accomodarsi (s’accòmoda), locuzione accomodarsi (nel parlare) - parlare in modo ricercato, affettato
accostante, aggettivo - di persone che tendono a mantenere stretti rapporti
acèrbo, locuzione fare (la) bocca / la faccia acerba, fare il viso acerbo - mostrare la propria scontentezza
acéto, locuzione essere (forte) come l'aceto - ironico, rivolto a persona tutt'altro che forte
acquaio, locuzione essere un acquaio / il buco dell’acquaio - detto spreg. di chi mangia tutto, con ingordigia
adagiato, aggettivo - di persona lenta, che fa le cose bene, ma con molta calma (adagiato a fare le cose)
addiètro, addrèho, locuzione essere più addietro / indietro della martinicca / delle martinicche - non essere aggiornato, essere ignorante; essere in forte ritardo
aggéggio, sost. maschile - persona poco raccomandabile; bambino svogliato, irrequieto, vivace
ammodino, locuzione a. fare ammodino, b. stare ammodino - usato soprattutto nelle esortazioni, a. agire con cura, con attenzione, senza esagerare, compostamente; b. assumere una postura composta
andante, aggettivo - di persona priva di carattere, di ambizioni, di cura verso se stessa; di persona poco raffinata, un po’ goffa
anguilla, locuzione essere (svelto come) un’anguilla, sembrare un’anguilla - di persona sfuggente; di persona agile, veloce
antepàtico, antipàtico, aggettivo - antipatico, noioso, detto anche di un modo di camminare
appiccichino, sost. maschile - persona che vuole stare sempre vicina e di conseguenza noiosa; persona pedante
appuntato, locuzione parlare appuntato - parlare in modo affettato
arancino, sost. maschile e aggettivo - (di) persona irritabile; anche (di) persona gretta, avara
arcolaio, locuzione frullare / girare come / quanto un arcolaio - muoversi in continuazione, non star mai fermo; darsi da fare continuamente per procacciarsi il necessario
ària, locuzione essere geloso dell'aria - essere geloso in modo eccessivo di chiunque
arióso, locuzione pigliarla / prenderla ariosa - partire da lontano quando si parla di qualcosa; fare un lungo giro per raggiungere un luogo
arnesaccio, sost. maschile - persona poco raccomandabile, tipaccio
arno, locuzione a bocca d'Arno si pesca i naselli - di chi piange molto, in modo convulso, a bocca aperta
arno, locuzione non trovare (nemmeno) l'acqua in Arno - di chi ha difficoltà a trovare qualsiasi cosa
arranfare, verbo transitivo - prendere per sé, afferrare con violenza, arraffare
arrivare, locuzione si può arrivare lì e fermarsi - di qualcosa che non è possibile superare, in veste di superlativo
arrivare, locuzione tirati in su che il gatto non ti arrivi! - detto a proposito di persona sussiegosa o che si dà arie
arrotino, locuzione fare l’arrotino - a commento di discorsi assurdi o esagerati, accompagnato dal gesto tipico dell’arrotino
arruffata, locuzione all'arruffata - in modo disordinato, senza attenzione né impegno
assaettato, aggettivo - di persona molto agitata che non sta mai ferma
assottigliare, verbo us. assol. - sottilizzare, considerare sottilmente
astratto, locuzione far l'astratto - fare lo gnorri, fingere di non capire
attaccare, locuzione non attaccarsi nulla (alle mani) - di persona onesta, che non trae guadagni illeciti dalla propria attività
attaccaticcio, sost. maschile e aggettivo - di persona invadente, molesta; di persona melliflua
attacchino, sost. maschile - attaccabrighe, chi cerca ogni pretesto per litigare; anche persona pignola
avanti, locuzione mettere il capo / la testa avanti - ostinarsi
aZZardóso, aggettivo - che rischia molto, che si mette in situazioni pericolose, anche in relazione all'economia
babbo, locuzione a babbo morto - senza informarsi, a caso
bacalaro, sost. maschile - di persona che urla, che si comporta in modo rozzo e volgare
baco, locuzione avere i bachi - non star mai fermo, non concentrarsi in niente; usato spesso in forma di domanda; che hai? hai i bachi?
bagnomaria, locuzione tenere uno a bagnomaria - tenere qualcuno sulla corda, lasciarlo in attesa di un evento, di una risposta
bàlia, locuzione (che) l'hai licenziata la balia? - rivolto a chi si comporta in modo infantile
bàlia, locuzione dare / prendere a balia una cosa - usato soprattutto in forma interrogativa rivolgendosi a persona che tiene qualcosa molto al di là del tempo dovuto
banco, locuzione prender banco - di chi in un gruppo continua a parlare senza lasciar spazio agli altri
bargèllo, locuzione essere / fare come la campana del Bargello (che) la sona per le ricorrenze - di persona che fa qualcosa, solitamente di buono, solo in rare occasioni
barlaccio, aggettivo - di persona inaffidabile, opportunista, dispregiativo; anche di donna vogliosa
basato, locuzione essere basato su una cosa - essere fissato con qualcosa, esserne preso totalmente
basto, locuzione non trovar basto che gli entri - detto a chi non riesce a trovare niente che lo / la soddisfi, che sia un lavoro, un abito o anche un fidanzato
becerata, sost. femminile - modo di comportarsi tipico del becero, che litiga ad alta voce, sparla, dice oscenità
bécero, sost. maschile e aggettivo - persona rozza, volgare nei modi ma soprattutto nel parlare; persona che parla a voce troppo alta, maleducata; persona che dice cose non vere, che parla troppo e male degli altri
becerume, sost. maschile - più persone che parlano in modo scomposto, da beceri; confusione, rumore prodotto da un tale assembramento
bellìco, locuzione stare / essere (sempre) con le mani sul bellico - di chi sta senza far niente
bellino, locuzione fare il bello e il bellino - adulare, mostrarsi amorevoli verso qualcuno per ottenere qualcosa
belóne, -óna, sost. maschile e femminile - di persona, specialmente bambino, che piange con facilità
benvolere, locuzione prendere a benvolere - antifrastico, di chi importuna con continue richieste
bercióne, -óna, sost. maschile e femminile - chi urla molto; chi piange molto; di ragazzo molto vivace
bestemmiare, verbo intransitivo - dire grossi spropositi
biascicóne, -óna, sost. maschile e femminile - persona lenta, che si attarda nel far le cose, dispr.
bicchière, locuzione non saper / non riuscire / non esser boni a fare una o col (culo del) bicchiere - non sapersi trarre d'impaccio
billi, locuzione contare quanto il Billi - di persona che non ha autorità, non conta niente
binda, locuzione volerci le binde - volerci uno strumento atto a sollevare, in riferimento a persona pigra o restia a muoversi, parlare, partecipare
bìndolo, sost. maschile - chi ha l’abitudine di non pagare i debiti, di non restituire i soldi avuti in prestito
bìrici, locuzione essere più bugiardo del Birici - di chi è molto bugiardo, di chi dice cose difficilmente credibili
bìschero, locuzione farsi mangiare il bischero dalle mosche - essere ingenuo, farsi abbindolare facilmente (usato specialmente in frase negativa)
bìschero, loc. avv. a bischero sciolto - senza riflettere, senza informarsi
bìschero, locuzione fare da bischero sciolto - fare l'ingenuo
bìschero, locuzione avere il bischero per il capo - avere strane idee per la testa, riferito a chi ha voglia di giocare, di scherzare
bìschero, locuzione fare il / fare da bischero per non pagar gabella - fingere di non capire per non prendersi alcuna responsabilità
bìschero, proverbio per i bischeri un c'è paradiso - per coloro che sono troppo buoni non ci sono ricompense
bìschero, proverbio non c’è un furbo se non c’è un bischero - non può esserci chi approfitta di qualcuno se non c’è chi è tanto ingenuo da fornirgli l'occasione
bischeróne, sost. maschile - uomo grande e grosso, un po’ stupido, bonaccione
bòboli, proverbio l’erba voglio non c’è / non nasce nemmeno / neanche in Boboli / nel giardino di Boboli - si dice a chi, specie se bambino, chiede insistentemente qualcosa usando la forma voglio ..
bócca, locuzione a. portare per bocca uno, b. farsi portare per bocca - a. parlarne male; b. comportarsi in modo tale che altri possano parlar male
bócca, locuzione lavarsi / sciacquarsi la bocca d’uno / con uno - parlare male di qualcuno; accusarlo di qualcosa di cui si è colpevoli
bócca, locuzione accomodare / accomodarsi la bocca - parlare con affettazione; prepararsi a parlare in modo non usuale; pensare bene a come esprimere un concetto
boccalóne, -óna, sost. maschile e femminile - chi parla tanto e male degli altri; chi parla a voce alta, sguaiatamente
bòccia, locuzione essere fine come un ciuco a bere a boccia, aver più garbo che un ciuco a bere a boccia - detto di persona particolarmente rozza, maleducata
boccino, locuzione girare il boccino - essere di malumore
bòcco, sost. maschile e aggettivo - uomo da poco, semplicione; persona tanto buona da apparire stupida
boccuccia, sost. femminile - persona schifiltosa, incontentabile, specialmente riguardo al cibo
boccuccia, locuzione fare boccuccia / le boccucce - mostrarsi schifiltoso, in particolare per il cibo
bociare (bócia), verbo intransitivo - alzare molto la voce, urlare
bocióne, sost. maschile - chi parla a voce troppo alta
bòia, loc. avv. alla io boia - senza metodo, improvvisando; in modo volgare, del parlato
bombóne, -óna, sost. maschile e femminile - chi dice bombe, bugie
bonavòglia, sost. maschile e femminile - chi non ha voglia di far niente, fannullone
bonino, aggettivo - dim. di buono, usato anche in modi antifrastici
bòno, locuzione essere (un) bono a poco - essere incapace
bòno, locuzione essere bono e caro, però... - in riferimento a chi solitamente si comporta in modo mite ma che, se provocato, può reagire in modo inaspettato
borbottino, sost. maschile - persona noiosa e brontolona
calamita, locuzione aver la calamita - detto di persone che hanno una grande attrattiva
calandra, locuzione essere una calandra, bociare quanto una calandra - detto di chi parla o canta a voce molto alta
calìa, sost. femminile - di chi, spec. bambino, mangia poco, o non si accontenta facilmente nel mangiare; di persona pedante; di chi in compagnia crea difficoltà per la troppa timidezza; di chi si veste in modo molto convenzionale
calìa, locuzione fare il / la calia - di chi non si accontenta facilmente, specialmente nel mangiare
calìa, locuzione fare calie - atteggiamento di chi molto difficilmente si accontenta riguardo al cibo
calza, locuzione tirar su / fare le calze a uno - riuscire a far dire con l’astuzia a qualcuno quello che non ha intenzione di rivelare
cambio, locuzione fare la seconda di cambio - commettere un errore per la seconda volta
camicia, locuzione avere la camicia sudicia - avere qualche colpa, non essere innocente
canarino, sost. maschile - chi passa la vita a corteggiare le donne e non si dedica al lavoro
candire, locuzione stare a candire - di persona che impiega molto tempo a fare le cose, che sembra trastullarsi invece di darsi daffare; spec. nell'espressione: che tu stai costì a candire?
cane, sost. maschile - persona sprezzante, prepotente
cane, locuzione fare il cane - essere cattivi, troppo severi, pretendere troppo da qualcuno
cane, locuzione dire delle cose da cani, fare un discorso da cani - ingiuriare, dire cose molto offensive, o anche dire assurdità
capamèno, sost. maschile - persona di cui non ci si può fidare, che non si preoccupa dell'andamento della casa
capitale, sost. maschile - di persona onesta, buona
capo, locuzione avere il capo fermo - essere consapevole, sapere cosa si vuole, essere onesto
capo, locuzione levarsi dal / di capo qualcosa - inventarla
capo, locuzione mangiare la pappa in capo a uno - sopraffarlo, trattarlo con superiorità; sottrargli qualcosa che gli appartiene, anche in senso fig.
capo, locuzione mangiare qualcosa (anche) in capo a un tignoso - di un cibo che piace moltissimo
capogatto, locuzione fare il capogatto - frastornare dalle chiacchiere
capóne, sost. maschile - persona ostinata, testarda
caporótto, sost. maschile - persona poco affidabile
cappuccino, locuzione il diavolo si vuol far cappuccino - di persona che vuol mostrarsi onesta nonostante abbia trascorsi poco chiari
capriccio, loc. avv. a capriccio - di qualcosa fatto senza riflettere
carbóne, locuzione essere come il carbone: o tinge o brucia - di persona da cui è meglio tenersi lontano perché capace di imbrogli
carnaccia, allocutivo - soprannome per persona furba, non troppo affidabile
carta, locuzione dire qualcosa a uno a carte quarantotto - dire esplicitamente a qualcuno qualche cosa anche spiacevole, senza riguardi
cascare, locuzione far cascare il pan di mano - di persona noiosa, insipiente; di donna anche avvenente, ma non brillante
cascare, locuzione far cascare i morti - in riferimento a chi fa discorsi assurdi, che non si riescono a capire
caSimisdèi, locuzione fare (tanti) casimisdei - accampare pretesti, creare difficoltà, trovare scuse (usato specialmente in esortative negative)
caténa, locuzione ródere la catena - di chi si arrabbia per qualcosa che non ha potere di contrastare
cattivo, locuzione buttarsi a / al / sul cattivo, darsi al cattivo - detto del tempo che cambia e volge decisamente al peggio; fig. detto di persona che episodicamente o in seguito a provocazioni perde la pazienza e ha reazioni violente
cattivo, locuzione avere il cattivo, averci il cattivo addosso - essere molto cattivo; essere particolarmente aggressivo, spec. di condizione non abituale
cattivo, locuzione averci il cattivo da vendere - essere molto cattivo
cautelato, locuzione andar cautelato - andare preparato ad affrontare una circostanza attesa
cavare, locuzione cavarle di mano a un santo - usato al condizionale, si riferisce a chi assume un atteggiamento tale da provocare una reazione anche violenta
cavurrino, locuzione essere un cavurrino falso - persona falsa, infida, imbroglione
cazzottatóre, sost. maschile - persona forte e sempre disponibile alla rissa
cazzòtto, locuzione fare una cosa a cazzotti / cazzotto - farla male, in modo approssimato
ceccofuria, sost. maschile - di persona che agisce sempre in fretta, senza riflettere e di conseguenza sbaglia
ceccotóccami, locuzione fare ceccotoccami - provocare in modo subdolo, detto di persone in apparenza miti
cempénna, sost. femminile - detto a persona che impiega molto a far le cose
céncio, locuzione stare ne’ suoi cenci - di chi vive in modo ritirato senza interessarsi dei fatti altrui; accontentarsi della propria condizione
céncio, locuzione mettere tutti i cenci alla finestra - far sapere a tutti i fatti propri
céncio, locuzione pigliare cenci e ossi - di chi si accontenta di ogni cosa, di chi non ha preferenze fra due scelte, di chi non sa rifiutare nulla
céncio, locuzione cencio dice male di straccio - commento riferito a una persona che ne critica un'altra per un difetto o una mancanza che essa stessa mostra di avere
cénere, locuzione andare a cercare le cenere dei morti - cercare qualcosa di irrilevante e comunque difficile da trovare, cercare il pelo nell'uovo
chiàcchiera, locuzione star sulle chiacchiere - di chi si dedica volentieri al pettegolezzo, alla maldicenza; di chi è solito insistere su un argomento di pettegolezzo, anche a distanza di tempo
chiasso, locuzione fare il chiasso - ridere, scherzare, giocare
chicca, locuzione a. parere di chicca, b. (vestirsi) di chicca - a. di chi cammina in maniera rigida, dandosi un'aria distinta; b. di chi è agghindato in modo un po' esagerato
chìfelle, chìffelle, locuzione mangiare il pane con il chìfelle - detto spreg. a persona arricchita ma ancora grossolana e in quanto tale incapace di consumare nel modo opportuno questo cibo di lusso (e dunque non si accorge di 'mangiare il pane insieme al pane')
chiocciare (chiòccia), locuzione stare (lì) a chiocciare - di persona che impiega molto tempo a prendere decisioni; spec. nelle espressioni: sta lì a chiocciare, che tu stai a chiocciare?
chiòdo, locuzione entrare il chiodo a uno, ficcare il chiodo in una cosa - fissarsi su un punto o un'idea, senza riuscire a superarla, ostinarsi
ciancicóne, sost. maschile - chi ciàncica, chi impiega troppo a far le cose, chi tocca insistentemente qualcosa
ciaraffo, locuzione battere il ciaraffo - farla lunga, tirarla per le lunghe, usato soprattutto in frasi negative
cièlo, locuzione aspettare che cali il panierino dal cielo / il panierino calato dal cielo - di chi aspetta che le cose si verifichino da sole, senza alcuno sforzo
cignala, sost. femminile - donna che pratica il sesso al di fuori delle regole costituite, non per professione, quindi non per bisogno
ciliègia, sintagma nominale l'amico ciliegia - scherz. di persona che non si nomina, ma che si sa conosciuta da chi ascolta, con allusione maliziosa
cimbardóso, aggettivo - di persona che si dà arie, che si dà importanza
ciondolóne, -óna, sost. maschile e femminile - chi cammina dondolando; fannullone; facilone, persona che non riflette su ciò che sta dicendo; in funzione aggettivale: anche di chi non si sente bene
cirimbràccola, sost. femminile - di persona trasandata, epiteto spregiativo; usabile raramente al maschile
ciuco, locuzione dare la caramella a un ciuco - fare qualcosa a vantaggio di qualcuno che non è in grado di apprezzarla
ciuco, locuzione ignorante come / quanto un ciuco (bigio) - di persona ignorante, rozza, soprattutto nel parlare
ciuco, locuzione essere come il ciuco del pentolaio - di chi è sempre in giro; di chi ha le tasche piene di spiccioli
ciuco, locuzione fare come il ciuco di Mele secche - di chi non vuol spendere soldi nel cibo o altro, alludendo alla fine della storia per cui il ciuco in questione morì di fame perché il padrone gli aveva ridotto progressivamente la razione di cibo
ciuco, locuzione essere peggio del ciuco di Mele secche (che ci aveva / l'aveva cento mancamenti sotto la coda), essere come il ciuco di Saettone (che aveva cento mali sotto la coda), essere peggio della ciuca di Ferano (che aveva cento vitaleschi sotto la coda) - di persona che si lamenta di molti malesseri
ciuco, proverbio (a) far del bene ai ciuchi (si riceve le pedate) - fare qualcosa a vantaggio di qualcuno che non la merita
coccióso, aggettivo - di chi si arrabbia facilmente
cocómero, locuzione non saper reggere un cocomero all’erta - di chi non riesce a mantenere neanche il più piccolo segreto
cogliómbero, sost. maschile - di persona che si lascia facilmente convincere a fare qualcosa contro il proprio interesse, che crede a tutto quanto gli viene detto
coglióne, locuzione essere più coglion che lungo - di persona inoffensiva (anche se non all'apparenza)
collotòrto, sost. maschile - persona bigotta; persona avara
collotòrto, locuzione morire a collotorto - detto di persona avara
commèdia, locuzione far tutte le parti / parte in commedia - riferito a persona capace di assumere posizioni diverse, solitamente per opportunismo; può avere anche l'accezione positiva di persona capace di rivestire più ruoli
comprare, locuzione le compra / comprerebbe - detto di chi cerca ogni occasione per litigare; detto anche in relazione a situazioni diverse dal litigio
comprare, locuzione comprare e non vendere - detto a proposito di coloro che fanno parlare gli altri senza raccontar nulla di sé
coraggio, locuzione avere più coraggio di Napoleone - avere l'impudenza di far qualcosa che non si ha licenza di fare o che si sa essere sbagliata
còrda, locuzione tenere in corda uno - tenere a freno uno, cercare di temperarne l’esuberanza
còrpo, locuzione non dolere il corpo - di chi non si preoccupa di niente, spesso nell'espressione: mangiare, bere e non dolere il corpo
costare (còsta), locuzione un costa nulla, costa poco - di cosa o persona che si ritiene abbia scarso valore
cristo, locuzione dire le piaghe di Cristo - parlare molto male (di qualcuno)
crostino, sost. maschile - persona noiosa, che si lamenta spesso dei suoi malanni
cuòre, locuzione pur di prendere / per pigliare, darebbe il cuore - di persona molto avida e egoista
dai, sost. maschile - persona aggressiva, che muove le mani per prima in una rissa, sempre pronta allo scontro fisico; usato specialmente nelle espressioni: ecco il dai, gl'è il dai
dare, locuzione dare alle gambe - parlar male di qualcuno
diàgolo, sost. maschile - di bambino particolarmente vivace; usato nei quartieri periferici
diàvola, loc. avv. alla diavola - senza metodo, improvvisando
dintórno, esclamazione non gli si sta dintorno! / non tu gli stai dintorno! - di persona irascibile, nervosa, dalla quale è bene tenersi a distanza
diocilìberi, sost. maschile - bambino pestifero; persona disonesta o cattiva; persona insopportabile; in rari casi usato anche in senso positivo
discórso, esclamazione discorsi tanti, ma farina poca! - di chi fa molte promesse che poi non mantiene
dóddo, locuzione fare il doddo - fare il finto tonto
dominiddìo, locuzione credersi di essere Dominiddio: o / ma chi si crede d'essere? Dominiddio? - di persona che si vanta, che declama i suoi meriti, le sue prerogative
dondolóne, da decidere - persona che ha sempre la testa fra le nuvole
dònna, locuzione stare in donna - stare senza far niente
dòrmi, locuzione fare il dormi - di chi è sempre stanco, di chi non è volenteroso
dovére, locuzione stare a / il dovere a uno - meritare qualcosa di negativo che si verifica
drudo, sost. maschile e aggettivo - persona dal carattere forte
duro, locuzione duro come i mattoni - di persona testarda, che non si lascia convincere
érta, locuzione all'erta - riferito a persona, in gamba, pronto
eSòSo, aggettivo - noioso, pesante, riferito a persona
èssere, locuzione esser tutto per sé - di persona avara, che non fa mai niente per gli altri
famiglia, locuzione da famiglia - di oggetti né troppo scadenti né troppo eleganti; di persona adatta alla famiglia perché non eccelle in niente; di qualsiasi cosa riconducibile a parametri mediocri, usato anche in senso ironico riferito al pene
fare, locuzione fare un pianto e un lamento - chiudere con gli indugi quando è necessario prendere una decisione
fare, locuzione fare sul mio / tuo / suo - di chi rivendica la propria autonomia decisionale, in quanto ciò che fa può recare danno solo a sé
fasciare, fasciarsi, locuzione fasciarsi il capo - preoccuparsi anzitempo per qualcosa che ancora deve verificarsi, usato nelle esortazioni a non farlo
fedelóne, sost. maschile - persona fin troppo onesta, tanto da risultare ingenua e da invogliare il prossimo a approfittarsene
fèsta, locuzione fare festa - troncare di netto qualcosa, detto per esempio di una relazione; non andare al lavoro o interromperlo; anche dar fondo a qualcosa, per es. a una bottiglia
fiaccóne, sost. maschile - chi è lento o vagabondo
fiato, locuzione ogni fiato l'appanna - dell'onore, che può essere macchiato da minime azioni
fichino, sost. maschile - persona spec. bambino che fa moine, smancerie; persona che esagera nel lamentarsi; bambino viziato
fico, locuzione fare i fichi a uno - in riferimento a bambini, essere sdolcinati con loro, assecondarli troppo, viziarli
fico, esclamazione quanti fichi (fa il mio fico)! - esclamazione scherzosa che tende a sottolineare il comportamento di chi, solitamente un bambino, fa molte smancerie
ficofióre, sost. maschile - detto a ragazza poco riflessiva nello spendere; anche che si lamenta o si mostra eccessivamente preoccupata, facendo apparire le cose più complicate di quello che sono
ficolésso, sost. maschile - chi fa smancerie; persona noiosa
ficopasso, sost. maschile e femminile - di ragazza leziosa, che fa smancerie
ficóso, aggettivo - di persona che fa troppe smancerie; di persona, spec. bambino, che si mostra incontentabile nel mangiare; anche di bambino cagionevole troppo sensibile al dolore
fierézza, sost. femminile - vivacità incontenibile dei bambini
fièro, aggettivo - di bambino vivace, sempre in movimento
filo, locuzione essere sempre in filo - di persona piena di energie, sempre attiva o pronta ad agire
filóne, locuzione prendere un / il filone (a + infinito / per qualcosa o qualcuno) - prendere un'abitudine e seguirla in modo quasi maniacale
finèstra, locuzione mettere tutti i cenci alla finestra - far sapere a tutti le proprie faccende private
finèstra, locuzione mettere il culo alla finestra - far sapere a tutti le proprie faccende private; in riferimento alla moglie, dirigere la famiglia
fiorentinaccio, sost. maschile e aggettivo - riferito a una persona o al suo modo di esprimersi, si intende caratteristico dei fiorentini veraci; come sostantivo vale parlata fiorentina verace
fòco, locuzione (non) gli manca (altro) che / di mangiare il foco - di chi nella vita abbia fatto le esperienze più varie ed estreme
fòco, locuzione fare i fochi - comportarsi in modo tanto brillante da attrarre l'attenzione generale, anche portare a termine qualcosa con molto successo
fòco, locuzione fare i fochi / il foco per le pozze - usato spec. al condizionale, fare qualsiasi cosa, anche l'impossibile, per ottenere uno scopo, in particolare l'attenzione di una donna o di un uomo
fòco, locuzione pigliare / prendere foco per nulla - di chi si arrabbia facilmente
foderato, locuzione avere gli occhi / gli orecchi foderati di prosciutto / presciutto - non vedere o non voler vedere qualcosa di evidente, non sentire o non voler sentire
foramacchie, sost. maschile inv. - guardone, chi spia le coppie mentre amoreggiano
fòrbice, fòrbici, locuzione forbice / forbici fino / infino in fondo - di persona ostinata, che vuole sempre dire l'ultima parola
formicolóne, sost. maschile - persona che si comporta in modo un po' ambiguo e spregiudicato sia negli affari che in faccende sentimentali
franco, locuzione andar franco - procedere speditamente, senza timori; usato spec. nelle esortazioni
fratino, sost. maschile - di persona che si presume poco sincera
freddino, aggettivo - di persona poco espansiva, introversa
frignuccio, locuzione cercare frignuccio, aver voglia di frignuccio - sobillare qualcuno; mettersi in situazioni ambigue o spiacevoli
frittata, locuzione tenere gli occhi aperti come due frittate - stare con gli occhi ben aperti, rimanere vigile
fruffrù, allocutivo - usato soprattutto come allocutivo per una donna civettuola, appariscente, per un uomo effemminato o libertino
fumino, aggettivo - di persona che si arrabbia facilmente
fumo, locuzione ruberebbe / leverebbe il fumo alle candele / alle schiacciate - di persona che si appropria di qualsiasi cosa, che ruba, ma anche di persona molto furba, furbacchione
fune, locuzione attaccarsi a / arrampicarsi per le funi del cielo - cercare scappatoie improbabili per tirarsi fuori da una situazione difficile
fuòri, fòri, locuzione buttarla di fori - sbagliare, commettere una grossa stupidaggine
fuscèllo, locuzione reggersi sui fuscelli - di persona che ha scarse possibilità di riuscire in ciò che si propone; di cose che difficilmente andranno a buon fine perché basate su presupposti fragili
gamba, locuzione rammaricarsi / lamentarsi di gamba sana - lamentarsi in modo esagerato di una situazione relativamente critica
gano, sost. maschile - di chi fa lo spavaldo, esagera, si vanta
ganZétto, sost. maschile - chi ha un atteggiamento strafottente, chi appare sicuro di sé
ganZino, sost. maschile - di chi fa di tutto per farsi notare, non solo in maniera negativa; usato spec. nella locuz. fare il ganzino
ganZo, sost. maschile - chi fa il furbo, chi si approfitta di una situazione; persona in gamba
garbato, esclamazione l'è garbato / -a! - con valore antifrastico, di persona cattiva
garbino, sost. maschile - in senso antifrastico, intendendo sgarbatezza
garbino, proverbio garbino morì e garbaccio restò lì - per sottolineare un'azione sgarbata, una mancanza di riguardo
garbo, locuzione non avere né garbo (e) né virtù / grazia - detto di persona priva di capacità nello svolgere un lavoro, nello scrivere; o priva di grazia nell’aspetto, nei movimenti
gatta, locuzione gatta sorda - di chi appare mite e inoffensivo, ma trama di nascosto; di chi non mostra le proprie buone condizioni economiche
gatta, locuzione fare la / essere una gatta morta - di uomo o donna che appaiono molto controllati e che però nascondono un temperamento forte
gatta, locuzione sembrare una gatta di piombo, andare come una gatta di piombo - di fa le cose molto lentamente; di chi cammina molto lentamente
gattomammóne, locuzione parere un gattomammone - di persona che fa troppe smancerie
gaZZettino, locuzione essere peggio di un / essere il gazzettino - di persona curiosa e pettegola
geggino, aggettivo - chi è solito adulare, chi fa moine
gentuccia, sost. femminile - gente di poco valore o malfidata
gèstro, sost. maschile - moina, smanceria, usato spec. al plurale
gestróso, aggettivo - di persona che fa troppe smancerie; di persona, spec. bambino, che si mostra incontentabile nel mangiare
ghianda, locuzione essere un caffè di ghianda - detto di persona di scarso valore
ghiòZZo, sost. maschile e aggettivo - di persona particolarmente brutta o malvestita; di persona rozza o stupida
gingillare, verbo intransitivo - perder tempo, attardarsi nel far le cose
gingillometrìa, sost. femminile - materia di studio che riguarda l'arte del non far niente; ricorre in domande del tipo: icché tu hai studiato: la gingillometria? rivolte a chi ha poca voglia di studiare o di lavorare
gòbbo, locuzione dare di gobbo al gobbo - dire la verità
gòbbo, locuzione fare il / da gobbo - far finta di non capire, spec. allo scopo di non pagare
gòdere (gòde), locuzione farsi godere - lasciare che uno goda di noi o di una nostra qualità
gramigna, locuzione studiare la gramigna - non avere cultura, non sapere niente
granchio, locuzione avere il granchio alla borsa / al borsellino - essere parsimonioso
grande, locuzione fare il grande / essere grande (con la roba degli altri) - vivere al di sopra dei propri mezzi, sperperare i soldi propri o di altri per ostentare superiorità
gràndine, locuzione far male anche alla grandine - di chi ha fatto cosa molto dannosa
grazia, locuzione essere un santo che non fa grazie - di che è poco incline alla benevolenza
grillo, sintagma nominale grillo canterino - di chi parla troppo
grufolóne, sost. maschile - persona a cui piace darsi da fare, mettersi in mostra; anche persona disordinata
grullo, locuzione fare il capo grullo - istupidire dalle chiacchiere
guazza, locuzione la prima guazza la / lo bagna, alla prima guazza si bagna - anche un minimo avvenimento la/lo può danneggiare
guazzabuglióne, sost. maschile - chi fa le cosa senza metodo, improvvisando
idèa, locuzione aver più idee che santi in camera / che sant'Ignazio - di chi ha continuamente nuovi progetti in mente
ignorante, gnorante, aggettivo - detto di persona che si mostra cattiva, fastidiosa o dispettosa causando disagio
ìllare, lìllare, aggettivo - di persona sempre allegra, ilare
imbraca, locuzione buttarsi sull’imbraca - mettersi comodo e non fare assolutamente niente
imbraca, locuzione buttarsela sull'imbraca - non fare il proprio lavoro, rifiutarsi di fare qualcosa che invece si dovrebbe
imbuscherare, verbo intransitivo pronominale imbuscherarsene - infischiarsi di qualcosa
impacciarsi, verbo intransitivo pronominale - intromettersi negli affari altrui
impaccióso, aggettivo - di persona indiscreta che si interessa troppo dei fatti altrui
impastare, locuzione chi (è che) ti ha impastato? - chi ti ha messo al mondo? riferito a persona un po’ strana; usato anche in senso positivo
impicciastrade, sost. maschile - di chi ingombra il passaggio
incantare, locuzione incantare i bachi - di chi è dotato di capacità tali da convincere le persone a fare quel che altrimenti non farebbero
incantare, locuzione incantare (anche) la nebbia - di chi è molto abile nel convincere al di là della validità e della veridicità degli argomenti di cui dispone, us. spec. al part. pass; di chi parla molto ma non conclude niente
incanto, locuzione (gli) è un incanto - detto di persona particolarmente appropriata nel parlare o nel vestire, detto di cosa ben riuscita
incontrare, verbo us. assol. - ottenere il favore degli altri, essere molto ammirati, detto di persone che hanno una grande attrattiva
infizzare, verbo transitivo - infilare, infilarsi; intromettersi
innocentino, locuzione fare l'innocentino - fare l'ingenuo
insegnare, locuzione voler insegnare il culo a cacare / al culo (a) cacare - pretendere di dar lezioni a chi ha più esperienza
interessóso, aggettivo - chi non fa nulla se non a vantaggio dei propri interessi
intinto, esclamazione di quell'intinti!, ma quell'intinti!, che intinti! - a commento di qualcosa di sconveniente, come dire che è successo proprio di tutto
introgolóne, sost. e aggettivo - persona che sa molte cose, che ha le mani in molti affari e di conseguenza potenzialmente inaffidabile
inzuccarsi, verbo intransitivo pronominale - incaponirsi, ostinarsi
làchera, locuzione la ragion del Lachera - rivolto a persona che vuol sempre aver ragione
landini, locuzione fare il cuoco / coco Landini, esser peggio del / essere il cuoco / coco Landini (che schiacciava i pidocchi / le mosche sul mestolo) - essere molto sporco; anche cucinare tanto
laSagna, locuzione aspettare che le lasagne cadano / caschino in bocca - di chi si attarda nel mangiare o anche in altre faccende
lascivo, aggettivo - tollerante, cedevole, che lascia correre
latte, sintagma nominale latte di gallina - cosa impossibile a trovarsi, spec. in locuzioni come: gli darebbe il latte di gallina, gli ho dato anche il latte di gallina
lattónzolo, sost. maschile - riferito a persona immatura, che si comporta in modo ingenuo
lavativo, sost. maschile - persona uggiosa, noiosa; vagabondo, chi non ha voglia di lavorare
leccaficata, sost. femminile - di persona troppo sdolcinata, o troppo attenta al modo di vestire
leccafiche, sost. maschile - di persona troppo sdolcinata, o troppo attenta al modo di vestire; adulatore; donnaiolo
leccatura, sost. femminile - di persona particolarmente precisa, attenta alla pulizia e perciò lenta
lèrnia, lòrnia, sost. femminile e aggettivo - persona molto lenta; persona noiosa
lèsto, locuzione lesto di mano / di gamba / di gambe / di cervello / di mente - veloce a muovere le mani (rubando), le gambe (correndo), la mente (per capire)
lèsto, locuzione essere di mano lesta - di chi ruba; di chi usa spesso le mani per picchiare
lèsto, aggettivo - pronto, di persona; preparato, di cibo
levarsi, locuzione secondo come si leva - in riferimento a persona volubile
leZZóne, -óna, sost. maschile e femminile - persona sporca; anche nel senso figurato di persona senza scrupoli
lì, locuzione andare (giù) di lì - insistere sulle proprie posizioni o sui propri comportamenti, di persona ostinata
libro, locuzione leggere solo al / leggere altro che al suo libro - non ascoltare le argomentazioni e le ragioni degli altri
lira, locuzione non dare una lira a uno - non considerarlo molto, specialmente se la scarsa valutazione viene smentita
lòcco, lócco, locuzione essere più ignorante / duro della merda di locco - essere rozzo, sgarbato, stupido
lòffio, aggettivo - moscio; privo di energia, rif. a persona
lucca, esclamazione a Lucca ti riveddi / ti rividdi! - quando si presume o di non veder più una persona o di non aver più indietro soldi attesi; anche rivolto a persona che non si voglia più rivedere o a chi fa una domanda alla quale non si vuol rispondere
lucìgnolo, locuzione tirato come un lucignolo - di persona molto avara
luglio, locuzione farsi bello al sol di luglio - cercare di rendersi interessanti con poco sforzo; vantarsi di cose di cui non si ha il merito
lumaca, locuzione esserci / lasciare lo strascico come le lumache - di persona disordinata che lascia le cose in giro; di chi lascia debiti in giro; di chi lascia una scia di cattivo odore
lumacóne, sost. maschile - di uomo non più giovane che corteggia insistentemente una donna (spec. nell’espressione fare il lumacone)
lume_a_mano, locuzione essere più buffo (che) d'un lume a mano - essere ridicolo
lume_a_mano, locuzione essere più bugiardo di / che un lume a mano - di chi è particolarmente bugiardo, di chi racconta cose incredibili
lungo, locuzione tirare / andare di lungo - proseguire per la propria strada senza fermarsi, anche in senso fig.
madia, locuzione morirebbe (di fame) in una madia di pan caldo - di persona che si muove lentamente, di persona che non sa agire con disinvoltura
maladétto, loc. avv. alla maladetta - senza troppo impegno
malraddótto, marraddótto, locuzione fare come la vecchia marraddotta (la sera la prende la rocca), la vecchia marridotta tutte le sere la piglia la rocca - di donna (anziana) che non fa niente durante il giorno e si riduce all'ultimo momento a fare le faccende domestiche
malraddótto, marraddótto, locuzione essere una / la marraddotta, (che) si risolve sempre sulla sera - di persona, spec. donna, che dopo aver passato la giornata in altre attività, si ritrova a fare il dovuto nelle ore serali
mambrucco, sost. maschile - appellativo lievemente offensivo, equivalente di scemerello; di persona poco importante
mànfano, sost. maschile - persona maleducata, volgare
mangiare, esclamazione o mangia tutto te! - a chi si rifiuta di dividere il cibo, ma anche i proventi di qualcosa; agli avari; ai governanti che non si occupano delle esigenze dei governati
mangiare, locuzione non mangiare per non cacare - detto in riferimento a persona avara
mànico, locuzione girare nel manico - di persona che tradisce le aspettative
mano, locuzione arrivare prima con le mani che col capo - riferito a persona che non pensa prima di agire
marzòlo, locuzione parere un / fare il galletto marzolo - di chi si dà arie, di un esibizionista; di chi corteggia le donne con spavalderia
maSino, locuzione fare la gatta di Masino (che dormiva con un occhio solo) - fare il furbo, far finta di non capire
maSo, locuzione Maso delle ragionacce / delle manieracce - di persona che vuol avere ragione a tutti i costi
masticabròdo, sost. maschile e femminile - di chi ci mette tanto a mangiare
mattèi, locuzione esser della famiglia Mattei - di persona lunatica, un po' stramba
mattèo, locuzione secundum Matteo - di persona lunatica, che cambia spesso umore e desideri
mèdico, locuzione la mula la si rivolta al medico - di chi, ricevuto del bene da qualcuno, invece di mostrare gratitudine, compie azioni a svantaggio di quello
mésso, locuzione preso / fatto e messo lì - di persona che non sa agire con disinvoltura, che non è capace di iniziativa
méttere, locuzione la c'ha messo meno la mi' mamma a farmi - a qualcuno che impiega molto tempo a fare qualcosa
miaolóne, sost. maschile - di chi piange e si lamenta
michelóne, sost. maschile - persona non schietta, che tesse trame, che non dice la verità
mimmo, mimmino, locuzione a mimmino - di persona che ha un comportamento infantile
minèstra, locuzione ritornare come una / la minestra di pane - a persona che se ne va e subito ritorna; anche iron. a chi promette di tornare ma probabilmente non lo farà
minuto, locuzione ogni minuto (gli) parte un treno - di chi cambia spesso le proprie decisioni; di chi ha continuamente nuove idee e nuovi progetti
mio, tuo, suo, locuzione essere / stare sulle sua - di chi è poco espansivo, poco comunicativo; di chi nasconde le proprie intenzioni dietro un comportamento tranquillo; di chi non dà troppa confidenza; di persona timida, poco socievole ; di persona rigida; di chi assume un comportamento formale; di chi si veste con molta ricercatezza; di chi agisce senza infingimenti
mòdo, locuzione fatto a modo suo - di persona dal carattere particolare, in senso dispregiativo
mollicóne, aggettivo - detto di persona insidiosa o incapace, pocco volitivo, fiacco
mòrbido, mòrvido, locuzione fare morbido / mòrvido uno - stancare, estenuare uno con lamentele, continue pressioni o simili
mòrdere, locuzione mordere la mano a chi (ti) soccorre - essere ingrato
mortaio, locuzione buttare l'acqua sul mortaio - perdere tempo e fatica
mortòrio, sost. maschile - di persona che si lamenta continuamente
mósca, locuzione sembrare una mosca senza capo - di persona disorientata perché priva di rferimenti spec. affettivi
moscondòro, locuzione fare come il moscondoro (che, gira gira, cade / casca nel tritello / nel merdaio) - di chi, dopo aver molto esistato nella scelta di qualcosa, alla fine resta con l'opzione peggiore
mòssa, locuzione guardiamo se le fossero buone mosse - speriamo che si sia capito e quindi si agisca diversamente
mòta, locuzione essere una mota - usato come offesa
mòta, locuzione pezzo di mota - usato come offesa pesante
muffa, locuzione averci la muffa - darsi arie, essere scostante
muffóso, aggettivo - scostante, che si dà delle arie
muro, locuzione mettere i piedi al muro - ostinarsi
muSo, locuzione essere un (bel) muso - di persona in gamba, capace di realizzarsi professionalmente o economicamente, di persona intelligente, pronta; più raramente può essere usato con valore negativo, con la sottolineatura dell'intonazione
mùtolo, locuzione fare la mora mùtola - rimanere in silenzio, di solito in situazioni che non lo prevedono, spesso in frasi interrogative
nébbia, locuzione sembrare il ritratto del Nebbia - detto in riferimento a persona male in arnese, malvestita
nèsci, nèci, nèce, locuzione fare il / da nesci / neci / nece - fingere di non capire
nicchiare, verbo intransitivo - esitare, non mostrarsi pronto
nòia, locuzione avere a noia uno o una cosa - venire disturbati, infastiditi, offesi da qualcuno o da qualcosa
nòia, locuzione dare noia - disturbare, infastidire; anche corteggiare insistentemente
nùmero, locuzione dare i numeri - dire assurdità, cose senza senso
òcchio, locuzione avere un / l'occhio lungo - essere capace di vedere e di intuire tutto, con connotazione dispregiativa
ómbra, locuzione prendere / pigliare le ombre - detto di persona permalosa, suscettibile
ostolare, verbo intransitivo - stare ad aspettare un intervento altrui senza agire, senza prendere una decisione (probabilmente usato in dipendenza di stare: stare a ostolare e sim.)
pace, locuzione menare / portare il bon / buon per la pace - cercare di comporre i contrasti, mostrarsi conciliante
pagliaio, locuzione essere / fare come un / il can da pagliaio - detto di persona che appare aggressiva a parole, ma in realtà è inoffensiva
palla, locuzione fa le palle e se le tira - di chi fa qualcosa che si risolve a suo danno; di chi pone una domanda a cui fornisce da solo la risposta; far le cose a proprio vantaggio
pallottolóso, aggettivo - di persona noiosa, cavillosa, pedante
pallottolóso, locuzione farla pallottolosa - farla lunga, tornare sempre sullo stesso argomento
pampèrso, sost. maschile - di chi è inetto, di chi non è in grado di fare le cose più semplici
panno, locuzione a. non si sa di che panni si vestire / vestirsi, b. so di che panni mi vesto - a. non sapere come affrontare una situazione, non saper che fare; b. ad affermazione della propria integrità
pappamèa, sost. maschile - di persona che si muove lentamente, di persona che non sa agire con disinvoltura
pàssera, locuzione essere una passera fredda - di donna che appare molto controllata (specie nella voce)
pasto, locuzione non c'è da fare / non c'è verso di fare / non si fa (mai) un pasto bono - di persona di cui non c'è da fidarsi
pèggio, proverbio non c’è un peggio se non c’è un meglio - non può esserci una situazione o una persona peggiore, se non ne esiste una migliore
pellaccia, sost. femminile - discolo, ragazzo vivace; persona che non teme i disagi; persona senza scrupoli, ladro
pèlle, sost. femminile - di un bambino vivace o di un adulto poco raccomandabile
pélo, locuzione non perdere un pelo - riferito a persona molto precisa nel vestire o anche a persona molto pulita, che cura molto la propria casa
pélo, locuzione non cascare un pelo d'addosso a uno, non pendere un pelo (a uno) - riferito a persona molto precisa nel vestire
pénna, locuzione tutto voce e penne - di persona inconsistente
pépera, sost. femminile - di bambina petulante, chiaccherona, saputella
perbène, locuzione poco perbene - non del tutto onesto; di donna, leggera, di facili costumi;
perbenino, aggettivo - detto di persona che si comporta in modo conforme alle regole sociali; a volte con sfumatura dispregiativa
perbenino, locuzione a. fare perbenino, b. stare perbenino - usato spesso nelle esortazioni: a. usare misura, non esagerare, agire con attenzione; b. assumere un atteggiamento composto;
péso, aggettivo - di persona noiosa, che ripete sempre le stesse cose
piaccicóne, -óna, sost. maschile e femminile - persona che si muove lentamente, che fa tutto con troppa calma
piaccicòtto, sost. maschile - persona noiosa, che non si riesce a togliersi d'attorno
piantato, locuzione essere piantato bene - essere consapevole, sapere cosa si vuole, essere onesto
piccarsi, verbo intransitivo pronominale piccarsi in qualcosa - intestardirsi
piccóso, sost. maschile e aggettivo - ostinato, testardo
piède, locuzione averci i piedi di piombo - di chi cammina molto lentamente
pièna, locuzione ripreso / riportato dalla piena - di persona ingenua, goffa, sempliciotta
pièrcolo, sost. maschile - persona rozza, ignorante, spec. nel parlare
pigióne, locuzione a. prendere pigione, stare a pigione, b. prendere a pigione - a. installarsi in un posto; b. prendere in prestito e tenere lungamente
pila, pilla, locuzione essere (come) la pila dell'acqua santa / benedetta - rivolto a chi tenta di palpeggiare una donna o a chi importuna con continue richieste, spec. in forma interrogativa o negativa
pina, locuzione tirato come una pina verde - avaro
pinòlo, locuzione saper fare la punta ai pinoli - essere particolarmente abili
pio, locuzione non fare (nemmeno) pio - non avere alcuna reazione, detto di qualcuno che muore all'improvviso senza un lamento, o di qualcuno che di fronte a una dura reprimenda rimane zitto
pirulino, sost. maschile - giovane agghindato, molto curato e alla moda nel vestire, usato anche in senso ironico
pisserìa, sost. femminile - pignolerìa, atteggiamento di chi è pignolo
pìssero, sost. e aggettivo - di giovane lezioso, un po' incapace, poco ardito con le donne; anche persona meticolosa; persona che fa smancerie, che bamboleggia
pissi_pissi, locuzione essere tutto pissi pissi - di persona che parla in modo molto confidenziale con qualcuno
pìttima, sost. femminile e aggettivo - chi si lagna molto; chi è pedante; persona appiccicosa; spilorcio
pizzo, locuzione non voler pizzi - non assumersi responsabilità, non voler storie
póppa, puppa, locuzione ma che vuoi / vuole, la poppa? - rivolto a chi fa smancerie o a chi è tardo a capire o ad agire
portapari, locuzione portapari versò - rivolgendosi a persona che si muove trasportando qualcosa con una cautela che appare esagerata
portare, esclamazione portatelo dietro! - rivolto a chi ci parla di persona fastidiosa o a chi ci propone qualcosa che non ci piace; anche a chi dice cosa non vera o che suscita disappunto
posapiano, sost. maschile e femminile - detto di chi si muove lentamente
pòtta, locuzione fare da potta e da culo - adattarsi a tutte le situazioni, volgare
pòtta, sost. femminile - boria, spacconeria, atteggiamento di superiorità
prèndersi, locuzione una che se la prese, gli durò a puzzar le mani un mese - di chi si impermalisce facilmente, con allusione oscena
prète, locuzione figliol d'un prete - di persona molto astuta, che spesso usa la sua furbizia per raggirare gli altri
primo, locuzione (gallettino) di primo canto - di persona che parla troppo; di adolescente maschio
prolissàggine, sost. femminile - difetto di chi è prolisso, eccessiva precisione nell’eseguire qualsiasi lavoro manuale, pignoleria
prolisso, aggettivo - di persona pignola, esageratamente precisa nell’eseguire qualsiasi cosa, che tende ad ottenere un risultato perfetto e per conseguenza molto lenta
prosciutto, presciutto, locuzione avere il prosciutto davanti agli occhi - non vedere o non voler vedere qualcosa di evidente
prosciutto, presciutto, locuzione levarsi la sete col prosciutto / presciutto - fare qualcosa che aumenta il danno che si intendeva evitare
protenzióne, sost. femminile - sopruso, caratteristica di chi tende a sopraffare gli altri
pruno, proverbio ogni pruno (gli) fa siepe - di persona previdente che conserva e accumula anche piccole cose
pulcino, locuzione avere i pulcini per il / in capo / in testa - di persona che ha molte idee in testa, che prende molte iniziative; di chi è innamorato; di ragazza che cambia spesso accompagnatore
punto, locuzione a / sul / in punto e virgola - di persona affettata, molto compita, precisa nel fare le cose a anche nel vestire
puttanaio, sost. maschile - luogo sporco e disordinato; fig. detto anche di cosa sporca, scorretta o non fatta secondo le regole
quale, locuzione andare / essere per la quale - andare, essere come dovrebbe
quarantanòve, carantanòve, sost. maschile - di persona melliflua, molesta, che impone la sua presenza, con riferimento alla Cabala
raccattabròccoli, sost. maschile - chi va in giro facendo domande e raccogliendo notizie da riferire ad altri in modo non del tutto veritiero
ràgia, sost. femminile - capacità di raggirare con le parole, usato spec. nell'espressione: averci una ragia
rificolóna, rifricolóna, locuzione sembrare / parere una rifricolona / rificolona - di donna sciatta o vestita in modo molto appariscente; anche di vestito molto ornato
rifrullare, verbo us. assol. - girare, muoversi di continuo; rovistare provocando disordine
rigirare, locuzione rigirare le parole - condurre il discorso in modo da darne un'interpretazione favorevole al proprio interesse (è connotato negativamente)
rimbrodolare (rimbròdola), verbo transitivo - parlare confusamente per un difetto o anche per nascondere la verità; mettere insieme un discorso confuso improvvisando; anche cucinare in modo poco curato, approssimativo
riméttere, locuzione rimettere l'orologio con uno - di persona puntuale
ritrécine, sost. maschile - detto di bambino molto vivace (spec. nelle locuz.: essere come o essere peggio di un ritrecine)
rógna, sost. femminile - detto di persona molto fastidiosa
rógna, locuzione il più pulito ha la rogna - intendendo riferirsi a persone poco oneste
rognóso, aggettivo - di persona sporca o anche scontrosa, poco socievole
ronchiare (rónchia), verbo intransitivo - brontolare, borbottare fra sé, di persona arrabbiata
ronchióne, sost. maschile e aggettivo - persona sempre insoddisfatta, che brontola sempre
sbertucciare, verbo transitivo - di oggetto, sciupare, raggrinzire; di cibo, smangiucchiare in modo disordinato; di persona, maltrattare, prendere in giro
sboccalare, verbo intransitivo - spettegolare, fare maldicenza
scalzabùbbolo, scarzabùbbolo, sost. maschile - di oggetto senza valore; fig. persona di poco conto; persona malvestita perché indigente
scattóso, aggettivo - di persona scorbutica, che ha reazioni brusche, che si arrabbia facilmente
sciacquina, sost. femminile - donna leggera, di facili costumi
sciamannato, aggettivo - sciatto, disordinato, anche nei movimenti
sciamannóne, sost. maschile - chi agisce sciattamente, chi si muove in modo disordinato, chi è disordinato
scòtere, scòtersi (si scòte), verbo transitivo scoterla, scotersela - farsi coraggio, non abbandonarsi alla disperazione
secónda, locuzione mangerebbe la seconda d’una troia / ciuca - detto scherz. / spreg. a chi è ingordo, e che in quanto tale mangerebbe di tutto, anche la placenta (seconda) di un animale
sédici, locuzione parere sedici - di chi si pavoneggia
séga, locuzione non fare una sega - non far niente, non lavorare
sèmelle, locuzione mangiare il pane con il semelle - detto per screditare gli abitanti dei dintorni di Firenze
semolino, locuzione non reggere / tenere (nemmeno) il semolino - di chi non sa mantenere un segreto
sgroliato, aggettivo - rozzo nel parlare e soprattutto nei modi
sguerguènza, sost. femminile - azione inutile, affettazione, leziosità, spec. nella locuzione: fare sguerguenze
signóre, locuzione signori colla paglia nelle scarpe - di persona recentemente arricchita
smanaccare, verbo intransitivo - gesticolare, accompagnare il parlare con movimenti delle mani
smanaccóne, sost. maschile - di chi gesticola molto
sórdo, locuzione non intendere a sordo - procedere dritto allo scopo, senza indugi; cogliere prontamente ogni occasione
sottotèrra, locuzione cavarle / levarle / inventarle di sottoterra - scovare le soluzioni più ingegnose o fantasiose
spépera, sost. femminile - di bambina o ragazza saputella, che parla molto
spìcciolo, locuzione averne poche delle spicciole - di persona energica, che va dritta allo scopo
spreciSo, aggettivo - di chi è disordinato o che lavora in modo poco curato; di qualcosa che non è in ordine, fatta in modo impreciso
stenterèllo, locuzione essere come Stenterello - di persona puntuale
stillino, sost. e aggettivo - chi cerca di guadagnare e di risparmiare il centesimo
strascicóni, loc. avv. a strasciconi - disperso in giro, di cose; soprattutto di bambini, disteso in terra; fig. in giro a perdere tempo; anche in giro senza occupazione
stronfióne, sost. maschile - persona che borbotta e brontola in continuazione
strucinóne, sost. maschile - chi sciupa e sporca abiti e scarpe
stucco, aggettivo - di persona che difficilmente si accontenta, spec. nel mangiare
stùmmia, locuzione essere una stummia, avere la stummia - di persona che si dà arie, boriosa
supèrbia, locuzione (as)serbare a domani la superbia d'oggi - un atto di superbia può essere duramente pagato in futuro
tagliare, locuzione essere uno che taglia e cuce, avere / essere una lingua che taglia e cuce - di persona maldicente, pettegola, ma anche di chi è capace di rispondere a tono
taitù, locuzione darsi l’aria della / parere la regina Taitù - di persona, spec. donna, agghindata in modo un po' esagerato
tarpano, sost. maschile - persona scostante, che non ispira fiducia
tattamèa, sost. maschile - di chi è stupido o si finge tale; di persona che si muove lentamente, di persona che non sa agire con disinvoltura
tempaiòlo, sost. maschile - di persona che sa accorgersi dei cambiamenti del tempo
tenére, locuzione tenersene: se ne tiene - di persona che si dà arie, sussiegosa
tétto, locuzione rifarsi dal tetto - di chi comincia un lavoro, un'attività a partire dalle ultime cose e perciò si presume destinato al fallimento
traccheggiarsi (si tracchéggia), verbo intransitivo pronominale - perdere tempo in cose non utili, trascurando i propri compiti
trappolóne, sost. maschile - persona che tenta di raggirare il suo prossimo, imbroglione
trimpellare (trimpèlla), verbo intransitivo - tergiversare, prendere tempo per rinviare una risposta, una decisione e sim.
trippaio, locuzione fare una figura da trippaio - fare una brutta figura
tritèllo, locuzione andare / scivolare sul tritello, cascare nel tritello - cadere nel triviale o nel misero, abbassare il livello dell'azione o della conversazione; ottenere qualcosa di basso livello
trogolóne, sost. maschile - chi è solito sporcarsi, spec. mangiando o cucinando
zittóne, sost. maschile - di persona che parla poco e di cui non si capisce mai che cosa pensi
zolfino, locuzione pigliare foco come uno zolfino, essere / sembrare uno zolfino - di persona che si arrabbia facilmente
ZuZZerellóne, ZuZZurellóne, sost. maschile - ragazzo abbastanza grande e fisicamente sviluppato o anche adulto, che continua a comportarsi come un bambino