brillante falso, pietra falsa
  • culo, sost. maschile - fortuna
  • culo, locuzione aver più culo che anima - di persona particolarmente fortunata
  • cuòre, locuzione levare il cuore a uno - dargli un grande piacere
  • cuòre, locuzione pur di prendere / per pigliare, darebbe il cuore - di persona molto avida e egoista
  • curare, verbo transitivo - essere sensibile a qualcosa, subirne gli effetti in modo considerevole, detto in riferimento al freddo, al caldo, al solletico, alla fame
  • curéggia, sost. femminile - scoreggia, peto
  • curéggia, sintagma nominale cureggia vestita - peto accompagnato da emissione di feci