Lista lemmi e sublemmi del settore selezionato

  • abboccato, aggettivo - che mangia di tutto, di bocca buona
  • abbriccóne, sost. maschile - di chi amoreggia, si abbraccia spesso con donne, scherz.
  • abburattare, verbo transitivo - dire cose assurde, non vere
  • accomodarsi (s’accòmoda), verbo intransitivo pronominale - adattarsi, adeguarsi
  • accomodarsi (s’accòmoda), locuzione accomodarsi (nel parlare) - parlare in modo ricercato, affettato
  • accostante, aggettivo - di persone che tendono a mantenere stretti rapporti
  • acèrbo, locuzione fare (la) bocca / la faccia acerba, fare il viso acerbo - mostrare la propria scontentezza
  • acéto, locuzione essere (forte) come l'aceto - ironico, rivolto a persona tutt'altro che forte
  • acquaio, locuzione essere un acquaio / il buco dell’acquaio - detto spreg. di chi mangia tutto, con ingordigia
  • adagiato, aggettivo - di persona lenta, che fa le cose bene, ma con molta calma (adagiato a fare le cose)
  • addiètro, addrèho, locuzione essere più addietro / indietro della martinicca / delle martinicche - non essere aggiornato, essere ignorante; essere in forte ritardo
  • aggéggio, sost. maschile - persona poco raccomandabile; bambino svogliato, irrequieto, vivace
  • albagìa, sost. femminile - alterigia, altezzosità
  • ambizióne, locuzione non avere (più) ambizione / ambizioni - non aver voglia di reagire, lasciarsi andare; trascurare la propria persona
  • ambizióso, aggettivo - detto di chi ha una particolare passione, e vi si applica con particolare cura (spec. in riferimento all’abbigliamento)
  • amèrica, locuzione fare come l'America (che) la piglia e la un rende - di persona ingrata, capace solo di ricevere
  • ammanaccare, verbo intransitivo - mettere in disordine; gesticolare; muovere le mani minacciosamente
  • ammanaccóne, sost. maschile - chi gesticola molto
  • ammodino, aggettivo - di persona precisa
  • ammodino, locuzione a. fare ammodino, b. stare ammodino - usato soprattutto nelle esortazioni, a. agire con cura, con attenzione, senza esagerare, compostamente; b. assumere una postura composta
  • andante, aggettivo - di persona priva di carattere, di ambizioni, di cura verso se stessa; di persona poco raffinata, un po’ goffa
  • anguilla, locuzione essere (svelto come) un’anguilla, sembrare un’anguilla - di persona sfuggente; di persona agile, veloce
  • antepàtico, antipàtico, aggettivo - antipatico, noioso, detto anche di un modo di camminare
  • appiccichino, sost. maschile - persona che vuole stare sempre vicina e di conseguenza noiosa; persona pedante
  • appuntato, locuzione parlare appuntato - parlare in modo affettato
  • arancino, sost. maschile e aggettivo - (di) persona irritabile; anche (di) persona gretta, avara
  • arcolaio, locuzione frullare / girare come / quanto un arcolaio - muoversi in continuazione, non star mai fermo; darsi da fare continuamente per procacciarsi il necessario
  • ària, locuzione essere geloso dell'aria - essere geloso in modo eccessivo di chiunque
  • arióso, locuzione pigliarla / prenderla ariosa - partire da lontano quando si parla di qualcosa; fare un lungo giro per raggiungere un luogo
  • arnesaccio, sost. maschile - persona poco raccomandabile, tipaccio
  • arno, locuzione a bocca d'Arno si pesca i naselli - di chi piange molto, in modo convulso, a bocca aperta
  • arno, locuzione non trovare (nemmeno) l'acqua in Arno - di chi ha difficoltà a trovare qualsiasi cosa
  • arranfare, verbo transitivo - prendere per sé, afferrare con violenza, arraffare
  • arrivare, locuzione si può arrivare lì e fermarsi - di qualcosa che non è possibile superare, in veste di superlativo
  • arrivare, locuzione tirati in su che il gatto non ti arrivi! - detto a proposito di persona sussiegosa o che si dà arie
  • arrotino, locuzione fare l’arrotino - a commento di discorsi assurdi o esagerati, accompagnato dal gesto tipico dell’arrotino
  • arruffata, locuzione all'arruffata - in modo disordinato, senza attenzione né impegno
  • assaettato, aggettivo - di persona molto agitata che non sta mai ferma
  • assottigliare, verbo us. assol. - sottilizzare, considerare sottilmente
  • astratto, locuzione far l'astratto - fare lo gnorri, fingere di non capire
  • attaccare, locuzione non attaccarsi nulla (alle mani) - di persona onesta, che non trae guadagni illeciti dalla propria attività
  • attaccaticcio, sost. maschile e aggettivo - di persona invadente, molesta; di persona melliflua
  • attacchino, sost. maschile - attaccabrighe, chi cerca ogni pretesto per litigare; anche persona pignola
  • avanti, locuzione mettere il capo / la testa avanti - ostinarsi
  • aZZardóso, aggettivo - che rischia molto, che si mette in situazioni pericolose, anche in relazione all'economia
  • babbo, locuzione a babbo morto - senza informarsi, a caso
  • bacalaro, sost. maschile - di persona che urla, che si comporta in modo rozzo e volgare
  • baco, locuzione avere i bachi - non star mai fermo, non concentrarsi in niente; usato spesso in forma di domanda; che hai? hai i bachi?
  • bagnomaria, locuzione tenere uno a bagnomaria - tenere qualcuno sulla corda, lasciarlo in attesa di un evento, di una risposta
  • bàlia, locuzione (che) l'hai licenziata la balia? - rivolto a chi si comporta in modo infantile
  • bàlia, locuzione dare / prendere a balia una cosa - usato soprattutto in forma interrogativa rivolgendosi a persona che tiene qualcosa molto al di là del tempo dovuto
  • banco, locuzione prender banco - di chi in un gruppo continua a parlare senza lasciar spazio agli altri
  • bargèllo, locuzione essere / fare come la campana del Bargello (che) la sona per le ricorrenze - di persona che fa qualcosa, solitamente di buono, solo in rare occasioni
  • barlaccio, aggettivo - di persona inaffidabile, opportunista, dispregiativo; anche di donna vogliosa
  • basato, locuzione essere basato su una cosa - essere fissato con qualcosa, esserne preso totalmente
  • basto, locuzione non trovar basto che gli entri - detto a chi non riesce a trovare niente che lo / la soddisfi, che sia un lavoro, un abito o anche un fidanzato
  • becerata, sost. femminile - modo di comportarsi tipico del becero, che litiga ad alta voce, sparla, dice oscenità
  • bécero, sost. maschile e aggettivo - persona rozza, volgare nei modi ma soprattutto nel parlare; persona che parla a voce troppo alta, maleducata; persona che dice cose non vere, che parla troppo e male degli altri
  • becerume, sost. maschile - più persone che parlano in modo scomposto, da beceri; confusione, rumore prodotto da un tale assembramento
  • bellìco, locuzione stare / essere (sempre) con le mani sul bellico - di chi sta senza far niente
  • bellino, locuzione fare il bello e il bellino - adulare, mostrarsi amorevoli verso qualcuno per ottenere qualcosa
  • belóne, -óna, sost. maschile e femminile - di persona, specialmente bambino, che piange con facilità
  • benvolere, locuzione prendere a benvolere - antifrastico, di chi importuna con continue richieste
  • berciare (bèrcia), verbo intransitivo - gridare; piangere con forza
  • bercióne, -óna, sost. maschile e femminile - chi urla molto; chi piange molto; di ragazzo molto vivace
  • bestemmiare, verbo intransitivo - dire grossi spropositi
  • biascicóne, -óna, sost. maschile e femminile - persona lenta, che si attarda nel far le cose, dispr.
  • bicchière, locuzione non saper / non riuscire / non esser boni a fare una o col (culo del) bicchiere - non sapersi trarre d'impaccio
  • billi, locuzione contare quanto il Billi - di persona che non ha autorità, non conta niente
  • binda, locuzione volerci le binde - volerci uno strumento atto a sollevare, in riferimento a persona pigra o restia a muoversi, parlare, partecipare
  • bìndolo, sost. maschile - chi ha l’abitudine di non pagare i debiti, di non restituire i soldi avuti in prestito
  • bìrici, locuzione essere più bugiardo del Birici - di chi è molto bugiardo, di chi dice cose difficilmente credibili
  • bìschero, locuzione farsi mangiare il bischero dalle mosche - essere ingenuo, farsi abbindolare facilmente (usato specialmente in frase negativa)
  • bìschero, loc. avv. a bischero sciolto - senza riflettere, senza informarsi
  • bìschero, locuzione fare da bischero sciolto - fare l'ingenuo
  • bìschero, locuzione avere il bischero per il capo - avere strane idee per la testa, riferito a chi ha voglia di giocare, di scherzare
  • bìschero, locuzione fare il / fare da bischero per non pagar gabella - fingere di non capire per non prendersi alcuna responsabilità
  • bìschero, proverbio per i bischeri un c'è paradiso - per coloro che sono troppo buoni non ci sono ricompense
  • bìschero, proverbio non c’è un furbo se non c’è un bischero - non può esserci chi approfitta di qualcuno se non c’è chi è tanto ingenuo da fornirgli l'occasione
  • bischeróne, sost. maschile - uomo grande e grosso, un po’ stupido, bonaccione
  • bòboli, proverbio l’erba voglio non c’è / non nasce nemmeno / neanche in Boboli / nel giardino di Boboli - si dice a chi, specie se bambino, chiede insistentemente qualcosa usando la forma voglio ..
  • bócca, locuzione a. portare per bocca uno, b. farsi portare per bocca - a. parlarne male; b. comportarsi in modo tale che altri possano parlar male
  • bócca, locuzione lavarsi / sciacquarsi la bocca d’uno / con uno - parlare male di qualcuno; accusarlo di qualcosa di cui si è colpevoli
  • bócca, locuzione accomodare / accomodarsi la bocca - parlare con affettazione; prepararsi a parlare in modo non usuale; pensare bene a come esprimere un concetto
  • boccalare (boccàla), verbo intransitivo - sparlare, dire male degli altri
  • boccalóne, -óna, sost. maschile e femminile - chi parla tanto e male degli altri; chi parla a voce alta, sguaiatamente
  • bòccia, locuzione essere fine come un ciuco a bere a boccia, aver più garbo che un ciuco a bere a boccia - detto di persona particolarmente rozza, maleducata
  • boccino, locuzione girare il boccino - essere di malumore
  • bòcco, sost. maschile e aggettivo - uomo da poco, semplicione; persona tanto buona da apparire stupida
  • boccuccia, sost. femminile - persona schifiltosa, incontentabile, specialmente riguardo al cibo
  • boccuccia, locuzione fare boccuccia / le boccucce - mostrarsi schifiltoso, in particolare per il cibo
  • bociare (bócia), verbo intransitivo - alzare molto la voce, urlare
  • bocióne, sost. maschile - chi parla a voce troppo alta
  • bòia, loc. avv. alla io boia - senza metodo, improvvisando; in modo volgare, del parlato
  • bombóne, -óna, sost. maschile e femminile - chi dice bombe, bugie
  • bonavòglia, sost. maschile e femminile - chi non ha voglia di far niente, fannullone
  • bonino, aggettivo - dim. di buono, usato anche in modi antifrastici
  • bòno, locuzione essere (un) bono a poco - essere incapace
  • bòno, locuzione essere bono e caro, però... - in riferimento a chi solitamente si comporta in modo mite ma che, se provocato, può reagire in modo inaspettato
  • borbottino, sost. maschile - persona noiosa e brontolona
  • borióne, sost. maschile - chi si vanta
  • bòsco, locuzione da bosco e da riviera - di persona che si adatta facilmente a qualsiasi situazione
  • bottegaio, sost. maschile - persona troppo interessata ai soldi, che bada solo ai propri interessi; persona dai modi poco raffinati
  • bòve, proverbio è inutile fischiare a' bovi quande non hanno sete - è inutile parlare a chi non ha intenzione di ascoltare
  • braca, locuzione voler sapere le brache di uno - voler conoscere gli affari altrui
  • braca, locuzione il braca fa sei: ma te tu sei anche (il) dodici! - a chi si interessa troppo degli affari altrui
  • bracare, verbo intransitivo - curiosare, mettere il naso negli affari altrui, ascoltare le chiacchiere; anche frugare
  • brachino, -ina, sost. e aggettivo - persona indiscreta che si interessa troppo dei fatti altrui
  • bracóne, -óna, sost. maschile e femminile - persona indiscreta che si interessa troppo dei fatti altrui
  • brancicóne, -óna, sost. maschile e femminile - di persona che mette le mani dappertutto; spec. di uomo che ha l'abitudine di palpeggiare le donne
  • briccicare, verbo intransitivo - fare una cosa con lentezza, spendendo il tempo in cose minute invece di badare alla sostanza
  • brìccico, locuzione perdersi in briccichi - fare una cosa con lentezza, spendendo il tempo in cose minute invece di badare alla sostanza
  • briccicóne, sost. maschile - persona lenta
  • brincellóne, sost. maschile - persona sciocca o molto alta, che si muove con difficoltà
  • brindellóne, sost. maschile - persona molto alta ed eventualmente anche stupida o malvestita
  • bròccolo, locuzione raccattare / riportare bròccoli - raccogliere e diffondere chiacchiere, spettegolare
  • bròdo, sost. maschile - di persona da poco, che non dimostra carattere, poco volitiva
  • brodolóne, sost. maschile - chi si sporca facilmente, spec. mentre mangia; anche chi parla biascicando le parole
  • brusco, locuzione colle brusche - con modi e parole brusche
  • bruttobòno, sost. maschile - persona brutta fisicamente, ma buona; persona apparentemente burbera, ma in realtà buona
  • bubare, verbo intransitivo - brontolare, protestare in continuazione ma senza alzare la voce
  • bubbóne, sost. maschile - di persona molto noiosa
  • bubóne, sost. maschile - persona che non è mai contenta e si lamenta in continuazione
  • bucaiòla, aggettivo - di prostituta di bassa condizione, usato anche come epiteto molto offensivo
  • buco, locuzione averci il / alzarsi con il buco alla rovescia - di persona particolarmente irritabile, nervosa o di malumore
  • bucóne, sost. maschile - persona tronfia
  • buggeróne, sost. maschile e aggettivo - imbroglione, chi ruba, imbroglia
  • bugiardo, locuzione più bugiardo delle tombe dei cimiteri - di persona molto bugiarda
  • bugiardo, locuzione far bugiardo uno - dimostrare l’infondatezza di una previsione o di un’affermazione di qualcuno, sconfessarlo
  • burattino, locuzione far fare il burattino a uno - fargli fare una cattiva figura, contraddicendo quanto si dice; mettere in ridicolo una persona
  • burro, locuzione dare del / il burro - adulare
  • bùssola, locuzione navigar senza bussola - di persona che non sa bene in che direzione muoversi; di persona che sbanda
  • cacamarronsécchi, sost. maschile - persona avara
  • cacasentènze, sost. maschile e femminile - persona che sa sempre tutto
  • cacco, locuzione saperne più di Cacco - di chi conosce ogni soluzione, di chi è molto scaltro
  • cacco, locuzione averne fatte quante Cacco - averne combinate di tutti i colori
  • cacco, locuzione essere più bugiardo di / che Cacco - di chi è particolarmente bugiardo, di chi racconta cose incredibili
  • caccóso, caccolóso, aggettivo - pedante, pignolo
  • calamita, locuzione aver la calamita - detto di persone che hanno una grande attrattiva
  • calandra, locuzione essere una calandra, bociare quanto una calandra - detto di chi parla o canta a voce molto alta
  • calìa, sost. femminile - di chi, spec. bambino, mangia poco, o non si accontenta facilmente nel mangiare; di persona pedante; di chi in compagnia crea difficoltà per la troppa timidezza; di chi si veste in modo molto convenzionale
  • calìa, locuzione fare il / la calia - di chi non si accontenta facilmente, specialmente nel mangiare
  • calìa, locuzione fare calie - atteggiamento di chi molto difficilmente si accontenta riguardo al cibo
  • calza, locuzione tirar su / fare le calze a uno - riuscire a far dire con l’astuzia a qualcuno quello che non ha intenzione di rivelare
  • cambio, locuzione fare la seconda di cambio - commettere un errore per la seconda volta
  • camicia, locuzione avere la camicia sudicia - avere qualche colpa, non essere innocente
  • camòrro, sost. maschile - ragazzo particolarmente vivace
  • canarino, sost. maschile - chi passa la vita a corteggiare le donne e non si dedica al lavoro
  • candire, locuzione stare a candire - di persona che impiega molto tempo a fare le cose, che sembra trastullarsi invece di darsi daffare; spec. nell'espressione: che tu stai costì a candire?
  • cane, sost. maschile - persona sprezzante, prepotente
  • cane, locuzione fare il cane - essere cattivi, troppo severi, pretendere troppo da qualcuno
  • cane, locuzione dire delle cose da cani, fare un discorso da cani - ingiuriare, dire cose molto offensive, o anche dire assurdità
  • capamèno, sost. maschile - persona di cui non ci si può fidare, che non si preoccupa dell'andamento della casa
  • capitale, sost. maschile - di persona onesta, buona
  • capo, locuzione avere il capo fermo - essere consapevole, sapere cosa si vuole, essere onesto
  • capo, locuzione levarsi dal / di capo qualcosa - inventarla
  • capo, locuzione mangiare la pappa in capo a uno - sopraffarlo, trattarlo con superiorità; sottrargli qualcosa che gli appartiene, anche in senso fig.
  • capo, locuzione mangiare qualcosa (anche) in capo a un tignoso - di un cibo che piace moltissimo
  • capogatto, locuzione fare il capogatto - frastornare dalle chiacchiere
  • capóne, sost. maschile - persona ostinata, testarda
  • caporótto, sost. maschile - persona poco affidabile
  • cappuccino, locuzione il diavolo si vuol far cappuccino - di persona che vuol mostrarsi onesta nonostante abbia trascorsi poco chiari
  • capriccio, loc. avv. a capriccio - di qualcosa fatto senza riflettere
  • carbóne, locuzione essere come il carbone: o tinge o brucia - di persona da cui è meglio tenersi lontano perché capace di imbrogli
  • carnaccia, allocutivo - soprannome per persona furba, non troppo affidabile
  • carta, locuzione dire qualcosa a uno a carte quarantotto - dire esplicitamente a qualcuno qualche cosa anche spiacevole, senza riguardi
  • cascare, locuzione far cascare il pan di mano - di persona noiosa, insipiente; di donna anche avvenente, ma non brillante
  • cascare, locuzione far cascare i morti - in riferimento a chi fa discorsi assurdi, che non si riescono a capire
  • caSimisdèi, locuzione fare (tanti) casimisdei - accampare pretesti, creare difficoltà, trovare scuse (usato specialmente in esortative negative)
  • caténa, locuzione ródere la catena - di chi si arrabbia per qualcosa che non ha potere di contrastare
  • cattivo, locuzione buttarsi a / al / sul cattivo, darsi al cattivo - detto del tempo che cambia e volge decisamente al peggio; fig. detto di persona che episodicamente o in seguito a provocazioni perde la pazienza e ha reazioni violente
  • cattivo, locuzione avere il cattivo, averci il cattivo addosso - essere molto cattivo; essere particolarmente aggressivo, spec. di condizione non abituale
  • cattivo, locuzione averci il cattivo da vendere - essere molto cattivo
  • cautelato, locuzione andar cautelato - andare preparato ad affrontare una circostanza attesa
  • cavare, locuzione cavarle di mano a un santo - usato al condizionale, si riferisce a chi assume un atteggiamento tale da provocare una reazione anche violenta
  • cavurrino, locuzione essere un cavurrino falso - persona falsa, infida, imbroglione
  • cazzottatóre, sost. maschile - persona forte e sempre disponibile alla rissa
  • cazzòtto, locuzione fare una cosa a cazzotti / cazzotto - farla male, in modo approssimato
  • ceccofuria, sost. maschile - di persona che agisce sempre in fretta, senza riflettere e di conseguenza sbaglia
  • ceccotóccami, locuzione fare ceccotoccami - provocare in modo subdolo, detto di persone in apparenza miti
  • cempénna, sost. femminile - detto a persona che impiega molto a far le cose
  • céncio, locuzione stare ne’ suoi cenci - di chi vive in modo ritirato senza interessarsi dei fatti altrui; accontentarsi della propria condizione
  • céncio, locuzione mettere tutti i cenci alla finestra - far sapere a tutti i fatti propri
  • céncio, locuzione pigliare cenci e ossi - di chi si accontenta di ogni cosa, di chi non ha preferenze fra due scelte, di chi non sa rifiutare nulla
  • céncio, locuzione cencio dice male di straccio - commento riferito a una persona che ne critica un'altra per un difetto o una mancanza che essa stessa mostra di avere
  • cénere, locuzione andare a cercare le cenere dei morti - cercare qualcosa di irrilevante e comunque difficile da trovare, cercare il pelo nell'uovo
  • chiàcchiera, locuzione star sulle chiacchiere - di chi si dedica volentieri al pettegolezzo, alla maldicenza; di chi è solito insistere su un argomento di pettegolezzo, anche a distanza di tempo
  • chiasso, locuzione fare il chiasso - ridere, scherzare, giocare
  • chicca, locuzione a. parere di chicca, b. (vestirsi) di chicca - a. di chi cammina in maniera rigida, dandosi un'aria distinta; b. di chi è agghindato in modo un po' esagerato
  • chìfelle, chìffelle, locuzione mangiare il pane con il chìfelle - detto spreg. a persona arricchita ma ancora grossolana e in quanto tale incapace di consumare nel modo opportuno questo cibo di lusso (e dunque non si accorge di 'mangiare il pane insieme al pane')
  • chiocciare (chiòccia), locuzione stare (lì) a chiocciare - di persona che impiega molto tempo a prendere decisioni; spec. nelle espressioni: sta lì a chiocciare, che tu stai a chiocciare?
  • chiòdo, locuzione entrare il chiodo a uno, ficcare il chiodo in una cosa - fissarsi su un punto o un'idea, senza riuscire a superarla, ostinarsi
  • ciaba, sost. maschile - chi parla troppo
  • ciabattonare, verbo intransitivo - parlare male, in modo trascurato, sparlare
  • ciabattóne, sost. maschile - persona trascurata nel vestire, disordinata
  • ciacciare, verbo transitivo - frugare; mettere le mani su tutto
  • ciaccino, -ina, sost. maschile e femminile - persona che si occupa delle faccende altrui o che mette le mani dove non dovrebbe
  • ciaccióne, sost. e aggettivo - chi si occupa delle faccende altrui; chi tocca dove non dovrebbe toccare
  • ciambellóne, sost. maschile - persona trascurata nel vestire, disordinata
  • ciana, sost. femminile - donna chiacchierona e pettegola; donna volgare sia nel parlare che nel comportamento
  • cianaio, sost. maschile - insieme di persone, spec. di donne, che parlano contemporaneamente e del luogo in cui si verifica
  • ciancicare (ciàncica), verbo transitivo - toccare una stoffa o simili, insistentemente
  • ciancicare (ciàncica), verbo intransitivo - impiegare troppo tempo nel fare le cose
  • ciancicóne, sost. maschile - chi ciàncica, chi impiega troppo a far le cose, chi tocca insistentemente qualcosa
  • ciaraffo, locuzione battere il ciaraffo - farla lunga, tirarla per le lunghe, usato soprattutto in frasi negative
  • cièlo, locuzione aspettare che cali il panierino dal cielo / il panierino calato dal cielo - di chi aspetta che le cose si verifichino da sole, senza alcuno sforzo
  • cignala, sost. femminile - donna che pratica il sesso al di fuori delle regole costituite, non per professione, quindi non per bisogno
  • ciliègia, sintagma nominale l'amico ciliegia - scherz. di persona che non si nomina, ma che si sa conosciuta da chi ascolta, con allusione maliziosa
  • cimbardóso, aggettivo - di persona che si dà arie, che si dà importanza
  • ciondolóne, -óna, sost. maschile e femminile - chi cammina dondolando; fannullone; facilone, persona che non riflette su ciò che sta dicendo; in funzione aggettivale: anche di chi non si sente bene
  • cirimbràccola, sost. femminile - di persona trasandata, epiteto spregiativo; usabile raramente al maschile
  • ciuco, locuzione dare la caramella a un ciuco - fare qualcosa a vantaggio di qualcuno che non è in grado di apprezzarla
  • ciuco, locuzione ignorante come / quanto un ciuco (bigio) - di persona ignorante, rozza, soprattutto nel parlare
  • ciuco, locuzione essere come il ciuco del pentolaio - di chi è sempre in giro; di chi ha le tasche piene di spiccioli
  • ciuco, locuzione fare come il ciuco di Mele secche - di chi non vuol spendere soldi nel cibo o altro, alludendo alla fine della storia per cui il ciuco in questione morì di fame perché il padrone gli aveva ridotto progressivamente la razione di cibo
  • ciuco, locuzione essere peggio del ciuco di Mele secche (che ci aveva / l'aveva cento mancamenti sotto la coda), essere come il ciuco di Saettone (che aveva cento mali sotto la coda), essere peggio della ciuca di Ferano (che aveva cento vitaleschi sotto la coda) - di persona che si lamenta di molti malesseri
  • ciuco, proverbio (a) far del bene ai ciuchi (si riceve le pedate) - fare qualcosa a vantaggio di qualcuno che non la merita
  • coccióso, aggettivo - di chi si arrabbia facilmente
  • cocómero, locuzione non saper reggere un cocomero all’erta - di chi non riesce a mantenere neanche il più piccolo segreto
  • cogliómbero, sost. maschile - di persona che si lascia facilmente convincere a fare qualcosa contro il proprio interesse, che crede a tutto quanto gli viene detto
  • coglióne, locuzione essere più coglion che lungo - di persona inoffensiva (anche se non all'apparenza)
  • collotòrto, sost. maschile - persona bigotta; persona avara
  • collotòrto, locuzione morire a collotorto - detto di persona avara
  • commèdia, locuzione far tutte le parti / parte in commedia - riferito a persona capace di assumere posizioni diverse, solitamente per opportunismo; può avere anche l'accezione positiva di persona capace di rivestire più ruoli
  • comprare, locuzione le compra / comprerebbe - detto di chi cerca ogni occasione per litigare; detto anche in relazione a situazioni diverse dal litigio
  • comprare, locuzione comprare e non vendere - detto a proposito di coloro che fanno parlare gli altri senza raccontar nulla di sé
  • coraggio, locuzione avere più coraggio di Napoleone - avere l'impudenza di far qualcosa che non si ha licenza di fare o che si sa essere sbagliata
  • còrda, locuzione tenere in corda uno - tenere a freno uno, cercare di temperarne l’esuberanza
  • còrpo, locuzione non dolere il corpo - di chi non si preoccupa di niente, spesso nell'espressione: mangiare, bere e non dolere il corpo
  • costare (còsta), locuzione un costa nulla, costa poco - di cosa o persona che si ritiene abbia scarso valore
  • cristo, locuzione dire le piaghe di Cristo - parlare molto male (di qualcuno)
  • crostino, sost. maschile - persona noiosa, che si lamenta spesso dei suoi malanni
  • cuòre, locuzione pur di prendere / per pigliare, darebbe il cuore - di persona molto avida e egoista
  • dai, sost. maschile - persona aggressiva, che muove le mani per prima in una rissa, sempre pronta allo scontro fisico; usato specialmente nelle espressioni: ecco il dai, gl'è il dai
  • dare, locuzione dare alle gambe - parlar male di qualcuno
  • diàgolo, sost. maschile - di bambino particolarmente vivace; usato nei quartieri periferici
  • diàvola, loc. avv. alla diavola - senza metodo, improvvisando
  • dintórno, esclamazione non gli si sta dintorno! / non tu gli stai dintorno! - di persona irascibile, nervosa, dalla quale è bene tenersi a distanza
  • diocilìberi, sost. maschile - bambino pestifero; persona disonesta o cattiva; persona insopportabile; in rari casi usato anche in senso positivo
  • discórso, esclamazione discorsi tanti, ma farina poca! - di chi fa molte promesse che poi non mantiene
  • dóddo, locuzione fare il doddo - fare il finto tonto
  • dominiddìo, locuzione credersi di essere Dominiddio: o / ma chi si crede d'essere? Dominiddio? - di persona che si vanta, che declama i suoi meriti, le sue prerogative
  • dondolóne, da decidere - persona che ha sempre la testa fra le nuvole
  • dònna, locuzione stare in donna - stare senza far niente
  • dòrmi, locuzione fare il dormi - di chi è sempre stanco, di chi non è volenteroso
  • dovére, locuzione stare a / il dovere a uno - meritare qualcosa di negativo che si verifica
  • drudo, sost. maschile e aggettivo - persona dal carattere forte
  • duro, locuzione duro come i mattoni - di persona testarda, che non si lascia convincere
  • érta, locuzione all'erta - riferito a persona, in gamba, pronto
  • eSòSo, aggettivo - noioso, pesante, riferito a persona
  • èssere, locuzione esser tutto per sé - di persona avara, che non fa mai niente per gli altri
  • famiglia, locuzione da famiglia - di oggetti né troppo scadenti né troppo eleganti; di persona adatta alla famiglia perché non eccelle in niente; di qualsiasi cosa riconducibile a parametri mediocri, usato anche in senso ironico riferito al pene
  • fare, locuzione fare un pianto e un lamento - chiudere con gli indugi quando è necessario prendere una decisione
  • fare, locuzione fare sul mio / tuo / suo - di chi rivendica la propria autonomia decisionale, in quanto ciò che fa può recare danno solo a sé
  • fasciare, fasciarsi, locuzione fasciarsi il capo - preoccuparsi anzitempo per qualcosa che ancora deve verificarsi, usato nelle esortazioni a non farlo
  • fedelóne, sost. maschile - persona fin troppo onesta, tanto da risultare ingenua e da invogliare il prossimo a approfittarsene
  • fèsta, locuzione fare festa - troncare di netto qualcosa, detto per esempio di una relazione; non andare al lavoro o interromperlo; anche dar fondo a qualcosa, per es. a una bottiglia
  • fiaccóne, sost. maschile - chi è lento o vagabondo
  • fiato, locuzione ogni fiato l'appanna - dell'onore, che può essere macchiato da minime azioni
  • fichino, sost. maschile - persona spec. bambino che fa moine, smancerie; persona che esagera nel lamentarsi; bambino viziato
  • fico, locuzione fare i fichi - fare smancerie
  • fico, locuzione fare i fichi a uno - in riferimento a bambini, essere sdolcinati con loro, assecondarli troppo, viziarli
  • fico, esclamazione quanti fichi (fa il mio fico)! - esclamazione scherzosa che tende a sottolineare il comportamento di chi, solitamente un bambino, fa molte smancerie
  • ficofióre, sost. maschile - detto a ragazza poco riflessiva nello spendere; anche che si lamenta o si mostra eccessivamente preoccupata, facendo apparire le cose più complicate di quello che sono
  • ficolésso, sost. maschile - chi fa smancerie; persona noiosa
  • ficopasso, sost. maschile e femminile - di ragazza leziosa, che fa smancerie
  • ficóso, aggettivo - di persona che fa troppe smancerie; di persona, spec. bambino, che si mostra incontentabile nel mangiare; anche di bambino cagionevole troppo sensibile al dolore
  • fierézza, sost. femminile - vivacità incontenibile dei bambini
  • fièro, aggettivo - di bambino vivace, sempre in movimento
  • filo, locuzione essere sempre in filo - di persona piena di energie, sempre attiva o pronta ad agire
  • filóne, locuzione prendere un / il filone (a + infinito / per qualcosa o qualcuno) - prendere un'abitudine e seguirla in modo quasi maniacale
  • finèstra, locuzione mettere tutti i cenci alla finestra - far sapere a tutti le proprie faccende private
  • finèstra, locuzione mettere il culo alla finestra - far sapere a tutti le proprie faccende private; in riferimento alla moglie, dirigere la famiglia
  • fiorentinaccio, sost. maschile e aggettivo - riferito a una persona o al suo modo di esprimersi, si intende caratteristico dei fiorentini veraci; come sostantivo vale parlata fiorentina verace
  • fòco, locuzione (non) gli manca (altro) che / di mangiare il foco - di chi nella vita abbia fatto le esperienze più varie ed estreme
  • fòco, locuzione fare i fochi - comportarsi in modo tanto brillante da attrarre l'attenzione generale, anche portare a termine qualcosa con molto successo
  • fòco, locuzione fare i fochi / il foco per le pozze - usato spec. al condizionale, fare qualsiasi cosa, anche l'impossibile, per ottenere uno scopo, in particolare l'attenzione di una donna o di un uomo
  • fòco, locuzione pigliare / prendere foco per nulla - di chi si arrabbia facilmente
  • foderato, locuzione avere gli occhi / gli orecchi foderati di prosciutto / presciutto - non vedere o non voler vedere qualcosa di evidente, non sentire o non voler sentire
  • foramacchie, sost. maschile inv. - guardone, chi spia le coppie mentre amoreggiano
  • fòrbice, fòrbici, locuzione forbice / forbici fino / infino in fondo - di persona ostinata, che vuole sempre dire l'ultima parola
  • formicolóne, sost. maschile - persona che si comporta in modo un po' ambiguo e spregiudicato sia negli affari che in faccende sentimentali
  • franco, locuzione andar franco - procedere speditamente, senza timori; usato spec. nelle esortazioni
  • fratino, sost. maschile - di persona che si presume poco sincera
  • freddino, aggettivo - di persona poco espansiva, introversa
  • frignisdèo, frignistèo, sost. maschile - pianto continuo
  • frignuccio, locuzione cercare frignuccio, aver voglia di frignuccio - sobillare qualcuno; mettersi in situazioni ambigue o spiacevoli
  • frittata, locuzione tenere gli occhi aperti come due frittate - stare con gli occhi ben aperti, rimanere vigile
  • fruffrù, allocutivo - usato soprattutto come allocutivo per una donna civettuola, appariscente, per un uomo effemminato o libertino
  • fumino, aggettivo - di persona che si arrabbia facilmente
  • fumo, locuzione ruberebbe / leverebbe il fumo alle candele / alle schiacciate - di persona che si appropria di qualsiasi cosa, che ruba, ma anche di persona molto furba, furbacchione
  • fune, locuzione attaccarsi a / arrampicarsi per le funi del cielo - cercare scappatoie improbabili per tirarsi fuori da una situazione difficile
  • fuòri, fòri, locuzione buttarla di fori - sbagliare, commettere una grossa stupidaggine
  • fuscèllo, locuzione reggersi sui fuscelli - di persona che ha scarse possibilità di riuscire in ciò che si propone; di cose che difficilmente andranno a buon fine perché basate su presupposti fragili
  • gamba, locuzione rammaricarsi / lamentarsi di gamba sana - lamentarsi in modo esagerato di una situazione relativamente critica
  • gancio, sost. maschile - furbacchione, imbroglione
  • gano, sost. maschile - di chi fa lo spavaldo, esagera, si vanta
  • ganZétto, sost. maschile - chi ha un atteggiamento strafottente, chi appare sicuro di sé
  • ganZino, sost. maschile - di chi fa di tutto per farsi notare, non solo in maniera negativa; usato spec. nella locuz. fare il ganzino
  • ganZo, sost. maschile - chi fa il furbo, chi si approfitta di una situazione; persona in gamba
  • garbato, esclamazione l'è garbato / -a! - con valore antifrastico, di persona cattiva
  • garbino, sost. maschile - in senso antifrastico, intendendo sgarbatezza
  • garbino, proverbio garbino morì e garbaccio restò lì - per sottolineare un'azione sgarbata, una mancanza di riguardo
  • garbo, locuzione non avere né garbo (e) né virtù / grazia - detto di persona priva di capacità nello svolgere un lavoro, nello scrivere; o priva di grazia nell’aspetto, nei movimenti
  • gatta, locuzione gatta sorda - di chi appare mite e inoffensivo, ma trama di nascosto; di chi non mostra le proprie buone condizioni economiche
  • gatta, locuzione fare la / essere una gatta morta - di uomo o donna che appaiono molto controllati e che però nascondono un temperamento forte
  • gatta, locuzione sembrare una gatta di piombo, andare come una gatta di piombo - di fa le cose molto lentamente; di chi cammina molto lentamente
  • gattomammóne, locuzione parere un gattomammone - di persona che fa troppe smancerie
  • gaZZettino, locuzione essere peggio di un / essere il gazzettino - di persona curiosa e pettegola
  • geggino, aggettivo - chi è solito adulare, chi fa moine
  • gentuccia, sost. femminile - gente di poco valore o malfidata
  • gèstro, sost. maschile - moina, smanceria, usato spec. al plurale
  • gestróso, aggettivo - di persona che fa troppe smancerie; di persona, spec. bambino, che si mostra incontentabile nel mangiare
  • ghianda, locuzione essere un caffè di ghianda - detto di persona di scarso valore
  • ghiòZZo, sost. maschile e aggettivo - di persona particolarmente brutta o malvestita; di persona rozza o stupida
  • gingillare, verbo intransitivo - perder tempo, attardarsi nel far le cose
  • gingillometrìa, sost. femminile - materia di studio che riguarda l'arte del non far niente; ricorre in domande del tipo: icché tu hai studiato: la gingillometria? rivolte a chi ha poca voglia di studiare o di lavorare
  • gioiale, aggettivo - gioviale, allegro
  • giórno, locuzione essere a giorni - di persona volubile, dal carattere instabile
  • giovedì, locuzione esser peggio del giovedì - di chi è sempre in mezzo, di chi si trova dappertutto
  • giràndola, locuzione parlare come una girandola, sembrare una girandola - di persona che parla continuamente
  • girellóne, sost. maschile - chi ama muoversi, andare in giro; anche chi cambia spesso fidanzata
  • girellóni, loc. avv. a girelloni - continuamente in giro (a perder tempo)
  • giubba, locuzione farsi tirare per la giubba - farsi pregare per far qualcosa
  • giubbóne, sost. maschile - chi cambia facilmente opinione e posizione, a seconda dell'interlocutore
  • giuggiolóne, sost. e aggettivo - persona che fa e ricerca troppo le coccole
  • gnagolare, gnaolare, gnaulare (gnà(g)ola, gnàula), verbo intransitivo - miagolare; anche imitare il verso del gatto; lamentarsi, piagnucolare
  • gòbbo, locuzione dare di gobbo al gobbo - dire la verità
  • gòbbo, locuzione fare il / da gobbo - far finta di non capire, spec. allo scopo di non pagare
  • gòdere (gòde), locuzione farsi godere - lasciare che uno goda di noi o di una nostra qualità
  • gramigna, locuzione studiare la gramigna - non avere cultura, non sapere niente
  • granchio, locuzione avere il granchio alla borsa / al borsellino - essere parsimonioso
  • grande, locuzione fare il grande / essere grande (con la roba degli altri) - vivere al di sopra dei propri mezzi, sperperare i soldi propri o di altri per ostentare superiorità
  • gràndine, locuzione far male anche alla grandine - di chi ha fatto cosa molto dannosa
  • grazia, locuzione essere un santo che non fa grazie - di che è poco incline alla benevolenza
  • grillo, sintagma nominale grillo canterino - di chi parla troppo
  • grufolóne, sost. maschile - persona a cui piace darsi da fare, mettersi in mostra; anche persona disordinata
  • grullo, locuzione fare il capo grullo - istupidire dalle chiacchiere
  • guazza, locuzione la prima guazza la / lo bagna, alla prima guazza si bagna - anche un minimo avvenimento la/lo può danneggiare
  • guazzabuglióne, sost. maschile - chi fa le cosa senza metodo, improvvisando
  • idèa, locuzione aver più idee che santi in camera / che sant'Ignazio - di chi ha continuamente nuovi progetti in mente
  • ignorante, gnorante, aggettivo - detto di persona che si mostra cattiva, fastidiosa o dispettosa causando disagio
  • ìllare, lìllare, aggettivo - di persona sempre allegra, ilare
  • imbraca, locuzione buttarsi sull’imbraca - mettersi comodo e non fare assolutamente niente
  • imbraca, locuzione buttarsela sull'imbraca - non fare il proprio lavoro, rifiutarsi di fare qualcosa che invece si dovrebbe
  • imburrare, verbo transitivo - adulare
  • imbuscherare, verbo intransitivo pronominale imbuscherarsene - infischiarsi di qualcosa
  • impacciarsi, verbo intransitivo pronominale - intromettersi negli affari altrui
  • impaccióso, aggettivo - di persona indiscreta che si interessa troppo dei fatti altrui
  • impastare, locuzione chi (è che) ti ha impastato? - chi ti ha messo al mondo? riferito a persona un po’ strana; usato anche in senso positivo
  • impicciastrade, sost. maschile - di chi ingombra il passaggio
  • incantare, locuzione incantare i bachi - di chi è dotato di capacità tali da convincere le persone a fare quel che altrimenti non farebbero
  • incantare, locuzione incantare (anche) la nebbia - di chi è molto abile nel convincere al di là della validità e della veridicità degli argomenti di cui dispone, us. spec. al part. pass; di chi parla molto ma non conclude niente
  • incanto, locuzione (gli) è un incanto - detto di persona particolarmente appropriata nel parlare o nel vestire, detto di cosa ben riuscita
  • incontrare, verbo us. assol. - ottenere il favore degli altri, essere molto ammirati, detto di persone che hanno una grande attrattiva
  • infizzare, verbo transitivo - infilare, infilarsi; intromettersi
  • infizzóne, sost. maschile - curioso, impiccione
  • innocentino, locuzione fare l'innocentino - fare l'ingenuo
  • insegnare, locuzione voler insegnare il culo a cacare / al culo (a) cacare - pretendere di dar lezioni a chi ha più esperienza
  • interessóso, aggettivo - chi non fa nulla se non a vantaggio dei propri interessi
  • intinto, esclamazione di quell'intinti!, ma quell'intinti!, che intinti! - a commento di qualcosa di sconveniente, come dire che è successo proprio di tutto
  • introgolóne, sost. e aggettivo - persona che sa molte cose, che ha le mani in molti affari e di conseguenza potenzialmente inaffidabile
  • inzuccarsi, verbo intransitivo pronominale - incaponirsi, ostinarsi
  • làchera, locuzione la ragion del Lachera - rivolto a persona che vuol sempre aver ragione
  • landini, locuzione fare il cuoco / coco Landini, esser peggio del / essere il cuoco / coco Landini (che schiacciava i pidocchi / le mosche sul mestolo) - essere molto sporco; anche cucinare tanto
  • laSagna, locuzione aspettare che le lasagne cadano / caschino in bocca - di chi si attarda nel mangiare o anche in altre faccende
  • lascivo, aggettivo - tollerante, cedevole, che lascia correre
  • latte, sintagma nominale latte di gallina - cosa impossibile a trovarsi, spec. in locuzioni come: gli darebbe il latte di gallina, gli ho dato anche il latte di gallina
  • lattónzolo, sost. maschile - riferito a persona immatura, che si comporta in modo ingenuo
  • lavativo, sost. maschile - persona uggiosa, noiosa; vagabondo, chi non ha voglia di lavorare
  • leccaficata, sost. femminile - di persona troppo sdolcinata, o troppo attenta al modo di vestire
  • leccafiche, sost. maschile - di persona troppo sdolcinata, o troppo attenta al modo di vestire; adulatore; donnaiolo
  • leccatura, sost. femminile - adulazione
  • leccatura, sost. femminile - di persona particolarmente precisa, attenta alla pulizia e perciò lenta
  • lèrnia, lòrnia, sost. femminile e aggettivo - persona molto lenta; persona noiosa
  • lèsto, locuzione lesto di mano / di gamba / di gambe / di cervello / di mente - veloce a muovere le mani (rubando), le gambe (correndo), la mente (per capire)
  • lèsto, locuzione essere di mano lesta - di chi ruba; di chi usa spesso le mani per picchiare
  • lèsto, aggettivo - pronto, di persona; preparato, di cibo
  • levarsi, locuzione secondo come si leva - in riferimento a persona volubile
  • leZZóne, -óna, sost. maschile e femminile - persona sporca; anche nel senso figurato di persona senza scrupoli
  • , locuzione andare (giù) di lì - insistere sulle proprie posizioni o sui propri comportamenti, di persona ostinata
  • libro, locuzione leggere solo al / leggere altro che al suo libro - non ascoltare le argomentazioni e le ragioni degli altri
  • lira, locuzione non dare una lira a uno - non considerarlo molto, specialmente se la scarsa valutazione viene smentita
  • lòcco, lócco, locuzione essere più ignorante / duro della merda di locco - essere rozzo, sgarbato, stupido
  • lòffio, aggettivo - moscio; privo di energia, rif. a persona
  • lucca, esclamazione a Lucca ti riveddi / ti rividdi! - quando si presume o di non veder più una persona o di non aver più indietro soldi attesi; anche rivolto a persona che non si voglia più rivedere o a chi fa una domanda alla quale non si vuol rispondere
  • lucìgnolo, locuzione tirato come un lucignolo - di persona molto avara
  • luglio, locuzione farsi bello al sol di luglio - cercare di rendersi interessanti con poco sforzo; vantarsi di cose di cui non si ha il merito
  • lumaca, locuzione esserci / lasciare lo strascico come le lumache - di persona disordinata che lascia le cose in giro; di chi lascia debiti in giro; di chi lascia una scia di cattivo odore
  • lumacóne, sost. maschile - di uomo non più giovane che corteggia insistentemente una donna (spec. nell’espressione fare il lumacone)
  • lume_a_mano, locuzione essere più buffo (che) d'un lume a mano - essere ridicolo
  • lume_a_mano, locuzione essere più bugiardo di / che un lume a mano - di chi è particolarmente bugiardo, di chi racconta cose incredibili
  • lungo, locuzione tirare / andare di lungo - proseguire per la propria strada senza fermarsi, anche in senso fig.
  • madia, locuzione morirebbe (di fame) in una madia di pan caldo - di persona che si muove lentamente, di persona che non sa agire con disinvoltura
  • maladétto, loc. avv. alla maladetta - senza troppo impegno
  • malraddótto, marraddótto, locuzione fare come la vecchia marraddotta (la sera la prende la rocca), la vecchia marridotta tutte le sere la piglia la rocca - di donna (anziana) che non fa niente durante il giorno e si riduce all'ultimo momento a fare le faccende domestiche
  • malraddótto, marraddótto, locuzione essere una / la marraddotta, (che) si risolve sempre sulla sera - di persona, spec. donna, che dopo aver passato la giornata in altre attività, si ritrova a fare il dovuto nelle ore serali
  • mambrucco, sost. maschile - appellativo lievemente offensivo, equivalente di scemerello; di persona poco importante
  • manaccare, verbo intransitivo - gesticolare
  • mànfano, sost. maschile - persona maleducata, volgare
  • mangiare, esclamazione o mangia tutto te! - a chi si rifiuta di dividere il cibo, ma anche i proventi di qualcosa; agli avari; ai governanti che non si occupano delle esigenze dei governati
  • mangiare, locuzione non mangiare per non cacare - detto in riferimento a persona avara
  • mànico, locuzione girare nel manico - di persona che tradisce le aspettative
  • mano, locuzione arrivare prima con le mani che col capo - riferito a persona che non pensa prima di agire
  • marzòlo, locuzione parere un / fare il galletto marzolo - di chi si dà arie, di un esibizionista; di chi corteggia le donne con spavalderia
  • maSino, locuzione fare la gatta di Masino (che dormiva con un occhio solo) - fare il furbo, far finta di non capire
  • maSo, locuzione Maso delle ragionacce / delle manieracce - di persona che vuol avere ragione a tutti i costi
  • masticabròdo, sost. maschile e femminile - di chi ci mette tanto a mangiare
  • mattèi, locuzione esser della famiglia Mattei - di persona lunatica, un po' stramba
  • mattèo, locuzione secundum Matteo - di persona lunatica, che cambia spesso umore e desideri
  • mèdico, locuzione la mula la si rivolta al medico - di chi, ricevuto del bene da qualcuno, invece di mostrare gratitudine, compie azioni a svantaggio di quello
  • mésso, locuzione preso / fatto e messo lì - di persona che non sa agire con disinvoltura, che non è capace di iniziativa
  • méttere, locuzione la c'ha messo meno la mi' mamma a farmi - a qualcuno che impiega molto tempo a fare qualcosa
  • miaolóne, sost. maschile - di chi piange e si lamenta
  • michelóne, sost. maschile - persona non schietta, che tesse trame, che non dice la verità
  • mimmo, mimmino, locuzione a mimmino - di persona che ha un comportamento infantile
  • minèstra, locuzione ritornare come una / la minestra di pane - a persona che se ne va e subito ritorna; anche iron. a chi promette di tornare ma probabilmente non lo farà
  • minuto, locuzione ogni minuto (gli) parte un treno - di chi cambia spesso le proprie decisioni; di chi ha continuamente nuove idee e nuovi progetti
  • mio, tuo, suo, locuzione essere / stare sulle sua - di chi è poco espansivo, poco comunicativo; di chi nasconde le proprie intenzioni dietro un comportamento tranquillo; di chi non dà troppa confidenza; di persona timida, poco socievole ; di persona rigida; di chi assume un comportamento formale; di chi si veste con molta ricercatezza; di chi agisce senza infingimenti
  • mòdo, locuzione fatto a modo suo - di persona dal carattere particolare, in senso dispregiativo
  • mollicóne, aggettivo - detto di persona insidiosa o incapace, pocco volitivo, fiacco
  • mòrbido, mòrvido, locuzione fare morbido / mòrvido uno - stancare, estenuare uno con lamentele, continue pressioni o simili
  • mòrdere, locuzione mordere la mano a chi (ti) soccorre - essere ingrato
  • mortaio, locuzione buttare l'acqua sul mortaio - perdere tempo e fatica
  • mortòrio, sost. maschile - di persona che si lamenta continuamente
  • mósca, locuzione sembrare una mosca senza capo - di persona disorientata perché priva di rferimenti spec. affettivi
  • moscondòro, locuzione fare come il moscondoro (che, gira gira, cade / casca nel tritello / nel merdaio) - di chi, dopo aver molto esistato nella scelta di qualcosa, alla fine resta con l'opzione peggiore
  • mòssa, locuzione guardiamo se le fossero buone mosse - speriamo che si sia capito e quindi si agisca diversamente
  • mòta, locuzione essere una mota - usato come offesa
  • mòta, locuzione pezzo di mota - usato come offesa pesante
  • muffa, locuzione averci la muffa - darsi arie, essere scostante
  • muffóso, aggettivo - scostante, che si dà delle arie
  • muro, locuzione mettere i piedi al muro - ostinarsi
  • muSo, locuzione essere un (bel) muso - di persona in gamba, capace di realizzarsi professionalmente o economicamente, di persona intelligente, pronta; più raramente può essere usato con valore negativo, con la sottolineatura dell'intonazione
  • mùtolo, locuzione fare la mora mùtola - rimanere in silenzio, di solito in situazioni che non lo prevedono, spesso in frasi interrogative
  • nébbia, locuzione sembrare il ritratto del Nebbia - detto in riferimento a persona male in arnese, malvestita
  • nèsci, nèci, nèce, locuzione fare il / da nesci / neci / nece - fingere di non capire
  • nicchiare, verbo intransitivo - esitare, non mostrarsi pronto
  • ninnolare (nìnnola), ninnolarsi, verbo intransitivo - trastullarsi, perdere tempo
  • nòia, locuzione avere a noia uno o una cosa - venire disturbati, infastiditi, offesi da qualcuno o da qualcosa
  • nòia, locuzione dare noia - disturbare, infastidire; anche corteggiare insistentemente
  • nùmero, locuzione dare i numeri - dire assurdità, cose senza senso
  • òcchio, locuzione avere un / l'occhio lungo - essere capace di vedere e di intuire tutto, con connotazione dispregiativa
  • ómbra, locuzione prendere / pigliare le ombre - detto di persona permalosa, suscettibile
  • ostolare, verbo intransitivo - stare ad aspettare un intervento altrui senza agire, senza prendere una decisione (probabilmente usato in dipendenza di stare: stare a ostolare e sim.)
  • pace, locuzione menare / portare il bon / buon per la pace - cercare di comporre i contrasti, mostrarsi conciliante
  • pagliaio, locuzione essere / fare come un / il can da pagliaio - detto di persona che appare aggressiva a parole, ma in realtà è inoffensiva
  • palla, locuzione fa le palle e se le tira - di chi fa qualcosa che si risolve a suo danno; di chi pone una domanda a cui fornisce da solo la risposta; far le cose a proprio vantaggio
  • pallottolóso, aggettivo - di persona noiosa, cavillosa, pedante
  • pallottolóso, locuzione farla pallottolosa - farla lunga, tornare sempre sullo stesso argomento
  • pampèrso, sost. maschile - di chi è inetto, di chi non è in grado di fare le cose più semplici
  • panno, locuzione a. non si sa di che panni si vestire / vestirsi, b. so di che panni mi vesto - a. non sapere come affrontare una situazione, non saper che fare; b. ad affermazione della propria integrità
  • pappamèa, sost. maschile - di persona che si muove lentamente, di persona che non sa agire con disinvoltura
  • passato, locuzione farla passata - lasciar correre, ignorare
  • pàssera, locuzione essere una passera fredda - di donna che appare molto controllata (specie nella voce)
  • pasto, locuzione non c'è da fare / non c'è verso di fare / non si fa (mai) un pasto bono - di persona di cui non c'è da fidarsi
  • pèggio, proverbio non c’è un peggio se non c’è un meglio - non può esserci una situazione o una persona peggiore, se non ne esiste una migliore
  • pellaccia, sost. femminile - discolo, ragazzo vivace; persona che non teme i disagi; persona senza scrupoli, ladro
  • pèlle, sost. femminile - di un bambino vivace o di un adulto poco raccomandabile
  • pélo, locuzione non perdere un pelo - riferito a persona molto precisa nel vestire o anche a persona molto pulita, che cura molto la propria casa
  • pélo, locuzione non cascare un pelo d'addosso a uno, non pendere un pelo (a uno) - riferito a persona molto precisa nel vestire
  • pénna, locuzione tutto voce e penne - di persona inconsistente
  • pépera, sost. femminile - di bambina petulante, chiaccherona, saputella
  • perbène, locuzione poco perbene - non del tutto onesto; di donna, leggera, di facili costumi;
  • perbenino, aggettivo - detto di persona che si comporta in modo conforme alle regole sociali; a volte con sfumatura dispregiativa
  • perbenino, locuzione a. fare perbenino, b. stare perbenino - usato spesso nelle esortazioni: a. usare misura, non esagerare, agire con attenzione; b. assumere un atteggiamento composto;
  • péso, aggettivo - di persona noiosa, che ripete sempre le stesse cose
  • piaccicóne, -óna, sost. maschile e femminile - persona che si muove lentamente, che fa tutto con troppa calma
  • piaccicòtto, sost. maschile - persona noiosa, che non si riesce a togliersi d'attorno
  • piantato, locuzione essere piantato bene - essere consapevole, sapere cosa si vuole, essere onesto
  • piccarsi, verbo intransitivo pronominale piccarsi in qualcosa - intestardirsi
  • piccóso, sost. maschile e aggettivo - ostinato, testardo
  • piède, locuzione averci i piedi di piombo - di chi cammina molto lentamente
  • pièna, locuzione ripreso / riportato dalla piena - di persona ingenua, goffa, sempliciotta
  • pièrcolo, sost. maschile - persona rozza, ignorante, spec. nel parlare
  • pigióne, locuzione a. prendere pigione, stare a pigione, b. prendere a pigione - a. installarsi in un posto; b. prendere in prestito e tenere lungamente
  • pila, pilla, locuzione essere (come) la pila dell'acqua santa / benedetta - rivolto a chi tenta di palpeggiare una donna o a chi importuna con continue richieste, spec. in forma interrogativa o negativa
  • pina, locuzione tirato come una pina verde - avaro
  • pinòlo, locuzione saper fare la punta ai pinoli - essere particolarmente abili
  • pio, locuzione non fare (nemmeno) pio - non avere alcuna reazione, detto di qualcuno che muore all'improvviso senza un lamento, o di qualcuno che di fronte a una dura reprimenda rimane zitto
  • pirulino, sost. maschile - giovane agghindato, molto curato e alla moda nel vestire, usato anche in senso ironico
  • pisserìa, sost. femminile - pignolerìa, atteggiamento di chi è pignolo
  • pìssero, sost. e aggettivo - di giovane lezioso, un po' incapace, poco ardito con le donne; anche persona meticolosa; persona che fa smancerie, che bamboleggia
  • pissi_pissi, locuzione essere tutto pissi pissi - di persona che parla in modo molto confidenziale con qualcuno
  • pìttima, sost. femminile e aggettivo - chi si lagna molto; chi è pedante; persona appiccicosa; spilorcio
  • pizzo, locuzione non voler pizzi - non assumersi responsabilità, non voler storie
  • póppa, puppa, locuzione ma che vuoi / vuole, la poppa? - rivolto a chi fa smancerie o a chi è tardo a capire o ad agire
  • portapari, locuzione portapari versò - rivolgendosi a persona che si muove trasportando qualcosa con una cautela che appare esagerata
  • portare, esclamazione portatelo dietro! - rivolto a chi ci parla di persona fastidiosa o a chi ci propone qualcosa che non ci piace; anche a chi dice cosa non vera o che suscita disappunto
  • posapiano, sost. maschile e femminile - detto di chi si muove lentamente
  • pòtta, locuzione fare da potta e da culo - adattarsi a tutte le situazioni, volgare
  • pòtta, sost. femminile - boria, spacconeria, atteggiamento di superiorità
  • pòtta, locuzione darsi potta - darsi importanza
  • pòtta, sost. maschile - persona boriosa, che si dà arie di superiorità, spec. nella loc.: fare il potta
  • pottata, sost. femminile - smargiassata, spacconata
  • pottino, sost. maschile - persona boriosa, che si dà arie
  • pottóne, sost. maschile - spaccone, chi si vanta
  • prèndersi, locuzione una che se la prese, gli durò a puzzar le mani un mese - di chi si impermalisce facilmente, con allusione oscena
  • prète, locuzione figliol d'un prete - di persona molto astuta, che spesso usa la sua furbizia per raggirare gli altri
  • primo, locuzione (gallettino) di primo canto - di persona che parla troppo; di adolescente maschio
  • prolissàggine, sost. femminile - difetto di chi è prolisso, eccessiva precisione nell’eseguire qualsiasi lavoro manuale, pignoleria
  • prolisso, aggettivo - di persona pignola, esageratamente precisa nell’eseguire qualsiasi cosa, che tende ad ottenere un risultato perfetto e per conseguenza molto lenta
  • prosciutto, presciutto, locuzione avere il prosciutto davanti agli occhi - non vedere o non voler vedere qualcosa di evidente
  • prosciutto, presciutto, locuzione levarsi la sete col prosciutto / presciutto - fare qualcosa che aumenta il danno che si intendeva evitare
  • protenzióne, sost. femminile - sopruso, caratteristica di chi tende a sopraffare gli altri
  • pruno, proverbio ogni pruno (gli) fa siepe - di persona previdente che conserva e accumula anche piccole cose
  • pulcino, locuzione avere i pulcini per il / in capo / in testa - di persona che ha molte idee in testa, che prende molte iniziative; di chi è innamorato; di ragazza che cambia spesso accompagnatore
  • punto, locuzione a / sul / in punto e virgola - di persona affettata, molto compita, precisa nel fare le cose a anche nel vestire
  • puttanaio, sost. maschile - luogo sporco e disordinato; fig. detto anche di cosa sporca, scorretta o non fatta secondo le regole
  • quale, locuzione andare / essere per la quale - andare, essere come dovrebbe
  • quarantanòve, carantanòve, sost. maschile - di persona melliflua, molesta, che impone la sua presenza, con riferimento alla Cabala
  • raccattabròccoli, sost. maschile - chi va in giro facendo domande e raccogliendo notizie da riferire ad altri in modo non del tutto veritiero
  • ràgia, sost. femminile - capacità di raggirare con le parole, usato spec. nell'espressione: averci una ragia
  • rammaricarsi (si rammàrica), verbo intransitivo pronominale - lamentarsi
  • randa, loc. avv. a tutta randa - a tutta velocità, senza riflettere
  • reverèndo, locuzione essere come padre reverendissimo (la intendea benissimo ma quella dello spendere non la voleva intendere) - di persona avara
  • riffa, loc. avv. di riffa - di prepotenza, a torto
  • riffa, locuzione o di riffa o di raffa, o di riffe o di raffe - a ogni costo, piaccia o non piaccia
  • riffaiòlo, sost. maschile e aggettivo - prepotente; imbroglione
  • riffóso, aggettivo - prepotente; imbroglione
  • rificolóna, rifricolóna, locuzione sembrare / parere una rifricolona / rificolona - di donna sciatta o vestita in modo molto appariscente; anche di vestito molto ornato
  • rifrullare, verbo us. assol. - girare, muoversi di continuo; rovistare provocando disordine
  • rigirare, locuzione rigirare le parole - condurre il discorso in modo da darne un'interpretazione favorevole al proprio interesse (è connotato negativamente)
  • rimbrodolare (rimbròdola), verbo transitivo - parlare confusamente per un difetto o anche per nascondere la verità; mettere insieme un discorso confuso improvvisando; anche cucinare in modo poco curato, approssimativo
  • riméttere, locuzione rimettere l'orologio con uno - di persona puntuale
  • ritrécine, sost. maschile - detto di bambino molto vivace (spec. nelle locuz.: essere come o essere peggio di un ritrecine)
  • rógna, sost. femminile - detto di persona molto fastidiosa
  • rógna, locuzione il più pulito ha la rogna - intendendo riferirsi a persone poco oneste
  • rognóso, aggettivo - di persona sporca o anche scontrosa, poco socievole
  • ronchiare (rónchia), verbo intransitivo - brontolare, borbottare fra sé, di persona arrabbiata
  • ronchióne, sost. maschile e aggettivo - persona sempre insoddisfatta, che brontola sempre
  • rospàggine, sost. femminile - scontrosità, maleducazione
  • rospata, sost. femminile - sgarbo, cattiva azione
  • ròspo, sost. maschile - di chi è scontroso, maleducato, intrattabile
  • rótto, locuzione (ci corre poco) fra / tra il rotto e lo strappato - di due cose o persone fra le quali è difficile dire quale sia la peggiore
  • sapóne, sost. maschile e femminile - sapientone, con valore dispregiativo
  • sarrocchino, sost. maschile - bambino molto vivace
  • saturnióne, suturnióne, sost. e aggettivo - di persona taciturna, poco estroversa
  • sbertucciare, verbo transitivo - di oggetto, sciupare, raggrinzire; di cibo, smangiucchiare in modo disordinato; di persona, maltrattare, prendere in giro
  • sboccalare, verbo intransitivo - spettegolare, fare maldicenza
  • scalzabùbbolo, scarzabùbbolo, sost. maschile - di oggetto senza valore; fig. persona di poco conto; persona malvestita perché indigente
  • scattóso, aggettivo - di persona scorbutica, che ha reazioni brusche, che si arrabbia facilmente
  • sciacquina, sost. femminile - donna leggera, di facili costumi
  • sciamannato, aggettivo - sciatto, disordinato, anche nei movimenti
  • sciamannóne, sost. maschile - chi agisce sciattamente, chi si muove in modo disordinato, chi è disordinato
  • scòtere, scòtersi (si scòte), verbo transitivo scoterla, scotersela - farsi coraggio, non abbandonarsi alla disperazione
  • secónda, locuzione mangerebbe la seconda d’una troia / ciuca - detto scherz. / spreg. a chi è ingordo, e che in quanto tale mangerebbe di tutto, anche la placenta (seconda) di un animale
  • sédici, locuzione parere sedici - di chi si pavoneggia
  • séga, locuzione non fare una sega - non far niente, non lavorare
  • sèmelle, locuzione mangiare il pane con il semelle - detto per screditare gli abitanti dei dintorni di Firenze
  • semolino, locuzione non reggere / tenere (nemmeno) il semolino - di chi non sa mantenere un segreto
  • sgroliato, aggettivo - rozzo nel parlare e soprattutto nei modi
  • sguerguènza, sost. femminile - azione inutile, affettazione, leziosità, spec. nella locuzione: fare sguerguenze
  • signóre, locuzione signori colla paglia nelle scarpe - di persona recentemente arricchita
  • smanaccare, verbo intransitivo - gesticolare, accompagnare il parlare con movimenti delle mani
  • smanaccóne, sost. maschile - di chi gesticola molto
  • sórdo, locuzione non intendere a sordo - procedere dritto allo scopo, senza indugi; cogliere prontamente ogni occasione
  • sottotèrra, locuzione cavarle / levarle / inventarle di sottoterra - scovare le soluzioni più ingegnose o fantasiose
  • spépera, sost. femminile - di bambina o ragazza saputella, che parla molto
  • spìcciolo, locuzione averne poche delle spicciole - di persona energica, che va dritta allo scopo
  • spreciSo, aggettivo - di chi è disordinato o che lavora in modo poco curato; di qualcosa che non è in ordine, fatta in modo impreciso
  • stenterèllo, locuzione essere come Stenterello - di persona puntuale
  • stillino, sost. e aggettivo - chi cerca di guadagnare e di risparmiare il centesimo
  • stintignare, verbo transitivo - tentennare, perdere tempo; toccare ripetutemente facendo vacillare
  • strascicóni, loc. avv. a strasciconi - disperso in giro, di cose; soprattutto di bambini, disteso in terra; fig. in giro a perdere tempo; anche in giro senza occupazione
  • stronfióne, sost. maschile - persona che borbotta e brontola in continuazione
  • strucinóne, sost. maschile - chi sciupa e sporca abiti e scarpe
  • strucióne, struscióne, sost. maschile - chi sciupa e sporca abiti e scarpe
  • stucco, aggettivo - di persona che difficilmente si accontenta, spec. nel mangiare
  • stùmmia, locuzione essere una stummia, avere la stummia - di persona che si dà arie, boriosa
  • supèrbia, locuzione (as)serbare a domani la superbia d'oggi - un atto di superbia può essere duramente pagato in futuro
  • tagliare, locuzione essere uno che taglia e cuce, avere / essere una lingua che taglia e cuce - di persona maldicente, pettegola, ma anche di chi è capace di rispondere a tono
  • taitù, locuzione darsi l’aria della / parere la regina Taitù - di persona, spec. donna, agghindata in modo un po' esagerato
  • tarpano, sost. maschile - persona scostante, che non ispira fiducia
  • tattamèa, sost. maschile - di chi è stupido o si finge tale; di persona che si muove lentamente, di persona che non sa agire con disinvoltura
  • tempaiòlo, sost. maschile - di persona che sa accorgersi dei cambiamenti del tempo
  • tenére, locuzione tenersene: se ne tiene - di persona che si dà arie, sussiegosa
  • tétto, locuzione rifarsi dal tetto - di chi comincia un lavoro, un'attività a partire dalle ultime cose e perciò si presume destinato al fallimento
  • tignóso, aggettivo - testardo, insistente
  • tincóne, sost. maschile - persona scontrosa, poco socievole, che parla pochissimo; chi è testardo, insistente
  • tiravia, loc. avv. a / alla tiravia - senza impegno, alla svelta
  • tìrchio, aggettivo - avaro
  • traccheggiarsi (si tracchéggia), verbo intransitivo pronominale - perdere tempo in cose non utili, trascurando i propri compiti
  • trappolóne, sost. maschile - persona che tenta di raggirare il suo prossimo, imbroglione
  • trimpellare (trimpèlla), verbo intransitivo - tergiversare, prendere tempo per rinviare una risposta, una decisione e sim.
  • trippaio, locuzione fare una figura da trippaio - fare una brutta figura
  • tritèllo, locuzione andare / scivolare sul tritello, cascare nel tritello - cadere nel triviale o nel misero, abbassare il livello dell'azione o della conversazione; ottenere qualcosa di basso livello
  • trogolóne, sost. maschile - chi è solito sporcarsi, spec. mangiando o cucinando
  • troióne, sost. maschile - chi si sporca mangiando
  • troiume, sost. maschile - sporcizia, anche in senso morale
  • trombare, locuzione (ma) chi ti ha trombato? - chi ti ha concepito? riferito a persona un po’ strana
  • trottapiano, sost. maschile - di persona che fa tutto molto lentamente
  • trùcido, aggettivo - truce, chi fa cose truci; che, chi è volgare
  • truSiana, sost. femminile - donna di facili costumi
  • tummistufi, sintagma nominale la signora Tummistufi - di donna che si dà arie, che crede di saper tutto, che parla in continuazione
  • uggióso, aggettivo - noioso, fastidioso, lievemente irritante
  • véglia, locuzione prendere a veglia - prendere l'abitudine a qualcosa, spec. in frasi negative come invito rivolto a chi ha fatto una richiesta
  • vènto, locuzione andare per i miei / tuoi / suoi venti - andare per conto proprio, seguendo i propri progetti senza vincoli
  • vista, locuzione fare le viste - fingere
  • zittóne, sost. maschile - di persona che parla poco e di cui non si capisce mai che cosa pensi
  • zolfino, locuzione pigliare foco come uno zolfino, essere / sembrare uno zolfino - di persona che si arrabbia facilmente
  • ZuZZerellóne, ZuZZurellóne, sost. maschile - ragazzo abbastanza grande e fisicamente sviluppato o anche adulto, che continua a comportarsi come un bambino