Lista lemmi e sublemmi che cominciano per: L

  • , esclamazione va' più in là! - spostati, allontanati, specialmente per esprimere disaccordo, fastidio
  • labbrata, sost. femminile - colpo forte dato a mano aperta sulle labbra
  • làchera, locuzione la ragion del Lachera - rivolto a persona che vuol sempre aver ragione
  • làcrima, locuzione avere le lacrime in pelle in pelle - essere sul punto di piangere, riferito specialmente a persona che piange facilmente
  • làllera, esclamazione (e lillera) e lallera! - rivolto a chi ripete qualcosa che ha già detto e che ci infastidisce
  • lampredòtto, sost. maschile - piatto a base di un particolare tipo di trippa, venduto specialmente presso le bancarelle dei trippai; viene servito anche, bollito e condito con sale e pepe (e l’eventuale aggiunta di salse), come imbottitura di panino
  • lanaio, sost. maschile - chi vende la lana e il negozio in cui si vende
  • landini, locuzione andare dal coco LandinI - andare al ristorante o anche fare qualcosa di speciale (dal momento che andare al ristorante era un avvenimento raro)
  • landini, locuzione esser presi per il cuoco / coco Landini - ricevere spesso la richiesta di cucinare
  • landini, locuzione fare il cuoco / coco Landini, esser peggio del / essere il cuoco / coco Landini (che schiacciava i pidocchi / le mosche sul mestolo) - essere molto sporco; anche cucinare tanto
  • làpisse, sost. maschile pl. lapissi - matita nera
  • laSagna, locuzione aspettare che le lasagne cadano / caschino in bocca - di chi si attarda nel mangiare o anche in altre faccende
  • lasca, sost. femminile - pesce di acqua dolce, simile o uguale al cavèdano
  • lasciare, esclamazione lasciamo lì - lasciamo perdere, è meglio non entrare in questioni che si rivelerebbero complicate
  • lasciare, locuzione lasciare il poco per l'assai - rinunciare ad una situazione per un'altra decisamente più interessante dal punto di vista economico
  • lasciare, locuzione lasciare il cane alla lepre - liberare il cane dietro la lepre perché la insegua
  • lascivo, aggettivo - tollerante, cedevole, che lascia correre
  • lastra, modo idiomatico è conosciuto anche dalle lastre di Firenze - di chi, per una sua particolarità, specialmente negativa, è molto noto; di cosa notissima
  • latte, sintagma nominale latte grosso - latte materno troppo denso o molto nutriente
  • latte, sintagma nominale latte stanco - il latte materno dopo una pausa di qualche giorno nell'allattamento
  • latte, locuzione andare via il latte a una - perdere il latte durante l'allattamento
  • latte, locuzione mandare / far tornare indietro il latte - provocare consapevolmente la perdita del latte durante l'allattamento
  • latte, locuzione sdegnarsi il latte a una - perdere il latte durante l'allattamento
  • latte, sintagma nominale latte di ciuca - bevanda preziosa, che fa bene
  • latte, sintagma nominale latte di gallina - cosa impossibile a trovarsi, spec. in locuzioni come: gli darebbe il latte di gallina, gli ho dato anche il latte di gallina
  • latte, sintagma nominale aringa di latte - maschio dell'aringa
  • lattoncino, sost. maschile - maialino di latte, lattonzolo
  • lattóne, sost. maschile - schiaffo, colpo dato in viso a mano aperta
  • lattónzolo, sost. maschile - riferito a persona immatura, che si comporta in modo ingenuo
  • lavativo, sost. maschile - persona uggiosa, noiosa; vagabondo, chi non ha voglia di lavorare
  • lavorino, sost. maschile - dim. di lavoro, usato anche nei valori traslati di lavoro poco impegnativo o di qualcosa di mal riuscito
  • lavorino, esclamazione l'è un bel lavorino!, (guarda) che lavorino l'è questo! / che lavorino tu hai fatto! - a commento di qualcosa che ha avuto esito negativo, che è stata fatta male
  • lavóro, sost. maschile - faccenda, indicazione generica per indicare un'attività, un insieme di cose, un argomento conosciuto
  • lavóro, esclamazione (guarda / hai visto) che lavoro! - a commento di faccenda complicata o fastidiosa
  • lavóro, locuzione che lavoro (gli) è questo? - espressione di rimprovero usata nel prendere atto di una situazione incresciosa
  • lavóro, locuzione aver fatto un bel lavoro - in frasi esclamative a commento di azioni che non hanno avuto l'esito sperato o ritenute francamente negative
  • lécca, sost. femminile - colpo, percossa
  • lécca, locuzione pigliarne quante il Lecca - prendere tante botte, buscarne
  • leccaficata, sost. femminile - di persona troppo sdolcinata, o troppo attenta al modo di vestire
  • leccafiche, sost. maschile - di persona troppo sdolcinata, o troppo attenta al modo di vestire; adulatore; donnaiolo
  • leccato, aggettivo - di persona che cura eccessivamente l'aspetto, il vestiario
  • leccatura, locuzione è finito tutto in leccature - di un piatto preparato in quantità modesta e risultato molto buono
  • leccatura, sost. femminile - ferita leggerissima
  • leccatura, sost. femminile - adulazione
  • leccatura, sost. femminile - di persona particolarmente precisa, attenta alla pulizia e perciò lenta
  • leccucchiare, verbo transitivo - mangiucchiare, spilluzzicare
  • legacciare, verbo transitivo - legare le viti
  • legàcciolo, sost. maschile - legaccio per scarpe, ma anche per qualsiasi altro uso
  • legare, verbo us. assol. non legare - di cosa che contrasta con altre
  • legatura, sost. femminile - impegno vincolante
  • legnare, verbo transitivo - picchiare, percuotere
  • lèi, allocutivo o lei! - usato per richiamare l'attenzione di una persona di cui non si conosca il nome
  • lèi, pronome (lei) la - lei, con valore di soggetto
  • lèmma, esclamazione - esclamazione che sta per: l'è maiala! riferito o a una donna (ovvero la madre di chi ascolta) o a una situazione incresciosa
  • lèmme_lèmme, locuzione (camminare / andare / venire) lemme lemme a pecorone - camminare lentamente
  • lènte, aggettivo - allentato, il contrario di stretto, detto per esempio di cintura, pantaloni o simili; riferito a impasti, sughi e sim., diluito, poco sodo o denso
  • lènte, avverbio legare / tenere lente - legare, tenere non strettamente
  • lenzòlo, sost. maschile lenzoli pl. - lenzuolo
  • lenzòlo, proverbio è meglio consumare le scarpe che i lenzoli - sono preferibili i costi della salute che quelli della malattia
  • lèpre, sintagma nominale voglia della lepre - labbro leporino
  • lèrnia, lòrnia, sost. femminile e aggettivo - persona molto lenta; persona noiosa
  • lésso, sost. maschile e aggettivo - taglio di carne adatta a essere bollita; pietanza a base di carne lessata, bollito; lessato, bolllito; duro, fibroso, detto di carne cotta in modo non appropriato
  • lésso, sintagma nominale lesso alla macellara - bollito fatto con parti diverse dell'animale (zampa, lingua, coda, ecc.)
  • lésso, locuzione minestra e lesso - pranzo minimo, divenuto frase idiomatica
  • lésso, locuzione minestra e lesso e due piatti dietro - invitando qualcuno a un pranzo, si intende che non ci sarà grande abbondanza né formalità
  • lèsto, aggettivo - veloce, svelto; pronto d'ingegno
  • lèsto, sintagma nominale cena lesta, mangiare / pranzo lesto - di pasto con poche vivande, veloce da preparare ma anche da consumare
  • lèsto, locuzione lesto di mano / di gamba / di gambe / di cervello / di mente - veloce a muovere le mani (rubando), le gambe (correndo), la mente (per capire)
  • lèsto, locuzione essere di mano lesta - di chi ruba; di chi usa spesso le mani per picchiare
  • lèsto, aggettivo - pronto, di persona; preparato, di cibo
  • leticare (lética), leticarsi, verbo intransitivo - litigare; anche protestare
  • leticata, sost. femminile - litigio; rimprovero plateale, scenata
  • lètto, esclamazione vai a letto (vai)! - riferito a persona considerata da poco, dispregiativo
  • lètto, esclamazione i vecchi a letto! - in senso dispregiativo, a persona che non viene considerata in grado di agire efficacemente
  • lètto, locuzione fare / farsi il letto - portare in dote tutta la biancheria necessaria al letto, oltre che i materassi
  • lètto, locuzione fare tutt'un letto - andare a dormire tutti in un letto che solitamente ospita meno persone
  • lètto, locuzione mandare uno a letto scalzo - minaccia scherzosa rivolta a un bambino come lieve rimprovero
  • lètto, locuzione mandare uno a letto caldo - minaccia di percosse rivolta a bambino
  • levante, locuzione averci un occhio a levante e uno a ponente - essere strabico
  • levare, locuzione levare di sotto - togliere uno dalle mani di chi lo sta picchiando
  • levare, locuzione levare di sotto - sottrarre con l’astuzia a uno quello che non aveva intenzione di dare
  • levare, locuzione levare donna - prendere in moglie una donna proveniente, è ritenuta espressione del contado
  • levare, locuzione levare il pelo / la pelle a uno - castigare, conciare per le feste, usato nelle minacce
  • levare, locuzione levare il vin dai fiaschi - riparare a qualcosa di grave, portare a termine un compito, spec. se faticoso o noioso, affrontare in modo deciso qualcosa che desta preoccupazione; svelare qualcosa che altri vuol nascondere
  • levare, locuzione un sette a levare - di cosa di cui si ignorano le probabilità di riuscita
  • levarsi, verbo intransitivo pronominale - alzarsi dal letto, assol.
  • levarsi, locuzione levarsi male - di chi si mostra irritato senza motivo
  • levarsi, locuzione secondo come si leva - in riferimento a persona volubile
  • levata, locuzione fare una cosa di levata - in fretta, subito, al primo tentativo; o anche al mattino presto, appena alzati
  • léZZo, locuzione sapere / puzzare di lezzo, prendere il lezzo - emanare odore acido, in riferimento a persone molto sporche
  • leZZóne, -óna, sost. maschile e femminile - persona sporca; anche nel senso figurato di persona senza scrupoli
  • leZZume, sost. maschile - sudiciume sulla persona
  • , esclamazione lì lì lì! - espressione per indicare di fermarsi a chi sta mescendo da bere
  • , locuzione andare (giù) di lì - insistere sulle proprie posizioni o sui propri comportamenti, di persona ostinata
  • libro, locuzione in che libro lo hai / avete letto? - rivolto a chi sta dicendo qualcosa che non appare credibile
  • libro, locuzione leggere solo al / leggere altro che al suo libro - non ascoltare le argomentazioni e le ragioni degli altri
  • libro, locuzione ci si farebbe un libro - di cose sulle quali si potrebbe parlare molto
  • lica, locuzione essere il Lica - essere persona che non vale niente; usato spec. nelle espressioni interrogative: chi sono / sei / é il Lica? per reagire a un trattamento considerato scorretto
  • lica, locuzione (fare) il guadagno del Lica - ricavare poco da un affare, trarre scarso vantaggio da uno sforzo
  • lìcitte, sost. maschile - gabinetto costituito da una buca con un coperchio
  • lièvito, locuzione passare di lievito - di pane, dolce o altra preparazione, troppo fermantati o non fermentati bene
  • lìlleri, locuzione senza lilleri non si lallera - senza soldi non si può spendere, in risposta a chi chiede qualcosa che non è possibile acquistare
  • lilli, lillo, sost. maschile - pene, spec. nel linguaggio infantile
  • lilli, lillo, locuzione attaccarsi al lillo / lilli del lallo / al lìllero del làllero - arrangiarsi
  • limìo, sost. maschile - struggimento, ansia, preoccupazione; anche languore dovuto alla fame; ricorre spesso nel sintagma: limio allo stomaco
  • lingua, locuzione (con) la lingua fori (come i cani) - di chi ha esaurito le energie
  • lingua, locuzione in lingua povera - usando espressioni coprensibili da tutti
  • liofante, sost. maschile - elefante
  • lira, locuzione non avere una lira per far due - essere molto povero
  • lira, locuzione non dare una lira a uno - non considerarlo molto, specialmente se la scarsa valutazione viene smentita
  • lira, locuzione tre (soldi) una lira - per indicare un prezzo molto basso, un valore infimo; spec. nelle espressioni a / da tre (soldi) una lira
  • lisca, sost. femminile - difetto di pronuncia di chi è bleso, di chi pronuncia la s, prima di una consonante, con la lingua tra i denti
  • livrèa, locuzione portare la livrea di uno - mostrarsi eccessivamente devoto nei confronti di qualcuno, esserne il servitore
  • lòcco, lócco, locuzione essere più ignorante / duro della merda di locco - essere rozzo, sgarbato, stupido
  • lòcco, lócco, sost. e aggettivo - (di) persona stupida, lenta, che non sa reagire
  • lòcco, lócco, locuzione camminare / andare locco locco - camminare lentamente
  • lòcia, sost. femminile - femmina dell'oca
  • lòcio, sost. maschile - oca; maschio dell'oca
  • lòdola, sost. femminile - allodola
  • lòffia, sost. femminile - scoreggia non rumorosa
  • lòffio, aggettivo - moscio; privo di energia, rif. a persona
  • lòia, sost. femminile - sporco sulla persona, soprattutto sul collo
  • loióso, aggettivo - persona sporca, che ha la loia
  • lómbo, locuzione fare / farsi i lombi - ingrassare; in senso fig. guadagnare, ricavare un profitto da una situazione, usato spesso in senso ironico
  • lómbo, esclamazione sai che lombi (tu ti fai)! - a commento di pasto scarso, o di scarso guadagno
  • lónza, sost. femminile - parte del corpo al di sopra dei fianchi, usato soprattutto al plurale
  • lónza, sost. femminile - nel bue o nel maiale la carne del muso compresa tra il mento e il naso o sotto il mento
  • lónza, sost. femminile - labbra particolarmente sporgenti, o anche guance in usi espressivi; grasso accumulato sotto il mento (usato spesso al plurale)
  • lónzo, aggettivo - di persona con scarse capacità intellettuali
  • lòppo, lòppio, sost. maschile - acero campestre, usato come sostegno per la vite
  • lòtto, locuzione fare un lotto - vendere della merce in quantità indivisibili, con un prezzo fissato
  • lucca, esclamazione a Lucca ti riveddi / ti rividdi! - quando si presume o di non veder più una persona o di non aver più indietro soldi attesi; anche rivolto a persona che non si voglia più rivedere o a chi fa una domanda alla quale non si vuol rispondere
  • lucco, locuzione mettersi il lucco d'oro - vestirsi molto elegantemente, usato spec. in frasi scherzose o ironiche
  • lucco, locuzione sembrare un lucco d'oro - di persona particolarmente ingioiellata
  • luce, sost. femminile - riferito a uno specchio è la superficie riflettente
  • lucèrtolo, sost. maschile - taglio di carne bovina posto nella coscia
  • lucìa, sost. femminile - coccinella; insetto di forma allungata a macchie nere e gialle o nere e rosse, simile alla coccinella
  • lucìgnolo, locuzione badare / guardare al lucignolo e non all’olio - considerare le minuzie e perdere di vista le cose importanti, in special modo riferito alle spese, risparmiare sulle piccole spese e non farlo sulle grosse
  • lucìgnolo, locuzione ridurre a un lucignolo - di qualcosa particolarmente mal ridotto o di qualcosa che sta per terminare
  • lucìgnolo, locuzione magro pare / come un lucignolo - di persona molto magra
  • lucìgnolo, locuzione tirato come un lucignolo - di persona molto avara
  • lùcio, -a, sost. maschile e femminile - tacchino
  • luglio, locuzione farsi bello al sol di luglio - cercare di rendersi interessanti con poco sforzo; vantarsi di cose di cui non si ha il merito
  • luì, locuzione essere / parere / sembrare un luì (con le penne) - di persona piccola e magra, ma ben proporzionata, usato con una sfumatura affettiva
  • lumaca, locuzione esserci / lasciare lo strascico come le lumache - di persona disordinata che lascia le cose in giro; di chi lascia debiti in giro; di chi lascia una scia di cattivo odore
  • lumachino, sost. maschile - piccola lumaca senza guscio
  • lumacóne, sost. maschile - lumaca senza guscio
  • lumacóne, sost. maschile - di uomo non più giovane che corteggia insistentemente una donna (spec. nell’espressione fare il lumacone)
  • lume, locuzione come accendere e spengere un lume - in un attimo, a commento di qualcosa che si realizza molto velocemente al contrario delle previsioni
  • lume, proverbio in casa mia c’è un costume, (che) chi un c’è un para il lume - detto in riferimento all'assenza di qualcuno, per sottolineare che si prende atto della cosa, ma non ci se ne fa un cruccio
  • lume, locuzione sembra faccia lume - di persona molto magra per malattia
  • lume, locuzione andare fuòri / fòri dai lumi - agire in modo irragionevole
  • lume_a_mano, sost. maschile - lume a petrolio
  • lume_a_mano, locuzione essere più buffo (che) d'un lume a mano - essere ridicolo
  • lume_a_mano, locuzione essere più bugiardo di / che un lume a mano - di chi è particolarmente bugiardo, di chi racconta cose incredibili
  • lunario, locuzione fare i lunari - avere un periodo difficile dal punto di vista economico
  • lungagnata, sost. femminile - discorso lungo e noioso, spec. in fare una lungagnata
  • lungagnóne, lungaglióne, sost. maschile - persona molto alta
  • lungarno, locuzione brodo passato dal lungarno - scherz. brodo molto allungato
  • lungatèlla, locuzione fare la lungatella - gioco femminile in cui le bambine si tenevano per mano a coppie passando reciprocamente sotto gli archi che ciascuna coppia faceva tenendo le braccia sollevate; durante il gioco si cantava una filastrocca
  • lungo, locuzione essere lungo (quanto la fame) - di persona molto alta; di persona molto lenta
  • lungo, locuzione tirare / andare di lungo - proseguire per la propria strada senza fermarsi, anche in senso fig.
  • lupa, sost. femminile - gran fame
  • lupo, locuzione (che) hai visto il lupo? - si dice a chi è rauco o a chi ha il singhiozzo; anche a chi si mostra spaventato
  • lupo, locuzione fare più miglia di quelle che fa il lupo quande l'ha fame - camminare moltissimo
  • lupo, locuzione soffrire / provare il morso del lupo - soffrire la fame
  • lupo, locuzione tempo da lupi - condizioni atmosferiche pessime, con freddo, vento, neve o pioggia
  • lustrare, verbo transitivo - lucidare; in senso figurato anche adulare
  • lustrare, verbo intransitivo - luccicare
  • lustratóre, sost. maschile - lucidatore, artigiano che lucida i mobili
  • lustro, aggettivo - lucido, in tutti i contesti
  • lustro, sintagma nominale occhi lustri - risultato della commozione o del troppo alcol, speso nella loc. fare gli occhi lustri
  • lustro, locuzione stare lustro - trovarsi in una situazione assai sgradevole, usato spec. nelle minacce di punizione